Emilia Biancardi e il Gruppo "Viva Bahia" a "Bahia de Todos os Sambas" -Roma
Antonella Rita Roscilli
TESTO IN ITALIANO   (Texto em português)

Percepire al telefono, dall'altro lato dell'oceano, l'entusiasmo della sua voce mentre mi racconta la storia di questo gruppo storico, fatto di danze e cultura popolare afrobaiana, dà voglia di stare ad ascoltarla ore e ore. Questo mi è capitato quando ho avuto l'onore di parlare con Emilia Biancardi, quando ho chiesto di ricordare la partecipazione del suo gruppo nel grande evento romano di "Bahia e todos os Sambas" a questa grande etnomusicologa, docente e ricercatrice di musica popolare brasiliana. É specialista nelle manifestazioni tradizionali di Bahia ed è considerata precursore di molti movimenti e importanti iniziative di Bahia che trasformarono manifestazioni  culturali  popolari in arte. Sempre in contatto con i più grandi maestri, è una delle maggiori responsabili della divulgazione nel mondo della Capoeira, del Samba de roda, del Maculelê e della cultura populare.

Emilia Biancardi è nata a Salvador Bahia nel 1932. Il padre era un avvocato afrodiscendente e la madre di origini italiane era di São Paulo, lo zio maestro d'opera italiano a Salvador. Si laureò al Corso di Musica e conobbe la docente Idelgardes Vianna. Fu allora che iniziò a pensare ad un gruppo di folclore. Così conobbe Mestre Pastinha, Mestre Canjiquinha, puxadores de rede, e alla fine creò un gruppo e inserì anche alcune danze rituali del candomblé, motivo per il quale prima dovette chiedere consiglio a Mãe Menininha. Convinta assertrice dell'importanza delle tradizioni come elemento di difesa della propria identità riscattò e diede dignità pubblica a tante manifestazioni culturali afrobrasiliane.
 
                                                        
©Centro de Referência Emília Biancard-IPAC-Diretoria de Museus. Foto contenuta nel libro: "Raízes Musicais da Bahia" di Emilia Biancardi. Salvador:Omar. G., 2006.   
Da sinistra verso destra: Neusa Saad, Emilia Biancardi, Mestre Pastinha, Porfirio Barral, Stela Lobo. 

Nel 1962 creò il gruppo "VIVA BAHIA", il primo e più importante gruppo parafolclorico in Brasile.  Con questo gruppo volle portare sul palcoscenico di tutto il mondo il risultato della sua instancabile ricerca del repertorio musicale afrobaiano. Perfezionista all'estremo, la professoressa Emília Biancardi ha sempre cercato di esprimere nei suoi spettacoli il meglio di ciò che esiste nella cultura tradizionale baiana. Perciò per la formazione dei suoi studenti riunì i migliori rappresentanti delle manifestazioni culturali di Salvador e del Recôncavo Baiano.
 
Tra gli insegnanti c'erano Mestre Pastinha e João Grande (capoeira), Mestre Popó do Maculelê (fu proprio con il gruppo "VIVA BAHIA" che per la prima volta il Maculelê fu presentato al grande pubblico e divulgato all'estero), Neuza Saad (danza), D. Coleta de Omolu (danze del Candomblé), Sr. Negão de Doni (suoni del Candomblé) e Mestre Canapun (puxada de rede). Molti altri maestri di Capoeira passarono nel gruppo, come Bom Cabrito, Alabama, Cabeludo, Saci, Antonio Diabo, Manuel Pé de Bode, Coice de Mula, Amém, Jelon, Loremil, Nô, Camisa Roxa e Boca Rica.
 
Conosciuto e apprezzato internazionalmente, il gruppo servì di ispirazione e incentivo per la formazione di altri gruppi di prestigio in Brasile e all'estero, includendo anche il Balé Folclórico da Bahia, il cui ideatore Walsson Botelho integrò il gruppo e fu studente della professoressa Emília Biancardi.
 
Ricercatrice instancabile anche della cultura indigena, Emilia collezionò circa 1000 strumenti musicali indigeni e africani che oggi sono in esposizione permanente al Solar do Ferrão, Centro de Referencia Emilia Biancardi. Nella sua instancabile ricerca si recò anche presso il popolo indigeno degli Xingu.
                                                          
L'eccellenza del lavoro realizzato dal suo gruppo venne anche riconosciuto dallo scrittore baiano Jorge Amado che affemò: "Il Gruppo Viva Bahia è uma realizzazione vittoriosa e degna di appoggio nel suo lavoro di divulgazione del folclore brasiliano (...). I suoi spettacoli e i tre LPs danno una visione ammirevole della bellezza del folclore baiano".
 
