Il Centenario di Dorival Caymmi in Brasile
Antonella Rita Roscilli
TESTO IN ITALIANO   (Texto em português)

"La voce diversa, l'accompagnamento della chitarra...ma ciò che maggiormente mi colpì fu che quel cantante era anche compositore e cantava solo le sue canzoni. Canzoni che parlavano di Bahia, del mare, la spiaggia, il suo popolo: [...] "Dez horas da noite / na rua deserta / a preta mercando / parece um lamento" oppure "O Mar / quando quebra na praia / è bonito, è bonito" (Jairo Severiano: prefazione Il baiano Dorival, un artista di molte arti, p. 13. In  Dorival Caymmi: o Mar e o Tempo, di Stella Caymmi, ed. 34).

Quest'anno si festeggia il centenario della  nascita del grande artista baiano Dorival Caymmi (1914-2008) e in Brasile si moltiplicano gli omaggi. Si tratta di concerti, conferenze, programmi di TV, un francobollo speciale, documentari, l'album "Dorival Caymmi: Centenário" registrato dai figli e da altri illustri artisti, la cui uscita è prevista per agosto, e esposizioni in molte città. Nel mese di luglio verrà inaugurata una mostra con fotografie, parole e dipinti nel Centro Cultural Correios di São Paulo e di Brasilia. A  Salvador si è appena concluso un corso all'Instituto Geografico e Histórico da Bahia (IGHB), presieduto dalla prof.a  Consuelo Pondé.

Nell'Academia Brasileira de Letras di Rio de Janeiro si è tenuta nel mese di maggio una conferenza della nipote, Stella Caymmi, che è giornalista, scrittrice e docente universitaria. Stella ha lanciato la nuova edizione del libro Dorival Caymmi: O Mar e o Tempo  (Ed.34), pubblicato nel 2001 e selezionato nel 2002 come finalista al Premio Jabutí. Il volume ci trasporta nella vita di Caymmi e nelle radici della famiglia in Italia, illustrando la sua infanzia a Salvador e il trasferimento del giovane compositore a Rio de Janeiro. E' la pù completa biografia sull'artista, con più di 300 immagini ed è frutto di dieci anni di minuziose ricerche. La nuova edizione  è arricchita da una post-fazione e contiene informazioni sugli ultimi anni della vita di Caymmi.

Si tratta di un'opera che rivela non solo la vita del compositore, ma anche  il suo importante ruolo nella storia della musica brasiliana. Infatti Caymmi, negli anni '30 e '40, partecipò attivamente all'epoca d'oro della Radio, all'avvento della televisione negli anni '50 e allo stile del samba-canção. A partire dal 1958 integrò gli esponenti della bossa nova e della moderna Musica Popular (MPB).

Nacque il 30 aprile 1914.  Fin dall'infanzia ereditò il gusto per la musica dal padre, Durval Henrique Caymmi, funzionario pubblico e musicista per diletto. Era nipote di un italiano, giunto a Salvador per lavorare nella costruzione dell'Elevador Lacerda. Apprese a suonare la chitarra da ragazzo e scoprì una forma spontanea, quanto geniale, di suonare lo strumento che lo caratterizzerà per sempre. Trascorse la prima giovinezza tra i pescatori e la spiaggia di Itapoã e quei ricordi gli fornirono tematiche per un insieme di canzoni chiamate Canções praieiras.

“Dorival crebbe nella pesca, nella serenata, nella festa di quartiere, nel samba-de-roda, nei terreiros de candomblé, vivendo ogni istante della città e della gente, alimentadosi della realtà e del mistero, preparandosi per essere poeta e cantore, cuore libero e desideroso di creare. Non aspirava al titolo di dottore o ad un impiego pubblico, voleva solo comporre e cantare. Ogni sua musica è ispirazione vera e esperienza vissuta, è il suo sangue e la sua carne, la sua verità, l’anima e il corpo della cultura afro-brasiliana, parte integrante dell’identità del popolo baiano” diceva lo scrittore Jorge Amado che fu suo grande amico.

Caymmi inseguì il sogno. Pur lavorando come giornalista nel giornale O Imparcial,  nel 1934 iniziò a collaborare a Radio Clube da Bahia con il programma  Caymmi e suas canções praieiras. Nel 1936, dopo il servizio militare, vinse un concorso musicale per il Carnevale Baiano, con il samba A Bahia também dá.  Nel 1938, come in una delle sue canzoni più conosciute, dal titolo Peguei um Ita no Norte, si imbarcò per Rio de Janeiro.
                                                                 
                                                                         

“A quell’epoca, chi voleva avere riconoscimento doveva uscire dalla sua terra. Così noi due decidemmo di andare a Rio de Janeiro. Ci eravamo conosciuti a Salvador, prima di imbarcarci su quel naviglio che ci portò nella capitale. Diventammo amici inseparabali. Nel 1938 guardavamo le strade di Rio, il mondo ci appariva tutto nostro e condividevamo la stessa visione di Bahia. Facemmo teatro e cinema utilizzando il libro e la partitura" (J.Amado). A Rio de Janeiro Dorival fece inizialmente il disegnatore in un’agenzia di pubblicità, venne assunto nel giornale  Diarios Associado”, ma non abbandonò la musica. Le canzoni di ispirazione marina cedettero il posto al Samba-canção e debuttò come cantante a Radio Tupi. Il primo successo fu O que é que a bahiana tem, i cui diritti vennero acquistati per Banana da terra, un film del 1939 con Carmen Miranda.

