In Piazza San Pietro inaugurazione del Presepe e dell’Albero di Natale
Antonella Rita Roscilli
Foto: A.R.R.
TESTO IN ITALIANO (Texto em português) NovitàSarapegbe, 16 dicembre 2025
In piazza San Pietro a Roma si è tenuta anche quest’anno la cerimonia di inaugurazione del Presepe e dell’Albero di Natale. Donati dalla Diocesi di Nocera Inferiore-Sarno (Campania) e dalla Diocesi di Bolzano-Bressanone (Trentino Alto Adige), rinnovano la tradizione iniziata nel 1982 da Papa Giovanni Paolo II ai piedi dell'obelisco, nella cornice del Colonnato del Bernini.
Il presepio di quest’anno nel titolo vuole ricordare Sant'Alfonso Maria de' Liguori, autore del celebre canto Tu scendi dalle stelle” del 1754. Trattasi di un allestimento di straordinaria bellezza, arricchito da simboli volti ad esaltare il patrimonio immateriale ed enogastronomico del salernitano. Si sviluppa su un rettangolo di 17 metri per 12, con un’altezza massima di 7,70 metri, ed è stato curato dall’architetto Silvio Di Monaco. Riprende elementi tipici della zona nocerina: il Battistero Paleocristiano di Nocera Superiore, la fontana Helvius situata in Sant’Egidio del Monte Albino e una tipica casa della zona.

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Particolarmente curati sono i dettagli: la fontana Helvius è sovrastata dallo stemma con il noce, simbolo dell’università di Nocera dei Pagani; la pavimentazione riproduce le antiche vie romane in lastre di pietre e vi sono stati ancorati dei pastori ad altezza naturale, realizzati dal maestro presepista Federico Iaccarino di Meta di Sorrento, con alcune figure di animali. La struttura è stata fornita dalla impresa “Seri…A” di Nocera Inferiore e la realizzazione dell’intera Natività è stata coordinata dall’Ufficio tecnico diocesano. Alla cerimonia, fra i presenti, oltre a Monsignor Giuseppe Giudice, Vescovo di Nocera, c’era il curatore del progetto, l’architetto Angelo Santitoro, direttore dell’Ufficio Beni culturali ed edilizia di culto della Diocesi, che ha illustrato la scenografia del presepe insieme al direttore dell’Ufficio delle Comunicazioni sociali della Diocesi, Salvatore D’Angelo.
Monsignor Giuseppe ha ricordato:“Nonostante le voci contrarie, nonostante il vento di una cultura che ci ha rubato l'anima, continuiamo ad allestire il presepe non per distrarci o estraniarci dalle tempeste del mondo e della vita, non per un semplice gusto estetico, ma per offrire a tutti, specialmente ai pellegrini nella nebbia, un segno affidabile di speranza”. L’opera integra anche figure esemplari della spiritualità locale. Troviamo due fanciulli con Don Enrico Smaldone che guardano in alto, vicino ad una scala ad indicare Cristo come centro del percorso educativo. Su un lato, una casa vuole ricordare i cortili tipici delle abitazioni locali, con un ampio portale in tufo grigio nocerino, che permette di accedere ad un ambiente. All’interno vi è rappresentato un quadro della Vergine delle Tre Corone di Sarno, la cui immagine è stata realizzata dai maestri infioratori dell’Infiorata di Casatori. Al centro troviamo Sant’Alfonso Maria de’ Liguori che, seduto al clavicembalo, con due bimbi, contempla il mistero dell’Incarnazione mentre intona “Tu scendi dalle stelle”. Al piano superiore, è raffigurato uno spaccato del Battistero Paleocristiano di Nocera Superiore, con le dodici colonne che sorreggono quello che rimane della cupola.

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L’idea generale è stata, quindi, quella di unire arte e spiritualità in una scenografia che ricorda fede e tradizione. Ogni singolo elemento ha un significato ben preciso e conduce lo sguardo verso il centro ove si ammira la Natività, con i Re Magi che adorano il Bambino e una pastorella in abiti tradizionali che offre prodotti tipici, vera ricchezza del territorio diocesano. Vediamo statue di zampognari, il Servo di Dio Alfonso Russo. E poi statue di angeli meravigliosi che sembrano quasi sorreggere la cupola.
