Fedeltà tematica: il Maestro Sante Scaldaferri, un italobrasiliano di Trecchina e Jequié
il libro di Claudio Portugal
César Romero
TESTO IN ITALIANO (Texto em português)Il libro di Claudio Portugal su Sante Scaldaferri constituisce una rigorosa ricerca sull'artista e sul suo tempo. Inizialmente Sante lavorò con i paesaggi e l'ambiente circostante, prima di iniziare il suo lavoro con l'ex voto, che permeava quasi tutta la sua opera. Sante non si ripeteva mai; si collegava sempre agli eventi quotidiani, usando l'ex voto come protagonista degli eventi per parlare del bene e del male.
Il libro fa parte della Collezione Gente da Bahia, pubblicata dall'Assemblea Legislativa di Bahia. È composto da 204 pagine, digitate con il font Adobe Garamond Pro 13/18 Open Type e modificate in Adobe/InDesign, e stampate su carta Alta Alvura da 90 g. Il libro è illustrato con foto dei genitori dell'artista, delle stanze in cui frequentava i corsi di disegno, pittura, modellato e scultura presso la Scuola di Belle Arti UFBA, dei suoi amici d'infanzia, della sua prima mostra nel 1957 e immagini delle varie fasi della sua carriera.
Claudius Portugal, l'autore, è poeta e animatore culturale, autore di otto libri di narrativa e poesia, sei opere teatrali e sceneggiature per musical, film e trasmissioni radiofoniche. Ha una vasta esperienza nella scrittura di arti visive per reportage, cataloghi e libri.
Sante ci presenta idee e modi di pensare l'arte e spiega come sceglie di presentare una mostra: "Quando c'è unità nelle opere, il materiale utilizzato è il migliore possibile, diverso, aggiornato con nuovi linguaggi, almeno due anni dopo aver realizzato una mostra nella stessa città. Certamente ora, nell'arte concettuale o nella performance art, i criteri sono diversi".
Per quanto riguarda il pubblico di riferimento, vorrebbe che fosse almeno informato, soprattutto in vista dell'evoluzione con l'emergere di nuovi linguaggi dell'arte contemporanea. "A Bahia, la situazione è difficile a causa degli anni di predominio di personaggi prestigiosi ma disinformati e della "cupola" formata da artisti che, senza dubbio, non mancando di talento, preferivano ripetere in modo esauriente opere che avevano avuto successo anni prima per facilitare le vendite. Non interessava l'arte, ma il denaro. Eppure, le cose stanno cambiando."
Sante Scaldaferri considera il mercato baiano pessimo, e considera valido un evento culturale quando presenta qualcosa di nuovo, stimolante e di vero successo. Crede che l'arte del VII e VIII secolo in Brasile sia una tradizione baiana e che pochissimi artisti abbiano idee di amicizia e classe.
Afferma che l'arte diventa un buon investimento quando il collezionista conosce l'arte o ha una buona guida. Riguardo al ruolo di un critico d'arte, afferma: "Deve scrivere di arte e cultura, fornire analisi accurate e comparative, creare libri d'arte. Oltre a seguire le carriere degli artisti, deve essere attento a ciò che accade nel mondo."
Sante Scaldaferri-Mosteiro de São Bento.Salvador Bahia 5/6/2014. Foto de Dadà Jaques
Sante Scaldaferri, con quasi 60 anni di esperienza nel campo dell'arte, è un uomo assolutamente dedito alla documentazione della cultura popolare.
La sua arte nasce dalla gente e vive in perfetta armonia con essa. Ha sempre dipinto la regione in cui è nato, vissuto e a cui ha dedicato la sua arte: il Nordest del Brasile, con i suoi beati, mistici, santi, stregoni, pellegrini, stendardi, bandiere, cowboy, buoi, carrancas, processioni, preghiere, promesse, migranti, urlatori, boi tatás, bumba-meu-boi, brocche, setacci, saveiros e centinaia di elementi che caratterizzano e costituiscono il linguaggio di questa regione.
