Due incontri per sempre
José Walter Lima
Copertina del documentario "Bahia de Todos os Sambas" in VHS (A.2000)
TESTO IN ITALIANO (Texto em português)Ho incontrato due volte Gianni Amico. Questi incontri hanno segnato per sempre la mia vita. Sono stato due volte direttore del Dipartimento del Cinema della Fondazione Culturale dello Stato di Bahia. Il primo periodo dal 1979 al 1985 e la seconda dal 1990 al 1999.
Negli anni '80 Paulo Cezar Saraceni mi telefonò da Rio de Janeiro per chiedermi di ricevere Gianni Amico e Renato Nicolini. Volevano organizzare un grande evento a Roma, in onore del regista brasiliano Glauber Rocha. Così ricordo che accompagnai i due da Geraldo Machado, presidente della Fondazione Culturale, e da Paulo Gaudenzi, presidente della Bahiatursa, agenzia turistica dello stato di Bahia. Grazie a questo riuscimmo ad ottenere i biglietti di viaggio degli artisti per l'Italia.
L'evento in onore di Glauber Rocha si svolse al Circo Massimo di Roma. All'epoca non andai in Italia perché allora avevo paura di viaggiare in aereo. Non ho più incontrato Gianni Amico, ma negli anni rividi Nicolini al Palazzo delle Esposizioni di cui era direttore.
Alla fine degli anni Novanta, mi telefonò Saraceni dicendo che sarebbe venuto a Bahia per fare un qualcosa legato alla spiritualità perché Gianni era molto malato. Mi chiese di programmare un incontro con una Yalorixá (Mãe de Santo della religione del Candomblé) a Salvador. Prenotai un incontro con Mãe Stella de Oxóssi a Ilê Axé Apô Afonjá. Saraceni arrivò e fece tutto ciò che si poteva fare, le "obrigações" in favore della salute dell'artista italiano, ma purtroppo, una settimana dopo, Gianni Amico venne a mancare.
Anni dopo Saraceni mi contattò nuovamente per chiedermi una sponsorizzazione che serviva per finire il “Bahia de Todos os Sambas”, il documentario che lui e Leon Hirszman avevano realizzato sul grande evento in onore di Glauber Rocha. Riuscii ad ottenere i finanziamenti per terminare il documentario e quando fu pronto andammo alla prima che avvenne alla Mostra del Cinema di Venezia.
In quella occasione conobbi Fiorella Amico, la vedova di Gianni, ed Elio Rumma, produttore di “Bahia de Todos os Sambas”. Ricordo che a Venezia,io e Saraceni incontrammo anche Bernardo Bertolucci, suo amico. Ci invitò a visitare Jean-Luc Godard che alloggiava nell'hotel dove era stato girato “Morte a Venezia” di Luchino Visconti. Furono momenti memorabili.
Poi lanciammo “Bahia de Todos Os Sambas" a Salvador alla presenza di Fiorella Amico ed Elio Ruma. Rumma continuava sempre a dire che "suo padre era di Bahia". Pensai che fosse un pò matto, ma quel giorno, con calma, mi raccontò la storia di suo padre. Era tutto vero. Infatti suo padre è nato a Salvador Bahia, nello stesso anno in cui è nato mio padre, e anche lui, Elio, è nato lo stesso anno in cui sono nato io. Queste coincidenze hanno creato un legame magico tra di noi. Così sono nate due grandi amicizie.
Anni dopo Fiorella Amico ha montato il mio film, “Antônio Conselheiro”. Elio ha prodotto una mostra del mio lavoro di pittore nella sua galleria di Roma. Oltre a tutto ciò emerse la figura di Giorgio Baratta, noto filosofo e accademico, anche lui amico di Gianni Amico. Baratta ha realizzato con Amico il film "Tropici". Venne a Salvador e qui sviluppammo il progetto "Napoli-Bahia". Gianni era sempre presente, anche se ci eravamo visti così poco.
Gianni Amico e Julio Cesar Saraceni lasciarono la scena e la mia vita, ma hanno lasciato due grandi amici: il mio amico fraterno Elio Rumna e la mia cara amica Fiorella Amico.