L’architetto Angelo Santitoro ci ha spiegato come sono state realizzate le statue: “Ci siamo rifatti al tipico presepio napoletano che però nasce per interni. Perciò, per proteggerlo dalle intemperie, oltre a legno e terracotta, abbiamo dovuto inserire della resina. Tutte le statue sono vestite secondo i presepi della tradizione napoletana” ed in particolare notiamo gli Angeli che sorreggono la cupola, “con vesti in seta”. Quel clavicembalo, “è il simbolo di Sant’Alfonso Maria de’ Liguori, sepolto a Pagani (Salerno) e patrono della città”.

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La struttura, fornita dalla impresa Seri…A di Nocera Inferiore, per conto della Diocesi, ha visto la collaborazione dei maestri falegnami della società Avella, mentre la scenografia è stata curata dall’architetto Silvio Di Monaco, che ha firmato gli allestimenti di set cinematografici. I pastori sono stati realizzati dal maestro presepista Federico Iaccarino di Meta di Sorrento. Alfonso Maria Pagliuca di Seri…A Pubblicità, da noi intervistato, ha detto: “Questa è un’esperienza magnifica, un onore che racchiude 42 anni di lavoro, dedizione e competenza. Possiamo dire che è iun privilegio reso ancora più significativo dal contesto del Giubileo 2025”.
La cerimonia di inaugurazione è stata presieduta da suor Raffaella Petrini, presidente del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, alla presenza dell’arcivescovo Emilio Nappa e dell’avvocato Giuseppe Puglisi-Alibrandi, segretari generali dello stesso Governatorato. Presenti le delegazioni delle due Diocesi e dei comuni del territorio dell’Agro nocerino-aarnese e di Lagundo e Ultimo. Suor Raffaella ha evidenziato che la natività “vuole ricordare lo stupore di Sant'Alfonso Maria de Liguori, che nel contemplare il mistero della Incarnazione compose il canto Tu scendi dalle stelle”.
Inoltre, ha sottolineato che l’inaugurazione di quest’anno “assume un significato ancora più profondo perché tra circa tre settimane si concluderà il Giubileo e inizierà” la ricorrenza speciale degli “800 anni della morte di San Francesco d'Assisi”, il poverello d’Italia, che nel 1223, a Greccio diede vita alla prima rappresentazione della Natività.
Dalla provincia autonoma di Bolzano è giunto l’abete rosso di circa 25 metri, superbamente addobbato, offerto in collaborazione tra il comune di Lagundo e quello di Ultimo. Proviene dalla valle alpina di Ultimo, lunga 40 chilometri, situata nella zona occidentale dell'Alto Adige. Per l’albero di Natale hanno partecipato alla cerimonia, tra gli altri, il Vescovo di Bolzano-Bressanone, Monsignor Ivo Muser, la sindaca di Lagundo, Alexandra Ganner, e il sindaco di Ultimo, Stefan Schwarz.
Monsignor Ivo Muser si è soffermato sul significato dell’albero di Natale che “nelle nostre case, nelle chiese, sulle piazze, porta in sé un messaggio profondamente radicato nella speranza cristiana” simboleggiata dalla luce la quale è “promessa di una presenza che non ci abbandona”.
Ricordiamo che nell’Aula Paolo VI, sempre nella stessa giornata, è stato inaugurato un altro presepe dal titolo “Nacimiento Gaudium”, il tema scelto dal Costa Rica per la Natività. Si tratta di un’opera dell’artista costaricana Paula Sáenz Soto. “Il presepe allestito” ha detto suor Raffaella Petrini , “non vuole semplicemente ricordare la nascita di Gesù, ma farla rivivere a chi lo osserva, suscitare stupore vivo, toccare i cuori, manifestare la tenerezza di Dio, come diceva Papa Francesco, risvegliare la fede nella vita, la vita che vince la morte”. Nell’albero, inoltre, gli ornamenti vogliono essere anche “segni di comunione, richiami alla pace e alla custodia del creato, inviti alla fraternità universale”. Infine ha ringraziato le comunità che hanno offerto l'abete e realizzato il presepe, definendo il loro gesto “un dono alla Chiesa e un segno di quella collaborazione tra popoli e culture che costruisce la vera pace”.