Virtuoso del colore e conoscitore delle più diverse tecniche pittoriche, Scaldaferri ha il suo marchio di fabbrica: è impossibile non riconoscere le sue opere, anche da lontano. Il suo linguaggio pittorico è inconfondibile. Porta con sé una forza della terra, piena, piena di vita, deformando più personaggi per dare loro più crudezza, più verità, una maggiore connessione con il mondo, una maggiore espressione.
Non ha scelto la via più facile. Al contrario, ha imposto la sua Arte attraverso la coerenza, un lavoro duro e consapevole. La sua opera ispira il pensiero, trascende i confini della tela, raggiungendo il profondo di noi stessi, cercando risposte e cambiamento. La ricerca di risposte sembra essere sempre il suo obiettivo; i suoi dipinti sono precisi, franchi e diretti. È un operaio dell'Arte.
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César Romero. E' nato nel 1950 a Feira de Santana, Bahia. Debutto professionale nel 1967. In Brasile, 500 mostre collettive e 47 personali. All'estero, 60 mostre collettive e 12 personali. La sua fortuna critica comprende 129 testi di esperti nazionali e 12 internazionali. Critico d'arte affiliato ad ABCA e AICA. Ha ricevuto due volte il Premio Mario Pedrosa (artista di linguaggio contemporaneo) dall'ABCA (2001 e 2007). Ha inoltre ricevuto due volte il Premio Gonzaga Duque (critico dell'anno) dall'ABCA (2004 e 2010). Ha ricevuto un riconoscimento speciale per i suoi 40 anni di ininterrotta attività come editorialista di arti visive. Ha ricevuto riconoscimenti e tributi speciali in Brasile e all'estero. Ha indagato le fonti primarie della cultura popolare, creando una ricchezza di informazioni di grande importanza per l'arte visiva brasiliana. Ha dato al Brasile un'immagine unica: le "Tracce Emblematiche".
Questo articolo è stato originariamente pubblicato sul giornale "Correio da Bahia" il 25 ottobre 2015. Stato di Bahia-Brasile
Traduzione dal portoghese di A.R.R.
© SARAPEGBE.
E’ vietata la riproduzione, anche parziale, dei testi pubblicati nella rivista senza l’esplicita autorizzazione della Direzione -------------------------------------------------------------------------------
TEXTO EM PORTUGUÊS (Testo in italiano)Fidelidade Temática: o Mestre Sante Scaldaferri, um italobrasileiro de Trecchina e Jequié
por
César Romero
O livro de Claudius Portugal sobre SanteScaldaferri constitui uma rigorosa pesquisa sobre o artista e sua época. Inicialmente Sante trabalhava paisagens e o ambiente que o circundava, para iniciar o trabalho com o ex-voto que permeou quase toda sua produção. Sante nunca se repetiu, sempre esteve conectado com fatos acontecidos no cotidiano, usando o ex-voto como protagonista dos fatos, para falar do bem e do mal.
O livro faz parte da Coleção Gente da Bahia, editado pela Assembléia Legislativa da Bahia, com 204 páginas composto com fonte Open Type AdobeGaramond Pro 13/18 e editorado em Adobe/InDesign, impresso em papel Alta Alvura 90 g. Ilustra o livro fotos dos pais do artista, das salas onde frequentou aulas de desenhos, pintura, modelagem e escultura na Escola de Belas Artes da UFBA, os amigos da juventude, primeira exposição em 1957, imagens das diversas fases de sua carreira.
Claudius Portugal o autor é poeta e animador cultural, autor de oito livros de ficção e poesia,seis peças teatrais, roteiro para musicais, filmes e rádio. Tem larga experiência escrevendo sobre artes plásticas para reportagens, catálogos, livros.
Sante nos apresenta idéias e formas de pensar sobre arte,relata como escolhe fazer uma exposição:“quando houver uma unidade nos trabalhos, o material empregado é o melhor possível, ser diferente, atualizada nas novas linguagens, pelo menos dois anos depois de ter feito uma exposição na mesma cidade. Certamente agora, na arte conceitual ou nas performances, o critério é diferente”.
