Il percussionista baiano Neney Santos e il suo nuovo pezzo "Forrò Bom"
intervista
Antonella Rita Roscilli
Foto: ©Paolo Callipari
TESTO IN ITALIANO   (Texto em português)

Il percussionista e cantautore brasiliano Neney Santos scommette che farà ballare tutti in Europa durante l'estate e non solo, con il suo primo singolo "Forró Bom", una canzone che irradia sorrisi, raggi di sole, ritmi coinvolgenti e un vídeo tutto da scoprire.

Neney ha alle spalle una solida carriera di musicista che ha maturato in Italia e in Europa nel corso di tanti anni.  La sua versatilita' gli consente oggi di operare con maestria nell'intero panorama musicale e lo ha visto collaborare con artisti di fama nazionale e internazionale. E' nato a Salvador Bahia nel quartiere Vasco da Gama, dove è cresciuto in una numerosa famiglia di musicisti.

Ha ereditato l' ispirazione artistica dal padre, cantante e percussionista. Così, all'età di dodici anni, ha imparato a suonare le percussioni, in particolare  l'atabaque, influenzato daí ritmi della religione del Candomblé. Ma ha respirato anche altri generi musicali tradizionali come il samba, l'afro-axé e l'axé-music, tanto che negli anni successivi ha iniziato ad esibirsi con artisti e gruppi della sua città,  Salvador Bahia. Poi è giunto in Europa.
La Rivista "Sarapegbe" gli dedica queste pagine con una intervista in esclusiva realizzata a Roma.
 
Neney, ci racconti come sei giunto in Europa?
Sono arrivato qui grazie ad una proposta lavorativa che mi fece mio cugino Edfran Bispo dos Santos, un grande percussionista, che mi chiese di venire in Europa per suonare e integrare il suo gruppo "Banda do Peló" che si esibiva in tutta l'Europa
 
 
Racconta un pò della tua carriera musicale in Europa
Il primo tour importante è stato con l'artista Jovanotti con il quale ho collaborato fino al 2005 e nello stesso anno sono divenuto tournista con Alex Britti. Poi nel 2004 ho iniziato un progetto musicale tutto mio con i Tribokan, un gruppo di musica pop e afrobrasiliana, che ho ideato.
Ma parallelamente ho deciso di continuare sempre la mia carriera di percussionista che mi dà la possibilità di ampliare il campo musicale e gli scambi con altri artisti. Perciò ho partecipato con il gruppo dei Negrita al Festival di musica latinoamericana "Fiesta"; al Montreaux Jazz Festival con Daniela De Sousa; ho suonato nel "Magneti Tour" di Mario Venuti per uma intera stagione. Ma ho continuato a collaborare anche con gruppi del mio Paese come gli Olodum, Carlinhos Brown, TerraSamba ecc. Penso di aver raggiunto la mia maturita' artistica proprio attraverso queste diverse esperienze formative che mi hanno portato ad esibirmi sia con artisti brasiliani che con artisti italiani.
 
Perchè hai deciso di fermarti proprio in Italia?
Mi sono trovato molto bene in questo Paese, soprattutto a Roma che è diventata la mia base perchè sono entrato in contatto con altri artisti e fermenti musicali. Qui ho avuto possibilità musicali che il mio Paese non mi dava.
 
Cosa ti piace di più dell'Italia?
Il cibo e le donne,,,,mi verrebbe da dire istintivamente! In realtà posso dire che ammiro tutto il  popolo italiano soprattutto per la cura che ha verso la propria cultura e verso le radici del suo Paese
 
Cosa conservi in te del Brasile e in particolare di Salvador Bahia.
Conservo gli Orixàs, la religione afrodiscente del Candomblé. Conservo il cibo, la mia famiglia, l'allegria del popolo brasiliano che non si arrende mai. Ma spero in un Brasile che con il tempo diventi più igualitario, più democratico, meno violento e che dia maggiori possibilità a tutto il popolo.
 
                                                                       
                                                                      Foto: ©Paolo Callipari
 
In che cosa Bahia e la musica baiana in genere ha influenzato e continua a influenzare oggi la tua musica in Europa?
Tutti i generi musicali del mio Paese, la ricchezza culturale e la diversità hanno infuenzato la mia formazione musicale. Appartengo ad una famiglia di musicisti del Candomblè. Tutto questo continua a influenzare la mia musica sempre e continua ad arricchirmi insieme all'esperienza della musica europea che ho appreso a conoscere vivendo qui. La respiro ogni giorno e in ogni concerto che faccio.
 
Con la tua musica in Europa oggi cosa vuoi trasmettere del Brasile?
Come altri musicisti, credo di essere qui per divulgare la cultura brasiliana, ma in particolare, come cantautore e percussionista, continuo a divulgare ritmi popolari tradizionali che sono parte integrante del patrimonio musicali brasiliano. A volte fusi e misturati a ritmi italiani. Ma mi ispiro principalmente al mondo ritmico di Salvador Bahia, la mia terra, e che rappresenta il cuore pulsante dell'intero panorama musicale brasiliano. 
 