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TEXTO EM PORTUGUÊS (Testo in italiano)Na Praça de São Pedro inauguração do Presépio e da Árvore de Natal
por
Antonella Rita Roscilli
Foto: A.R.R.
NovitàSarapebge, 16 dicembre 2025
A cerimônia de inauguração do Presépio e da Árvore de Natal foi realizada novamente este ano na Piazza San Pietro, em Roma. As doações vieram das Dioceses de Nocera Inferiore-Sarno (região Campânia) e de Bolzano-Bressanone (regiãoTrentino-Alto Ádige) para renovar a tradição que, por expresso desejo do Papa João Paulo II, vem sendo celebrada desde 1982 aos pés do obelisco, perto da Colunata de Bernini.
O presépio deste ano, cujo título visa homenagear Sant' Alfonso Maria de' Liguori, autor do famoso canto "Tu scendi dalle Stelle" ("Tu desces das Estrelas") de 1754, é uma obra de extraordinária beleza, enriquecida com símbolos que celebram o patrimônio cultural e gastronômico imaterial da região de Salerno. O presépio se desdobra em um retângulo de 17 por 12 metros, com altura máxima de 7,70 metros, e foi projetado pelo arquiteto Silvio Di Monaco. A obra incorpora elementos típicos da região de Nocera: o Batistério Paleocristão de Nocera Superiore, a Fonte de Helvius localizada em Sant'Egidio del Monte Albino e uma casa típica da área.
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Atenção especial foi dada aos detalhes: a Fonte de Helvius é encimada pelo brasão com a nogueira, símbolo da Universidade de Nocera dei Pagani; o pavimento reproduz antigas estradas romanas em lajes de pedra, e pastores em tamanho real, criados pelo mestre artista de presépios Federico Iaccarino, de Meta di Sorrento, foram ali fixados, juntamente com algumas figuras de animais. Quem forneceu a estrutura foi a empresa "Seri…A", de Nocera Inferiore, e todo o presépio foi coordenado pelo escritório técnico diocesano.
Entre os presentes na cerimônia, além de Monsenhor Giuseppe Giudice, Bispo de Nocera, estava o curador do projeto, o arquiteto Angelo Santitoro, diretor do Ufficio Beni culturali ed edilizia di culto della Diocesi. Santitoro, juntamente com Salvatore D'Angelo, diretor do Ufficio delle Comunicazioni sociali della Diocesi, fez uma descrição detalhada do presépio.
Monsenhor Giuseppe recordou: "Apesar das vozes contrárias, apesar dos ventos de uma cultura que roubou nossas almas, continuamos a montar o presépio, não para nos distrairmos ou nos distanciarmos das tempestades do mundo e da vida, não por mero prazer estético, mas para oferecer a todos, especialmente aos peregrinos que estão na neblina, um sinal confiável de esperança."
A obra integra símbolos religiosos, elementos locais e figuras exemplares da espiritualidade local. Em particular, Dom Enrico Smaldone, acompanhado por duas crianças, que olham no alto, perto de uma escada, indicando Cristo como centro do percurso educacional. De um lado, uma casa evoca os pátios típicos das residências locais, com uma grande porta em tufo cinza de Nocera, que dá acesso a um cômodo. No interior, encontra-se uma pintura da Virgem das Três Coroas de Sarno, criada pelos mestres floristas da Infiorata de Casatori. Ao centro, está Sant' Alfonso Maria de Liguori, sentado ao clavicembalo, com duas crianças, contemplando o mistério da Encarnação e, inspirado, entoando "Tu scendi dalle stelle". No piso superior, está representada uma secção do Batistério Paleocristão de Nocera Superiore, com as doze colunas a sustentar o que resta da cúpula.
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A idéia geral, portanto, è a de unir arte e espiritualidade num cenário que evoca fé e tradição. Cada elemento individual tem um significado específico e atrai o olhar para o centro, onde se pode admirar a Natividade, com os Três Reis Magos a adorar o Menino Jesus, José e Maria, uma pastora em traje tradicional a oferecer produtos típicos da agricultura, verdadeiro tesouro do território diocesano. Vemos estátuas de gaitistas de fole, o Servo de Deus Alfonso Russo. E depois, estátuas de anjos maravilhosos que quase parecem sustentar a cúpula.