Emilia Biancardi portò sui palchi del mondo intero la materializzazione della sua instancabile ricerca del repertorio musicale afro-baiano e condusse il suo gruppo anche in Italia, a Roma, ove il pubblico italiano per la prima volta poté assistere, tra le altre, alle esibizioni di danze del Candomblé, della Capoeira, durante l'evento organizzato da Gianni Amico "Bahia de Todos os Sambas". Quando l'ho intervistata per telefono si è ricordata subito del meraviglioso spettacolo "Bahia de Todos os Sambas" al quale partecipò com l'intero gruppo di Viva Bahia": "E ricordo molto la gentilezza di Gianni Amico" mi dice. E poi mi ha cantato la canzone di un capoeirista che venuto per la prima volta a Roma in quella occasione, inventò una canzone che diceva:
"Eu quero morar em Roma,eu vou pra lá, eu sou capoerista e posso ficar, eu vou pra lá.  Tudo é bom e por isso em Roma vou morar."
("Io voglio abitare a Roma, io vado lì, sono capoeirista e posso rimanere lì, io vado lì. Tutto è buono e per questo a Roma andrò ad abitare". N.d.T)
 
Sul palco al Circo Massimo tra i ballerini c'era anche Mestre Moa do Katendê. Emilia Biancardi me lo conferma e lo ricorda con affetto. Compositore e danzatore baiano, Mestre Moa fu uno dei  maggiori propagatori nel mondo di Capoeira e cultura afrobrasiliana. Era nato a Dique Pequeno nel 1954 a Salvador Bahia e lì  venne ucciso a coltellate l'8 ottobre 2018, tra il primo e il secondo turno delle elezioni presidenziali, solo per aver espresso la sua opinione politica.
                                                       
                                                         Mestre Moa do Katendê © Foto di Dadà Jaques 

Fino all'ultimo momento di vita credette che per mezzo della coscientizzazione, avrebbe potuto attuare una trasformazione sociale. Qualche giorno dopo avrebbe dovuto andare a São Paulo per tenere un work shop di Capoeira. Mestre Moa aveva fatto parte del Gruppo "Viva Bahia" di Emília Biancardi e diceva: "La Capoeira è una storia che comincia da me stesso, dal mio percorso di vita anche come integrante del Gruppo "Viva Bahia" grazie al quale andai per la prima volta all' estero".  Compose anche musiche per i blocos-afro che ottennero forza nello scenario artistico di Salvador con i blocos do Afoxé, e fu il fondatore del Badauê. Diede questo titolo anche a una sua composizione che divenne famosa nel mondo interpretata da Caetano Veloso.
 
Il "Viva Bahia" fu quindi il primo gruppo di Capoeira e danze afrobrasiliane che giunse a Roma per partecipare ad un evento così grandioso. Fu in generale uno dei principali responsabili della internazionalizzazione della cultura afrobaiana. Molti maestri che viaggiarono con il gruppo non tornarono in Brasile, proprio come cantava quel capoeirista: alcuni rimasero in California, altri introdussero la capoeira a New York, altri ancora in Europa e anche a Roma.

-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Antonella Rita Roscilli,. Scrittrice, Traduttrice, giornalista, brasilianista. Da circa trent' anni si dedica alla divulgazione in Europa di cultura  e attualità del Brasile, Portogallo, paesi di lingua portoghese dell'Africa, con articoli e saggi pubblicati nella stampa e nel modo accademico internazionale, oltre a convegni e conferenze. Laureata in Italia in Lingua e Letteratura Brasiliana presso l' Università "La Sapienza" di Roma, è Mestra em Cultura e Sociedade presso la Università Ufba, in Brasile, ove è membro corrispondente della Academia de Letras da Bahia (ALB), e dell'Istituto Storico Geografico (IGHB). Ideatrice nell'area documentaristica, si occupa di dialogo interculturale e storia delle migrazioni. E' biografa della memorialista brasiliana di origini italiane Zélia Gattai, moglie di Jorge Amado. Su lei ha pubblicato in Brasile diversi libri. 

