Vaucluse, terra di Provenza
Duda Tawil
I famosi tetti della Provenza con la Cattedrale La Collégiale a Isle-sur-la-Sorgue (Foto:Duda Tawil)
TESTO IN ITALIANO   (Texto em português)

E' uno dei più piccoli e affascinanti dipartimenti francesi, e fa sognare il mondo con nomi come Avignone, Lubéron e Mont Ventoux, le tre micro-regioni in cui è suddiviso. Si trova nella regione della Provenza, al sud della Francia. Baciato dal sole e privilegiato da un cielo blu, limpido in gran parte dell'anno, il VAUCLUSE ottiene la forza del suo turismo (arriva a 4,5 milioni di visite all'anno) grazie alla sua stessa storia, con siti e monumenti secolari, vigneti che producono uno dei migliori vini al mondo,il Châteauneuf-du-Pape; una gastronomia ricca e varia; una straordinaria bellezza di paesaggi e villaggi. 
 
Avignone, la città dei Papi
Avignone è la città più grande, sede del dipartimento e principale porta di accesso alla regione. Conosciuta come la Città dei Papi, a partire dal XIV secolo fu la capitale della cristianità con l'arrivo dei Papi nel 1309. Così divenne proprietà della Santa Sede per quattro secoli. Con quattro chilometri di mura che la circondano, in gran parte è stata inclusa come parte del patrimonio mondiale dell'UNESCO. (www.palais-des-papes.com)
 
Oltre al Palazzo dei Papi che è il più grande palazzo gotico d'Europa, costruito nel 1335 in meno di 20 anni, la città è famosa nel mondo per il suo Festival di Teatro che nacque nel 1947 e avviene sempre a luglio, in piena estate. È il più grande incontro di teatro a cielo aperto del mondo, con migliaia di spettacoli in tutti gli spazi. Un altro simbolo di Avignone è il ponte Saint-Bénezet, che incrocia il fiume Rodano. Viene però costantemente distrutto a causa delle numerose inondazioni causate dal fiume. Rimane sempre incompleto, il che gli rende fascino ed è Patrimonio dell'UNESCO. Grazie a lei viene cantata in tutto il mondo una famosa canzone per bambini dal titolo " Sur le Pont d'Avignon" che venne integrata in un'opera popolare. (www.avignon-tourisme.com )
 
Accanto al Palais des Papes vale la pena visitare il Palais Museo Petit , nell'antico Palazzo dell'Arcivescovado. Contiene una straordinaria collezione di dipinti italiani e provenzali, dalla fine del XIII secolo agli inizi del XVI secolo, nonché una collezione di sculture locali, romane e gotiche.  Ci sono Botticelli, Carpaccio e Giovanni di Paolo in più di 300 opere che ripercorrono il cammino artistico dal Medioevo al Rinascimento ( www.petit-palais.org )
 
Nella visita ad Avignone non si possono non visitare altri due musei privati. Il Museo Angladon , un palazzo nel cuore del centro storico, presenta dipinti di grandi artisti del XIX e XX secolo . Inaugurato nel 1996, espone la collezione di Jacques Doucet, stilista e appassionato di arti. E ' l'unico museo nel sud della Francia a possedere un'opera di Van Gogh che alla fine della sua vita visse alcuni anni in Provenza, ove dipinse numerosi capolavori, ora sparsi per il mondo. Qui si trova il famoso "Wagons de chemin de fer" oltre ad opere di Manet, Degas, Daumier, Cézanne, Vuillard, Sisley, Picasso, Modigliani e Foujita. ( www.angladon.com )
 
L'altro è il Museo Louis Vouland: l'intimità di un palazzo della fine del XIX secolo , una ricca collezione di arti decorative, rappresentativa dei secoli XVII e XVIII, opere di pittori provenzali e di Avignone del XIX secolo. