Il carro-teatro dell'universo di Leonardo Da Vinci diventa realtà grazie ai costruttori del Carnevale di Viareggio
Redazionale
Ritratto di Leonardo, antica incisione dal disegno della Royal Library di Windsor. © Museo Ideale Leonardo Da Vinci, riproduzione autorizzata per la comunicazione del Carro-Teatro dell’Universo di Leonardo/Fondazione Carnevale di Viareggio

                                                                                                                                                                 Newsletter Sarapegbe 20 febbraio 2015
All’Expo di Milano sarà presentato, in anteprima assoluta, il Carro-Teatro dell’Universo, sintesi di diversi studi di Leonardo Da Vinci, “mirabile inventore d’ogni eleganza e di delizie, soprattutto di spettacoli teatrali”, come ricordò l'intellettuale Paolo Giovio nella prima metà del Cinquecento. Dopo
cinque secoli, grazie alle abilità costruttive dei maghi della cartapesta del Carnevale di Viareggio, diventa realtà in Italia uno degli straordinari progetti, frutto del grande genio italiano. La Regione Toscana, la Fondazione Carnevale di Viareggio e il Museo Ideale Leonardo Da Vinci proporranno ai milioni di visitatori dell’Expo di Milano la ricostruzione a grandezza naturale di una incredibile macchina scenica funzionante. 


La grande costruzione verrà realizzata dal carrista che sarà decretato vincitore al termine della sfilata conclusiva dell’edizione 2015 del Carnevale di Viareggio, in programma sabato 28 febbraio. Subito dopo si metterà al lavoro per completare “Il Carro-Teatro dell’universo di Leonardo”. Dovrà essere realizzato in due mesi, lo stesso tempo che ebbe Leonardo per allestire la “Festa del Paradiso”. Saranno inoltre scelti i partner creativi toscani per quanto riguarda i costumi e le figure teatrali (dalle vesti ai calzari e agli accessori…) e gli effetti luminosi e sonori (con la partecipazione di artisti d’avanguardia).  

                                                                         

Leonardo, prima idea per la scenografia della “Montagna che si apre”, circa 1508, Codice Arundel, Londra, British Library.
Modello sperimentale per il meccanismo scenico della “Montagna che si apre” nel Carro-Teatro dell’Universo di Leonardo. 
© Museo Ideale Leonardo Da Vinci, riproduzione autorizzata per la comunicazione del Carro-Teatro dell’Universo di Leonardo/Fondazione Carnevale di Viareggio


Il progetto del "Carro-Teatro dell’Universo" evidenzia come Leonardo Da Vinci abbia reinterpretato la grande tradizione degli artefici dell’antichità e dei protagonisti del primo Rinascimento toscano per invenzioni straordinarie che anticipavano il futuro. Il “Carro-Teatro dell’Universo" propone infatti una sintesi della sua genialità che riprende la tradizione delle macchine teatrali di Brunelleschi in Firenze, gli artifici e gli automi dell’antichità mediterranea attraverso gli ingegneri senesi (da Taccola a Francesco di Giorgio Martini), e, infine, la cultura teatrale di autori come il fiorentino Bernardo Bellincioni e Agnolo Poliziano (da Montepulciano).

 
Leonardo è il più celebre artista-scienziato di tutti i tempi, il “Giano” delle arti che personifica l’idea della Toscana e anche dell’Italia nel rapporto fra rispetto della natura e innovazione tecnologica. La sua concezione tende espressamente a esaltare il ruolo dell’artista, dal primato della pittura (concepita pure come scienza e filosofia) fino alle diverse espressioni e applicazioni interdisciplinari e artigianali.

                                                                             

Prima ricostruzione (e studio prospettico) della ruota dello zodiaco leonardesco (inedito) per il Carro-Teatro dell’Universo di Leonardo. © Museo Ideale Leonardo Da Vinci, riproduzione autorizzata per la comunicazione del Carro-Teatro dell’Universo di Leonardo/Fondazione Carnevale di Viareggio
 
Il “Carro-Teatro dell’universo di Leonardo” compendia in maniera esemplare le discipline ed esperienze di cui Leonardo fu incomparabile maestro: dal disegno progettuale alla pittura e scultura, dalla musica al teatro, dall’architettura all’ingegneria.La macchina scenica rappresenta il carattere originario e l’identità toscana della sua opera nel contesto del Rinascimento fiorentino. Eppure testimonia, allo stesso tempo, l' universalità della sua arte, della sua formazione culturale che si arricchì grazie al sapere di città italiane quali Roma e Milano (ora epicentro dell’Expo 2015) e di altri paesi europei, fino a giungere al Medio e Estremo Oriente.