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José Walter Lima. É nato in Brasile, a Salvador Bahia, nel 1946. E' artista plastico, regista, drammaturgo, regista teatrale, produttore culturale, gestore pubblico nell'area della cultura. E' direttore della società di produzione VPC CINEMAVÍDEO e organizzatore del Festival CINEFUTURO in Brasile.
Traduzione dal portoghese all'italiano di A.R.R.
© SARAPEGBE.
E’ vietata la riproduzione, anche parziale, dei testi pubblicati nella rivista senza l’esplicita autorizzazione della Direzione
-------------------------------------------------------------------------------Negli anni '80 Paulo Cezar Saraceni mi telefonò da Rio de Janeiro per chiedermi di ricevere Gianni Amico e Renato Nicolini. Volevano organizzare un grande evento a Roma, in onore del regista brasiliano Glauber Rocha. Così ricordo che accompagnai i due da Geraldo Machado, presidente della Fondazione Culturale, e da Paulo Gaudenzi, presidente della Bahiatursa, agenzia turistica dello stato di Bahia. Grazie a questo riuscimmo ad ottenere i biglietti di viaggio degli artisti per l'Italia.
L'evento in onore di Glauber Rocha si svolse al Circo Massimo di Roma. All'epoca non andai in Italia perché allora avevo paura di viaggiare in aereo. Non ho più incontrato Gianni Amico, ma negli anni rividi Nicolini al Palazzo delle Esposizioni di cui era direttore.
Alla fine degli anni Novanta, mi telefonò Saraceni dicendo che sarebbe venuto a Bahia per fare un qualcosa legato alla spiritualità perché Gianni era molto malato. Mi chiese di programmare un incontro con una Yalorixá (Mãe de Santo della religione del Candomblé) a Salvador. Prenotai un incontro con Mãe Stella de Oxóssi a Ilê Axé Apô Afonjá. Saraceni arrivò e fece tutto ciò che si poteva fare, le "obrigações" in favore della salute dell'artista italiano, ma purtroppo, una settimana dopo, Gianni Amico venne a mancare.
Anni dopo Saraceni mi contattò nuovamente per chiedermi una sponsorizzazione che serviva per finire il “Bahia de Todos os Sambas”, il documentario che lui e Leon Hirszman avevano realizzato sul grande evento in onore di Glauber Rocha. Riuscii ad ottenere i finanziamenti per terminare il documentario e quando fu pronto andammo alla prima che avvenne alla Mostra del Cinema di Venezia.
In quella occasione conobbi Fiorella Amico, la vedova di Gianni, ed Elio Rumma, produttore di “Bahia de Todos os Sambas”. Ricordo che a Venezia,io e Saraceni incontrammo anche Bernardo Bertolucci, suo amico. Ci invitò a visitare Jean-Luc Godard che alloggiava nell'hotel dove era stato girato “Morte a Venezia” di Luchino Visconti. Furono momenti memorabili.
Poi lanciammo “Bahia de Todos Os Sambas" a Salvador alla presenza di Fiorella Amico ed Elio Ruma. Rumma continuava sempre a dire che "suo padre era di Bahia". Pensai che fosse un pò matto, ma quel giorno, con calma, mi raccontò la storia di suo padre. Era tutto vero. Infatti suo padre è nato a Salvador Bahia, nello stesso anno in cui è nato mio padre, e anche lui, Elio, è nato lo stesso anno in cui sono nato io. Queste coincidenze hanno creato un legame magico tra di noi. Così sono nate due grandi amicizie.
Anni dopo Fiorella Amico ha montato il mio film, “Antônio Conselheiro”. Elio ha prodotto una mostra del mio lavoro di pittore nella sua galleria di Roma. Oltre a tutto ciò emerse la figura di Giorgio Baratta, noto filosofo e accademico, anche lui amico di Gianni Amico. Baratta ha realizzato con Amico il film "Tropici". Venne a Salvador e qui sviluppammo il progetto "Napoli-Bahia". Gianni era sempre presente, anche se ci eravamo visti così poco.
Gianni Amico e Julio Cesar Saraceni lasciarono la scena e la mia vita, ma hanno lasciato due grandi amici: il mio amico fraterno Elio Rumna e la mia cara amica Fiorella Amico.
