Il libro "AFFONDO" (Ed. San Paolo) di J.B.SOUROU -Sala Marconi, Radio Vaticana-
Redazionale
Il libro "Affondo" (ed. San Paolo ) di Jean-Baptiste Sourou venne presentato nella Sala Marconi della Radio Vaticana a Roma ed è una lettura da non dimenticare  (lo avevamo presentato ampliamente nell'attobre 2013 nella NEWS Nuovi Percorsi, in Sarapegbe, A. II, n. 7 - https://www.sarapegbe.net/articolo.php?quale=69&tabella=nuovi_percorsi).

Jean-Baptiste Sourou, insignito del Premio 
International  Journalism and Media Awards 2013, nella sezione “Solidarietà con i Rifugiati”, è giornalista, professore universitario e studioso originario del Benin. Residente in Italia, segue la  questione dell’immigrazione africana da anni. Colpito dalla sorte di tanti immigrati e dal muro di indifferenza che purtroppo avvolge spesso il problema, ha deciso di scrivere.

Questi scritti sono frutto di parte del suo vissuto a fianco degli immigrati. Sono nati per dare voce agli immigrati e alle testimonianze dei pescatori dell'isola italiana di Lampedusa. Spesso i media ufficiali non danno notizia di ciò, ma erano proprio loro, nei primi anni del 2000, a svolgere attività di soccorso agli immigrati africani che, spinti dalla disperazione, arrivavano (e continuano ad arrivare) sulle coste italiane, su imbarcazioni di fortuna, per fuggire dai loro Paesi, spesso in guerra.  

Denunciando l’inerzia e il silenzio dei dirigenti africani, durante la conferenza di presentazione del libro, Stephen Ogongo dichiarò che il dramma dell’immigrazione via Mediterraneo è una profonda ferita per l’Africa intera ed aggiunse: “Ogni barca che affonda è una parte dell’Africa che affonda”.  E altri sottolinearono il fatto che l’Europa dovrebbe mettere in atto piani di censimento dei posti di lavoro esistenti nell'Europa dell’Est, per esempio, dove degli immigrati africani potrebbero benissimo trovare occupazione. Così l’Africa e l’Europa potrebbero lavorare assieme per trovare soluzioni.

Viene sottolineata l’importanza di inserire lo studio della figura dell’immigrato nelle scuole italiane; il ruolo della degli intelletualli africani nel suscitare il dibattito con tutte le classi sociali italiane, riconoscendo e accettando quel passato coloniale che l'Italia ha esercitato in alcuni Paesi dell’Africa. E infine la necessità della formazione della gioventù africana e il suo accesso alle fonti di informazioni.

Sourou è  docente universitario e ricercatore. Cittadino del Benin, vive in Italia da circa vent’anni. Laureato in Teologia, con dottorato in "Scienze Sociali", corsi di specializzazione e ricerca in varie parti del mondo, ha insegnato "Comunicazione Sociale" presso l'Università Gregoriana di Roma e fino al 2010 ha lavorato alla Radio Vaticana.

Durante i suoi viaggi internazionali di studio e ricerca, Sourou  ha sempre mantenuto vivo un pensiero per l’Africa. Ha iniziato un progetto sulla promozione scientifica dei valori dell’arte, delle culture locali e il loro inserimento nei processi di sviluppo. Ricordiamo che è autore di vari libri e articoli sulla vita ecclesiale e sociale in Africa e dedica le sue ricerche scientifiche all’antropologia, le culture africane, i media e l’immigrazione africana, in particolare quella via Mediterraneo. La solidarietà e l'uguaglianza sono valori essenziali per le democrazie e ci sono libri come "Affondo" che aiutano a riflettere. Diventano veri strumenti per combattere indifferenza e preconcetti, al fine di comprendere che siamo tutti fratelli e sorelle.