Sobre o público alvo, gostaria que fosse um público que pelo menos tivesse informação principalmente pela evolução com o aparecimento das novas linguagens da arte contemporânea. “Na Bahia é difícil devido ao domínio de anos a fio de pessoas de prestigio e desinformadas e da “Igrejinha”formada por artistas que, com certeza, porque talento não lhes faltava, preferiram repetir a exaustão os trabalhos que tiveram sucesso anos atrás e com isso facilitar a venda. A arte não interessava e sim a grana. Mas isso está mudando”.
Vê o mercado baiano como péssimo, e um acontecimento cultural válido quando apresenta algo novo, instigante e faz verdadeiro sucesso. Acredita que as artes dos séculos VII e VIII é tradição da Bahia, que muito poucos artistas têm ideias de companheirismo e classe.
Fala que arte passa a ser um bom investimento quando o colecionador conhece arte ou tem uma boa orientação. Sobre a função de um crítico de arte diz “escrever orientando sobre arte e cultura, análises bem sedimentadas e comparativas, criar livros de arte. Além de acompanhar a carreira de artistas, estar atento ao que acontece no mundo”.
Sante Scaldaferri-Mosteiro de São Bento.Salvador Bahia 5/6/2014. Foto de Dadà Jaques
SanteScaldaferri, quase 60 anos de arte, um homem absolutamente preocupado em documentar a cultura popular. Sua arte vem do povo, e vive em perfeita integração com ele. Sempre pintou a região em que nasceu, viveu e dedicou sua arte: o Nordeste, com seus beatos, místicos, santos, bruxos, romeiros, estandartes, bandeiras, vaqueiros, bois, carrancas, procissões, rezas, promessas, retirantes, berradores, boi tatás, bumba-meu-boi, moringas, peneiras, saveiros, e centenas de elementos que caracterizam e são a linguagem desta região.
Dono de um virtuoso colorido, conhecedor das mais diversas técnicas em pintura, Scaldaferri tem sua marca registrada: é impossível não se reconhecer, mesmo de longe sua obra. Sua linguagem pictural é inconfundível. Traz uma força da terra, plena, cheia de vida, deformando mais personagens para lhes dar mais crueza, mais verdade, maior comunicação com o mundo, maior expressão.
Não optou pelo fácil. Pelo contrário impôs sua Arte pela coerência, pelo trabalho árduo e consciente. Seu trabalho faz pensar, vai além dos limites das telas, vai dentro de nós, buscando respostas e mudanças. A busca de respostas parece ser sempre seu objetivo, sua pintura se impõe certeira, franca, direta. É um operário da Arte.
Publicado originalmente no jornal "Correio da Bahia" em 25 de outubro de 2015- Estado da Bahia - Brasil
© SARAPEGBE.
E’ vietata la riproduzione, anche parziale, dei testi pubblicati nella rivista senza l’esplicita autorizzazione della Direzione
César Romero. Nasceu em Feira de Santana (Bahia) em 1950. Autodidata. Estreia profissional 1967. No Brasil 500 coletivas, 47 individuais. No exterior 60 coletivas, 12 individuais. Sua Fortuna Crítica consta de 129 textos de especialistas nacionais e 12 internacionais. Crítico de Arte filiado a ABCA e AICA. Recebeu por duas vezes da ABCA o Prêmio Mario Pedrosa (artista de linguagem contemporânea) - 2001 e 2007. Também da ABCA, por duas vezes o Prêmio Gonzaga Duque (crítico por atuação no ano) – 2004 e 2010. Destaque Especial por seus 40 anos de atividades ininterruptas como colunista de artes plásticas. Contemplado com Honrarias e Homenagens Especiais no Brasil e Exterior. Investigou fontes matrizes da cultura popular, estabelecendo um acúmulo de informações de grande importância na visualidade brasileira. Deu ao Brasil uma estampa única as “Faixas Emblemáticas”.