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José Walter Lima. É nato in Brasile, a Salvador Bahia, nel 1946. E' artista plastico, regista, drammaturgo, regista teatrale, produttore culturale, gestore pubblico nell'area della cultura. E' direttore della società di produzione VPC CINEMAVÍDEO e organizzatore del Festival CINEFUTURO in Brasile.
Traduzione dal portoghese all'italiano di A.R.R.
© SARAPEGBE.
E’ vietata la riproduzione, anche parziale, dei testi pubblicati nella rivista senza l’esplicita autorizzazione della Direzione
TEXTO EM PORTUGUÊS (Testo in italiano)
Dois encontros para sempre
por
José Walter Lima
Capa original do doc. "Bahia de Todos os Sambas" em VHS (A.2000)
Estive com Gianni Amico duas vezes. Esses encontros marcaram minha vida para sempre. Fui diretor por duas vezes do Departamento de Cinema da Fundação Cultural do Estado da Bahia. O primeiro período de 1979 a 1985, e a segunda vez de 1990 a 1999.
Na década de 80 Paulo Cezar Saraceni me ligou do Rio para pedir que recebesse Gianni Amico e Renato Nicolini. Eles queriam realizar um grande evento em Roma, em homenagem ao cineasta Glauber Rocha. Então, levei os dois a Geraldo Machado, presidente da Fundação, e a Paulo Gaudenzi, presidente da Bahiatursa, órgão de turismo na Bahia. E assim conseguimos, nessa articulação, as passagens dos artistas para a Itália.
O evento para Glauber aconteceu no Circo Massimo, em Roma. Na ocasião não pude ir a Itália porque nessa época estava com medo de viajar de avião. Nunca mais encontrei com Gianni Amico, mas, tempos depois, estive com Nicolini no Palazzo delle Esposizioni do qual ele era o diretor.
No final dos anos noventa, Saraceni me liga e diz que viria à Bahia, para providenciar um trabalho espiritual porque Gianni estava muito enfermo. Pediu-me para agendar um encontro com uma yalorixá em Salvador. Marquei com Mãe Stella de Oxóssi no Ilê Axé Apô Afonjá. Saraceni veio e fez todas as obrigações pela saúde do artista italiano. Infelizmente, uma semana depois, Gianni Amico faleceu.
Anos depois disso, Saraceni me procurou solicitando um patrocínio para finalizar o filme “Bahia de Todos os Sambas”, que ele e Leon Hirszman tinham realizado sobre o grande evento de Glauber Rocha. Consegui os recursos para finalizar o filme, quando o trabalho ficou pronto, fomos à sua estreia no Festival de Veneza.
Foi nessa oportunidade que conheci Fiorella Amico, viúva de Gianni, e Elio Rumma, produtor do “Bahia de Todos os Sambas”. Em Veneza, Saraceni e eu encontramos Bernardo Bertolucci que era seu amigo, que nos convidou para visitar Jean-Luc Godard, hospedado no hotel onde foi rodado o “Morte em Veneza” de Luchino Visconti. Foram momentos memoráveis.
Depois lançamos o “Bahia de Todos os Sambas" em Salvador, com Fiorella e Elio Rumma presentes. Rumma falava o tempo todo que “seu pai era baiano”. Achei ele meio maluco. Depois, com calma, ele me contou a história do pai. Era tudo verdade. Realmente, seu pai havia nascido em Salvador, Bahia, no mesmo ano que o meu pai tinha nascido, e ele, Elio, também nasceu no mesmo ano que nasci. Essas coincidências criaram um elo mágico entre nós. Foi assim que ganhei dois grandes amigos.
Anos depois, Fiorella Amico fez a montagem do meu filme, “Antonio Conselheiro”. Elio Rumma produziu uma exposição individual do meu trabalho como artista plástico na sua galeria em Roma.
Além disso tudo, surgiu a figura de Giorgio Baratta, filósofo e acadêmico conceituado, que também foi amigo de Gianni. Baratta realizou com Amico o filme “Tropici”. Ele veio para Salvador, onde desenvolvemos o projeto Napoli-Bahia. Gianni sempre presente, mesmo tendo nos visto tão pouco.
Gianni e Saraceni saíram de cena e da minha vida, mas deixaram duas grandes amizades: Meu amigo, irmão, Elio Rumma, e a minha amiga querida, Fiorella.
© SARAPEGBE.