 
© SARAPEGBE.                                                          
E’ vietata la riproduzione, anche parziale, dei testi pubblicati nella rivista senza l’esplicita autorizzazione della Direzione

 

-------------------------------------------------------------------------------


TEXTO EM PORTUGUÊS   (Testo in italiano)

Emilia Biancardi e o Grupo "Viva Bahia" em Roma no "Bahia de Todos os Sambas"
por
Antonella Rita Roscilli

  
                                                             
Perceber jà pelo telefone, do outro lado do oceano, o entusiasmo da voz dela em me contar a história do grupo de danças e de cultura popular, é uma coisa maravilhosa e eu queria estar horas e horas ouvindo. E' o que aconteceu comigo quando tive a honra de falar com Emilia Biancardi, quando pedi de relembrar a participação, no grande evento romano "Bahia e todos os Sambas" , do Grupo "Viva Bahia" fundado por ela, ou seja a professora Emilia Biancardi, etnomusicóloga e pesquisadora da música folclórica brasileira.

É especialista nas manifestações tradicionais da Bahia e considerada precursora de muitos movimentos e importantes iniciativas baianas que transformaram as manifestações culturais em arte. Esteve sempre em contato com os maiores mestres, lidando com a promoção e divulgação nacional e internacional da Capoeira, Samba de roda, Maculelê e cultura popular em geral.
 
Emilia Biancardi nasceu em Salvador Bahia em 1932. Seu pai era um advogado afrodescendente e sua mãe, de descendência italiana, era paulista, seu tio era mestre de ópera italiano em Salvador. Emília formou-se no Curso de Música onde conheceu a professora Idelgardes Vianna. Foi então naquela ocasião que começou a pensar em fundar um grupo folclórico. Conheceu Mestre Pastinha, Mestre Canjiquinha, puxadores de rede, e no final formou um grupo, e também incluiu algumas danças rituais de Candomblé, mas por isso primeiro teve que pedir conselho à Mãe Menininha. Convencida da importância das tradições como elemento de defesa da própria identidade, ela resgatou e deu dignidade pública a muitas manifestações culturais afro-brasileiras.
 
                                                             
©Centro de Referência Emília Biancard-IPAC-Diretoria de Museus. Foto contenuta nel libro: "Raízes Musicais da Bahia" di Emilia Biancardi. Salvador:Omar. G., 2006.   
Da sinistra verso destra: Neusa Saad, Emilia Biancardi, Mestre Pastinha, Porfirio Barral, Stela Lobo. 

Em 1962 criou o grupo "VIVA BAHIA", o primeiro e mais importante grupo parafolclórico do Brasil, e levou para os palcos do mundo inteiro a materialização de suas incansáveis pesquisas sobre o repertório musical afrobaiano. Perfeccionista ao extremo, a professora Emília Biancardi sempre procurou expressar nos seus espetáculos o que de mais genuíno existia na cultura baiana. Por isso, para a formação dos seus alunos, reuniu os melhores representantes das manifestações culturais de Salvador e do Recôncavo Baiano.
 
Entre os professores estavam Mestre Pastinha e João Grande (capoeira), Mestre Popó do Maculelê (foi com o grupo "VIVA BAHIA" que pela primeira vez o Maculelê foi apresentado para o grande público e divulgado no exterior), Neuza Saad (dança), D. Coleta de Omolu (dança do Candomblé), Sr. Negão de Doni (toques do Candomblé) e Mestre Canapun (puxada de rede). Muitos outros mestres de capoeira passaram pelo grupo, como Bom Cabrito, Alabama, Cabeludo, Saci, Antonio Diabo, Manuel Pé de Bode, Coice de Mula, Amém, Jelon, Loremil, Nô, Camisa Roxa e Boca Rica, entre outros. Consagrado internacionalmente, o "Viva Bahia" serviu de inspiração e incentivo para a formação de outros grupos de prestígio no Brasil e exterior, inclusive para o Balé Folclórico da Bahia, cujo criador, Walsson Botelho, foi integrante do grupo e discípulo da professora Emília Biancardi.
 
Pesquisadora incansável também da cultura indígena,  Emília recolheu acerca de 1000 instrumentos musicais indígenas e africanos que se encontram em exposição permanente no Solar do Ferrão,  Centro de Referência Emilia Biancardi. Em sua busca incansável, ele chegou no meio do povo indígena dos Xingu.
 