Da quel momento venne annoverato tra i grandi artisti: con la chitarra e una voce grave e dolce, riusciva a fondere le qualità di compositore a quelle di interprete. Sempre in quegli anni Dorival conobbe Adelaide Tostes, in arte Stella Maris. La vide cantare negli studi della Radio Nacional e se ne innamorò perdutamente. Si sposarono nel 1940 ed ebbero tre figli: Nana, Dori e Danilo che formeranno uno  dei più grandi gruppi della musica brasiliana. La carriera di Dorival fu in continua ascesa con canzoni quali Marina, Samba da Minha Terra, Promessa de Pescador,  Não tem solução, Doralice, Rainha do mar, Dois de fevereiro, Saudade da Bahia, Maracangalha, ecc.

                                                                       

Anche le opere di  Amado lo ispirarono e creò temi musicali per gli adattamenti dei suoi libri alla radio, al cinema e alla televisione. I due amici composero pezzi come E’ doce morrer no marRetirantes  che fece parte della colonna sonora della famosa novela A escrava Isaura. 
Dorival divenne un punto di riferimento per la bossa nova e fu uno degli artefici del nuovo movimento musicale. Negli anni ’80 ricevette, tra gli altri, il titolo di "Commendatore dell' Ordre des Arts et des Lettres de France” e quello di “Dottore Honoris Causa” alla UFBA. In più di 60 anni di carriera venne interpretato dai più  illustri artisti nazionali e internazionali quali João Gilberto, Tom Jobim, Caetano Veloso, Gal Costa e Sarah Vaughan.

Registrò 28 dischi e compose  112  canzoni, poche per una carriera così vasta, ma la qualità della sua musica è tale da essere divenuta mito e esempio per tanti artisti. Rimane eternamente nel cuore del popolo, come dice il poeta Carlos Drummond de Andrade, “per lo straordinario potere incantatore della sua musica e della sua voce. Noi le custodiamo come si fa con le cose pregiate”. In realtà le  composizioni di Caymmi sono gioielli preziosi del popolo e costituiscono uno dei più ricchi patrimoni della cultura brasiliana,  siano esse samba ritmati (Voce jà foi à Bahia?,  Acontece que eu sou bahiano, Requebre que eu dou um doce, Rosa Morena) o samba-canzoni (Marina, Nunca mais, Nem eu, Sabado em Copacabana ecc.).

Nella sua musica confluiscono armonie spontanee che lo avvicinano a compositori classici come Ravel e Debussy; a elementi naturali come il vento, il mare, la terra; a personaggi come il pescatore; alla cultura degli afrodiscendenti e a personaggi folclorici. La memorialista Zélia Gattai parlava di Caymmi sempre con affetto e lo definiva  un Cupido perché nel 1945, con la sua musica, aiutò Jorge Amado a dichiararle il suo amore. Dorival tornò per l'ultima volta a Salvador all'età di 92 anni, dopo undici anni di assenza, per ritirare il “Premio Nazionale Amado di Letteratura e Arte 2006”. In quella occasione fu proprio Zélia a consegnargli il riconoscimento e disse: “Se Jorge fosse ancora vivo sarebbe felicissimo di questa scelta per un Premio che porta il suo nome perchè Dorival è stato il suo amico fraterno per tutta la vita”.

                                                                       
                                                              Dorival Caymmi con la nipote Stella

Tutta la vita e arte di Caymmi sono state magistralmente raccontate dalla nipote Stella che, oltre all'imponente biografia, ha pubblicato nel 2008 il libro Caymmi e a Bossa Nova (ed. Ibis Libris) e nel 2013 O que è que a baiana tem?- Dorival Caymmi na Era do Rádio  (ed. Civilização Brasileira-Grupo Record). Con quest'ultimo ha celebrato i novant'anni della radio in Brasile, ha aperto ufficialmente il centenario del celebre nonno ed ha affermato: "Una delle caratteristiche maggiori di Caymmi risiede nel fatto che, pur essendo autodidatta, non solo componeva musica, ma scriveva le parole, suonava e cantava. Era un artista completo. L'attualità e freschezza della sua opera è impressionante".  Dorival Caymmi rimane nel cuore di tante persone, nel vento delle palme e nelle onde di quel mare baiano che tanto ha amato e decantato. Riusciva a trasportare nella musica una spontaneità originata dall'amore che sentiva per le cose, le persone e la natura. Trasformava quello che vedeva in canzoni e il quotidiano diveniva arte.

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Antonella Rita Roscilli, brasilianista, giornalista, scrittrice e traduttrice. Da oltre venti anni si dedica alla divulgazione in Europa della cultura latino americana, soprattutto cultura e attualità del Brasile e Paesi dell’Africa di lingua portoghese, con articoli pubblicati nella stampa e nel modo accademico internazionale, oltre a convegni e conferenze. Laureata in Italia in Lingua e Letteratura Brasiliana, è in Brasile Mestra em Cultura e Sociedade, membro corrispondente della Academia de Letras da Bahia, e dell'IGHB. Ideatrice nell'area documentaristica. E' biografa della memorialista brasiliana Zélia Gattai Amado, su cui ha pubblicato le opere Zélia de Euá Rodeada de Estrelas (ed. Casa de Palavras, 2006), Da palavra à imagem em “Anarquistas, graças a Deus” (ed. Edufba/Fapesb, 2011). Ha curato in Italia la post-fazione dell’edizione di Un cappello di viaggio (ed. Sperling &Kupfer). 


                                  
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TEXTO EM PORTUGUÊS   (Testo in italiano)