E’ vietata la riproduzione, anche parziale, dei testi pubblicati nella rivista senza l’esplicita autorizzazione della Direzione
por
José Walter Lima
Capa original do doc. "Bahia de Todos os Sambas" em VHS (A.2000)
Estive com Gianni Amico duas vezes. Esses encontros marcaram minha vida para sempre. Fui diretor por duas vezes do Departamento de Cinema da Fundação Cultural do Estado da Bahia. O primeiro período de 1979 a 1985, e a segunda vez de 1990 a 1999.
Na década de 80 Paulo Cezar Saraceni me ligou do Rio para pedir que recebesse Gianni Amico e Renato Nicolini. Eles queriam realizar um grande evento em Roma, em homenagem ao cineasta Glauber Rocha. Então, levei os dois a Geraldo Machado, presidente da Fundação, e a Paulo Gaudenzi, presidente da Bahiatursa, órgão de turismo na Bahia. E assim conseguimos, nessa articulação, as passagens dos artistas para a Itália.
O evento para Glauber aconteceu no Circo Massimo, em Roma. Na ocasião não pude ir a Itália porque nessa época estava com medo de viajar de avião. Nunca mais encontrei com Gianni Amico, mas, tempos depois, estive com Nicolini no Palazzo delle Esposizioni do qual ele era o diretor.
No final dos anos noventa, Saraceni me liga e diz que viria à Bahia, para providenciar um trabalho espiritual porque Gianni estava muito enfermo. Pediu-me para agendar um encontro com uma yalorixá em Salvador. Marquei com Mãe Stella de Oxóssi no Ilê Axé Apô Afonjá. Saraceni veio e fez todas as obrigações pela saúde do artista italiano. Infelizmente, uma semana depois, Gianni Amico faleceu.
Anos depois disso, Saraceni me procurou solicitando um patrocínio para finalizar o filme “Bahia de Todos os Sambas”, que ele e Leon Hirszman tinham realizado sobre o grande evento de Glauber Rocha. Consegui os recursos para finalizar o filme, quando o trabalho ficou pronto, fomos à sua estreia no Festival de Veneza.
Foi nessa oportunidade que conheci Fiorella Amico, viúva de Gianni, e Elio Rumma, produtor do “Bahia de Todos os Sambas”. Em Veneza, Saraceni e eu encontramos Bernardo Bertolucci que era seu amigo, que nos convidou para visitar Jean-Luc Godard, hospedado no hotel onde foi rodado o “Morte em Veneza” de Luchino Visconti. Foram momentos memoráveis.
Depois lançamos o “Bahia de Todos os Sambas" em Salvador, com Fiorella e Elio Rumma presentes. Rumma falava o tempo todo que “seu pai era baiano”. Achei ele meio maluco. Depois, com calma, ele me contou a história do pai. Era tudo verdade. Realmente, seu pai havia nascido em Salvador, Bahia, no mesmo ano que o meu pai tinha nascido, e ele, Elio, também nasceu no mesmo ano que nasci. Essas coincidências criaram um elo mágico entre nós. Foi assim que ganhei dois grandes amigos.
Anos depois, Fiorella Amico fez a montagem do meu filme, “Antonio Conselheiro”. Elio Rumma produziu uma exposição individual do meu trabalho como artista plástico na sua galeria em Roma.
Além disso tudo, surgiu a figura de Giorgio Baratta, filósofo e acadêmico conceituado, que também foi amigo de Gianni. Baratta realizou com Amico o filme “Tropici”. Ele veio para Salvador, onde desenvolvemos o projeto Napoli-Bahia. Gianni sempre presente, mesmo tendo nos visto tão pouco.
Gianni e Saraceni saíram de cena e da minha vida, mas deixaram duas grandes amizades: Meu amigo, irmão, Elio Rumma, e a minha amiga querida, Fiorella.
© SARAPEGBE.
E’ vietata la riproduzione, anche parziale, dei testi pubblicati nella rivista senza l’esplicita autorizzazione della Direzione
José Walter Lima. Nasceu em Salvador Bahia, Brasil em 1946. E' artista plástico, cineasta, dramaturgo, diretor de teatro, agitador cultural, gestor público na área da cultura, diretor da produtora VPC CINEMAVÍDEO e organizador do Festival CINEFUTURO.