Cosa significa nella tua musica il fatto di avere collaborazioni con artisti italiani?
Avendo lavorato con diversi artisti italiani come Mario Venuti, Jovanotti, Alex Britti, ho acquisito negli anni una maggiore conoscenza della musica. Il contatto com dei grandi professionisti come loro mi ha arricchito umanamente e artisticamente. E tutto ciò mi ha permesso di contaminare il mio prodotto artistico con vari stili musicali.
 
 
Da cosa è nato questo tuo progetto di autore e solista con il singolo "Forró Bom" che si preannuncia come un grande successo per l'estate europea?
"Forró Bom" è il mio primo singolo come solista prodotto insieme ad Andrea Cangianiello (batterista),  con la direzione artistica di Andrea Sammartino. A suonare ci sono musicisti di rilievo come il grande artista napoletano James Senese al sax.

Che significa per te "Forró Bom"? 
Un bel forró che nasce in un periodo di primavera in cui suonavo tanto questo genere musicale. Così, circa quattro anni fa, ho deciso di scrivere il brano. Per me rappresenta un motivo di gioia, di festa, un modo per conoscere gente attraverso questo splendida danza popolare, Come dice il testo Vamos  a dançà à maneira reggaeton...perchè tutto il mondo vuole danzare un bel forró, perchè per me questo è un bel forró...!

Quali sono i tuoi progetti di collaborazione e i tuoi sogni per il futuro?
Ho una collaborazione artistica per un prossimo tour internazionale con Tony Renis, il grande artista italiano, internazionale, autore, tra le altre, della famosa "Quando, quando". Sogno però di poter fare nel futuro anche concerti nel mio Paese, il Brasile e nella mia città, Salvador Bahia. 
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Qui si può assistere al video di "Forro' Bom" http://www.youtube.com/watch?v=2zBizqoRkeE
Sito di Neney Santos: http://www.neneysantos.com/


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TEXTO EM PORTUGUÊS   (Testo in italiano)

ENTREVISTA AO PERCUSSIONISTA BAIANO NENEY SANTOS COM SEU "FORRO' BOM"
por

Antonella Rita Roscilli
                                                                   
                                                                   Foto: ©Paolo Callipari

Neney Santos, percussionista brasileiro e compositor, aposta que na Europa dançarà todo mundo neste verão, e não só no verão, com o seu "Forró Bom", uma canção que irradia raios de sol,  sorrisos, um ritmo cativante e um vídeo.

Neney està com uma carreira artistica sólida que amadureceu na Itália e na Europa ao longo de muitos anos.
Sua versatilidade, hoje em dia, lhe permite, de  se movimentar no cenário musical todo e tem lhe procurado colaborações com artistas de renome nacional e internacional. Nasceu em Salvador Bahia, no bairro Vasco da Gama e cresceu em uma grande família de músicos. Herdou a inspiração artística de seu pai, cantor e percussionista.

Assim, com doze anos de idade, aprendeu a tocar percussao, em particular atabaque, influenciado pelos ritmos da religião afro-brasileira do Candomblé, mas respirou também outros gêneros tradicionais da música, como samba, afro-axé e  axé-music. Começou a tocar com artistas e grupos na sua cidade natal de Salvador Bahia. Em seguida veio para a Europa.
A Revista " Sarapegbe " dedica a ele estas páginas com uma entrevista exclusiva realizada em Roma.
 
Como é que você decidiu de viajar para a Europa?
Cheguei aqui graças a uma proposta de trabalho que me fez meu primo Edfran Bispo dos Santos, um grande percussionista, que me pediu para vir aqui na Europa para trabalhar e integrar o grupo dele "Banda do Pelò", que fazia shows na Europa inteira.
 
 
Conte-nos um pouco de sua carreira musical na Europa
A primeira grande turnê foi com o artista italiano Jovanotti com quem trabalhei até 2005 e nesse mesmo ano trabalhei também com Alex Britti. Em 2004 comecei um projeto musical com a minha "Tribokan", um grupo de música pop afro-brasileira que idealizei.
Ao mesmo tempo decidi de continuar minha carreira como percussionista, o que me dá sempre a oportunidade de ampliar o campo da música e possibilidade de  intercâmbios com outros artistas. Com o grupo italiano Negrita participei ao Festival romano de música latino-americana "Fiesta "; no "Montreaux Jazz Festival" fui com Daniela De Sousa; trabalhei na turnê do cantor Mario Venuti por  uma temporada inteira. Mas ao mesmo tempo continuei a trabalhar com grupos do meu país, como os Olodum, Carlinhos Brown, Terrasamba etc . Acho que a maturidade na arte musical brotou  através dessas minhas experiências formativas diferentes, que me levaram a tocar com artistas brasileiros e com artistas italianos.
 