O arquiteto Angelo Santitoro explicou-nos como as estátuas todas foram criadas: "Inspiramo-nos no típico presépio napolitano, concebido normalmente para ser exibido em espaços interiores. Por isso, para proteger o presépio das intempéries, além da madeira e da terracota, tivemos de adicionar um tipo de resina. Todas as estátuas estão vestidas de acordo com os presépios napolitanos tradicionais", e destacou em particular os anjos que sustentam a cúpula "com vestes em seda". E depois o clavicembalo, "que é o símbolo de Sant' Alfonso Maria de' Liguori, que està sepultado em Pagani (Salerno) e è padroeiro desta cidade".
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A estrutura, fornecida pela empresa Seri…A de Nocera Inferiore, a pedido da Diocese, contou com a colaboração dos mestres carpinteiros da empresa Avella, enquanto a cenografia foi concebida pelo arquiteto Silvio Di Monaco, que já desenhou cenários para filmes. Os pastores foram criados pelo mestre artesão de presépios Federico Iaccarino, da Meta di Sorrento.
Alfonso Maria Pagliuca, da Seri…A Pubblicità, entrevistado por nós, contou: “Esta é uma experiência magnífica, uma honra que engloba 42 anos de trabalho, dedicação e competência. Podemos dizer que é um privilégio que se torna ainda mais significativo no contexto do Jubileu de 2025”.
A cerimônia de inauguração foi presidida pela Irmã Raffaella Petrini, Presidente do Governo do Estado da Cidade do Vaticano, na presença do Arcebispo Emilio Nappa e do Advogado Giuseppe Puglisi-Alibrandi, Secretários Gerais do Governo. Delegações das duas dioceses e dos municípios da área de Agro Nocera-Aarnese e Lagundo e Ultimo também estiveram presentes. Irmã Raffaella enfatizou que o presépio "tem como objetivo recordar a admiração de Santo Alfonso Maria de' Liguori, que, ao contemplar o mistério da Encarnação, compôs o famoso hino Tu scendi dalle stelle".
Além disso, ela afirmou que a inauguração deste ano "assume um significado ainda mais profundo porque em cerca de três semanas o Jubileu será concluído e começará a comemoração especial do 800º aniversário da morte de São Francisco de Assis”, o pobrezinho da Itália, que em 1223, em Greccio, deu vida ao primeiro presépio vivo.
O abeto-vermelho de 25 metros de altura, magnificamente decorado, doado em colaboração entre os municípios de Lagundo e Ultimo, provém da província autônoma de Bolzano, em Trentino-Alto Ádige. Ele vem do vale alpino de Ultimo, com 40 quilômetros de extensão, localizado no oeste do Alto Ádige. Entre os presentes na cerimônia da árvore de Natal estavam o Bispo de Bolzano-Bressanone, Monsenhor Ivo Muser; a Prefeita de Lagundo, Alexandra Ganner; e o Prefeito de Ultimo, Stefan Schwarz.
Monsenhor Ivo Muser enfatizou o significado da árvore de Natal, que “em nossas casas, em nossas igrejas, em nossas praças, carrega uma mensagem profundamente enraizada na esperança cristã”, simbolizada pela luz, que é “a promessa de uma presença que nunca nos abandona.”
Lembramos que, no mesmo dia, na Sala Paulo VI, no Vaticano, foi inaugurado outro presépio, intitulado “Nacimiento Gaudium”, tema escolhido pela Costa Rica para o Natal. Trata-se de uma obra da artista costarriquenha Paula Sáenz Soto. “O presépio”, disse a Irmã Raffaella Petrini, “não se destina simplesmente a comemorar o nascimento de Jesus, mas a dar vida naqueles que o contemplam, a inspirar uma admiração viva, a tocar os corações, a manifestar a ternura de Deus, como disse o Papa Francisco, a reacender a fé na vida, a vida que vence a morte.” Além disso, os ornamentos da árvore também pretendem ser “sinais de comunhão, lembranças da paz e da proteção da criação, convites à fraternidade universal.” Por fim, agradeceu às comunidades que doaram a árvore e o presépio, chamando o gesto de “um presente para a Igreja e um sinal da colaboração entre povos e culturas que constrói a verdadeira paz.”
Traduzione in portoghese di A.R.R.
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