É preciso ressaltar aqui que a excelência do trabalho realizado pelo grupo também foi reconhecida pelo escritor baiano Jorge Amado que afirmou: “O Grupo Viva Bahia é uma conquista vitoriosa e digna de apoio no seu trabalho de divulgação do folclore brasileiro (...). Seus shows e três LPs dão uma admirável visão da beleza do folclore baiano ”.
                                                                                                                                
Emília Biancardi trouxe aos palcos a materialização de sua busca incansável pelo repertório musical afrobaiano. E, a convite, levou seu grupo à Itália, a Roma, onde pela primeira vez o público italiano pôde assistir, entre outras, às apresentações de capoeira e danças, durante o evento organizado por Gianni Amico "Bahia de Todos os Sambas". Quando falamos com ela no telefone de Roma, ela se lembrou muito do show maravilhoso "Bahia de Todos os Sambas" do qual participou trazendo o grupo inteiro do "Viva Bahia": "E eu me lembro muito da gentileza de Gianni Amico" disse. E também lembrou de uma canção de um tal capoeirista que veio em Roma naquela especial ocasião pela primeira vez, e inventou uma musica que dizia assim:
"Eu quero morar em Roma,eu vou pra lá, eu sou capoerista e posso ficar, eu vou pra lá.  Tudo é bom e por isso em Roma vou morar."
 
Ela nos confirmou que no palco do Circo Massimo, entre os dançarinos do "Viva Bahia" estava também Mestre Moa do Katendê de quem Emília Biancardi lembra com muito carinho. Ressaltamos aqui que Mestre Moa era um compositor e dançarino baiano, um dos maiores propagadores da Capoeira e da cultura afro-brasileira no mundo. Nasceu em Dique Pequeno em Salvador Bahia em 1954 e foi morto a facadas em 8 de outubro de 2018, entre o primeiro e o segundo turno das eleições presidenciais, apenas por expressar sua opinião política.
                                                          
                                                          Mestre Moa do Katendê © Foto di Dadà Jaques 
 
Até o último momento de sua vida acreditou que por meio da conscientização poderia realizar uma transformação social. Poucos dias depois, ele deveria ir a São Paulo para realizar uma oficina de capoeira. Mestre Moa fez parte do Grupo "Viva Bahia" de Emília Biancardi e costumava dizer: "Capoeira é uma história que começa comigo, da minha trajetória de vida também como parte integrante do Grupo" Viva Bahia" e com este grupo viajei pela primeira vez no exterior". Também compôs músicas para os blocos-afro que ganharam força na cena artística de Salvador com os blocos do Afoxé, e foi o fundador do Badauê, tendo também composto a música homônima que ganhou o mundo na voz de Caetano Veloso. 
 
O “Viva Bahia” foi, portanto, o primeiro grupo de capoeira e danças afrobaianas que chegou em Roma para participar de um evento tão grandioso e foi, em geral, um dos principais responsáveis ​​pela internacionalização da Capoeira e de danças afrobrasileiras. Muitos mestres que viajaram com o grupo não voltaram de suas viagens, conforme cantava aquele capoeirista em Roma. Alguns ficaram na Califórnia, outros introduziram a Capoeira em Nova York, outros ainda na Europa e também em Roma.
 
 
 
© SARAPEGBE.                                                          
E’ vietata la riproduzione, anche parziale, dei testi pubblicati nella rivista senza l’esplicita autorizzazione della Direzione


Traduzione in portoghese di A.R.R.
Antonella Rita Roscilli.  Italiana. Escritora , tradutora, jornalista, brasilianista, Há quase trinta anos dedica-se à divulgação na Europa da cultura e atualidade do Brasil, Portugal, países da África de língua portuguesa, com artigos e ensaios  publicados na imprensa internacional, além de palestras. Formada na Itália em Língua e Literatura Brasileira na Universidade La Sapienza, é Mestra em Cultura e Sociedade pela Universidade Ufba, no Brasil, onde  é membro correspondente da Academia de Letras da Bahia (ALB) e do Instituto Geográfico Histórico (IGHB). E' a biografa da memorialista brasileira de origem italianas Zélia Gattai, esposa de Jorge Amado. Sobre ela tem publicado no Brasil várias obras. Idealizadora na área de documentários, se ocupa di intercultura e história da emigração italiana.