"La Macchina Sognante" di Julio Monteiro Martins
Antonella Rita Roscilli
Esistono libri speciali, con titoli speciali che giungono a noi per rimanere nel Tempo e continuare ad illuminarci attraverso i loro messaggi. E’ il caso dell'opera “La Macchina Sognante” (Besa Editrice) di Julio Monteiro Martins che verrà presentato il 20 marzo 2015, alle ore 17.30, nel Teatro San Girolamo della città di Lucca, nella bella regione Toscana.  

Lo scrittore italo-brasiliano, recentemente scomparso, verrà ricordato e omaggiato durante la serata mediante la presentazione di questo volume postumo, un saggio quasi filosofico nel quale, sollecitato dalla curatrice del libro, Milva Cappellini, Julio si ritrova a riflettere sulla letteratura, sul ruolo dello scrittore, sulla nostra società, sulla vita, sulla morte. "Un Julio squisitamente intellettuale, come molti di noi hanno avuto il piacere di sentire e apprezzare dal vivo in una delle sue tante disquisizioni, che ci lasciavano pieni di domande e di intelligenti perplessità".

Contestualmente si terrà l’omaggio che gli amici del Teatro del Giglio di Lucca vogliono presentare a Julio. Ricordiamo che Julio Monteiro Martins, scrittore, docente universitario, poeta, sceneggiatore, divulgatore e creatore di vita culturale in Brasile e in Italia, era nato a Niteroi in Brasile. Era stato professore di scrittura creativa al Goddard College (Vermont) dal 1979 al 1980, all’Oficina Literária Afrânio Coutinho (Rio de Janeiro) dal 1982 al 1989, all’Istituto Camões di Lisbona nel 1994 e alla Pontifícia Universidade Católica di Rio de Janeiro nel 1995.

Ricevette il titolo di "Honorary Fellow in Writing" dall’Università di Iowa (International Writing Program) nel 1979. Tra i fondatori del Partito Verde brasiliano, negli anni '80 fondò la casa editrice "Anima" e partecipò al gruppo di organizzazione di attività parallele della conferenza mondiale della ONU sullo sviluppo e ambiente. Si integrò al Centro Brasileiro de Defesa da Criança e do Adolescente. A Rio de Janeiro fu avvocato dei Diritti Umani, divenendo avvocato responsabile dell'incolumità dei "meninos de rua" sopravvissuti, e pertanto testimoni in tribunale, del Massacro della Candelaria.  

Uno dei suoi primi libri si intitolava "Torpalium" (1977), mistura delle parole "goffo" e "Valium", che era, secondo lui, lo stato di anestesia generale del Brasile durante la dittatura, con la farsa del miracolo economico. Lasciò il Brasile, in un esilio volontario, pur amandolo molto, decise che la sua vita sarebbe proseguita altrove. Dopo il Portogallo approdò nel 1995 in Toscana. Si stabilì a Lucca ove, oltre agli impegni universitari, aprì una Scuola di Scrittura Creativa e la rivista “Sagarana”. 
                                                                 
                                                                               

Il volume “La Macchina Sognante”, dopo Lucca, “sbarcherà a Bologna ore verrà presentato l’8 aprile 2015, presso la Biblioteca Casa di Khouala in Via Corticella 104. Interverranno poeti, scrittori, critici e giornalisti che hanno conosciuto direttamente lo scrittore o che erano in contatto con lui. Saranno presenti per leggere delle opere a lui dedicate o ispirate o semplicemente per rinnovarne il ricordo. Tra i presenti ricordiamo Vincenzo Bagnoli, Bartolomeo Bellanova, Tullio Bugari, Maria Calabrese, Anna Carrozzo, Reginaldo Cerolini, Nilza Costa, Rosanna Crispim da Costa, Lucia Cupertino, Loretta Emiri, Vladimiro Forlese, Daniela Karawicz, Gassid Mohammed, Lorenzo Mari, Lorenzo Monteiro Martins, Jonas Davi Moruzzi, Fulvio Pezzarossa, Pina Piccolo, Brenda Porster, Ugo Rapezzi, Roberta Sangiorgi, Lorenzo Spurio, Paolo Trabucco, Walter Valeri.

Sono certa che il volume “La Macchina Sognante” continuerà a farci dialogare con Julio Monteiro e a farci partecipi, ancora una volta, delle sue brillanti e acute riflessioni su varie tematiche della nostra società, riflessioni nelle quali è stato molte volte precursore dei tempi. La Luce di Julio continua perciò ad infondere e stimolare il pensiero critico. Anche questa una forma di mantenerlo vivo tra noi, perché, come qualcuno ha scritto “la saudade è troppo grande".  
 
 
Antonella Rita Roscilli, giornalista, brasilianista, scrittrice e traduttrice. Da oltre venti anni si dedica in Europa alla divulgazione della cultura latinoamericana, cultura e attualità del Brasile e Paesi dell’Africa di lingua portoghese, attraverso programmi radiofonici, interventi in convegni, pubblicazioni in quotidiani, riviste nazionali e internazionali e nel'area accademica. Ha fondato e dirige la Rivista Internazionale di Dialogo Interculturale "Sarapegbe". Ideatrice nell'area documentaristica. Laureata in Italia in Lingua e Letteratura Brasiliana, è Mestra em Cultura e Sociedade presso l'Università Federale in Brasile. In Brasile è membro corrispondente della Academia de Letras da Bahia e appartiene all'Instituto Geográfico e Histórico (IGHB). E' biografa della memorialista italo-brasiliana Zélia Gattai Amado su cui ha pubblicato le opere Zélia de Euá Rodeada de Estrelas (ed. Casa de Palavras, 2006), Da palavra à imagem em “Anarquistas, graças a Deus” (ed. Edufba/Fapesb, 2011). Ha curato in Italia la post-fazione dell’edizione del libro Un cappello di viaggio (ed. Sperling &Kupfer).