Por que você decidiu de morar na Itália?
Me encontrei muito bem neste país, especialmente em Roma, que se tornou a minha base , pois entrei em contato com outros artistas e a efervescência musical. Aqui eu tinha possibilidades musicais que meu país não me deu.
 
O que você mais gosta da Itália?
A comida e as mulheres... diria quase que instintivamente! Na verdade, posso dizer que admiro os italianos especialmente para o cuidado que têm com sua própria cultura e as raízes do país
 
Que tipo de laço você mantém no Brasil e especialmente com Salvador Bahia?
Eu guardo os Orixás, da  religião do Candomblé. Guardo a comida, a minha família, a alegria do povo brasileiro que nunca desiste. Mas ainda espero de ver um Brasil que ao longo do tempo se torne  mais igualitario, mais democrático, menos violento e mais propenso a oferecer direitos iguais e oportunidades para todas as pessoas.
 
 
                                                                 
                                                                     Foto: ©Paolo Callipari
Bahia, e em geral a música baiana, influenciou e continua influenciando a sua música na Europa hoje?
Todos os tipos de música do meu país, a riqueza e a diversidade cultural, têm infuenciado minha educação musical. Eu pertenço a uma família de músicos do Candomblé. Tudo isso continua a influenciar a minha música, sempre, e continua me enriquecendo, junto à experiência da música européia que aprendi a conhecer morando aqui. Respiro isso todo dia e em todos os shows.
 
Hoje, na Europa, com sua música, o que você quer transmitir do Brasil?
Como outros músicos brasileiros, acho que estou aqui também para divulgar a cultura brasileira, mas, além disso, como compositor e percussionista continuo disseminando os ritmos folclóricos tradicionais que são parte integrante do património musical do Brasil. Às vezes são ritmos que se misturam com os italianos. Principalmente, eu tiro a minha ispiração do mundo da rítmica de Salvador Bahia, minha terra, que é o coração da cena musical brasileira inteira.
 
Que significado tem  na sua música o fato de ter colaborado com artistas italianos?
Tendo trabalhado com vários artistas italianos, como Mario Venuti, Jovanotti, Alex Britti, tenho adquirido ao longo dos anos uma maior compreensão da música. O contato com profissionais como eles me enriqueceram pessoalmente e artisticamente. E tudo isso me permite de contaminar meu produto artístico com diferentes estilos de música.
 
 
De onde nasce este seu projeto como autor e solista com " Forró Bom " , que promete ser um grande sucesso para o verão europeu?
" Forró Bom " é o meu primeira musica como solista, produzida com Andrea Cangianiello
( baterista), sob a direção artística de Andrea Sammartino. Colaboraram artistas importantes como o grande saxofonista napolitano James Senese .
 
O que significa para você "Forró Bom " ?
Um bom forró nascido em uma época de primavera, quando tocava muito esse tipo de música. Por isso quatro anos atrás decidi de escrever esta canção. Para mim é um motivo de alegria e celebração, uma forma de conhecer pessoas através desta maravilhosa dança folclórica, como diz o texto "Vamos a dançar à maneira reggaeton ... porque o mundo inteiro quer um bom forró", porque para mim isso é um bom forró...
 
 
Quais são seus planos e seus sonhos para o futuro?
Estou com uma colaboração artística para uma turnê internacional com Tony Renis, o grande artista italiano, conhecido mundialmente e autor, entre outras, da famosa "Quando  quando". Mas sonho em poder fazer futuramente shows no meu Pais, o Brasil e na minha cidade, Salvador Bahia.
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Aqui se pode assistir ao video de "Forro' Bom" http://www.youtube.com/watch?v=2zBizqoRkeE
Site de Neney Santos: http://www.neneysantos.com/

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Antonella Rita Roscilli, brasilianista, giornalista, scrittrice e traduttrice. Da oltre venti anni si dedica alla divulgazione di cultura e attualità del Brasile e Paesi dell’Africa di lingua portoghese, con articoli pubblicati nella stampa e nel modo accademico, oltre a convegni e conferenze. Laureata in Italia in Lingua e Letteratura Brasiliana, è in Brasile Mestra em Cultura e Sociedade, membro corrispondente della Academia de Letras da Bahia, e dell'IGHB. Ideatrice nell'area documentaristica, è biografa della memorialista brasiliana Zélia Gattai Amado, su cui ha pubblicato le opere Zélia de Euá Rodeada de Estrelas (ed. Casa de Palavras, 2006), Da palavra à imagem em “Anarquistas, graças a Deus” (ed. Edufba/Fapesb, 2011). Ha curato in Italia la post-fazione dell’edizione di Un cappello di viaggio (ed. Sperling &Kupfer).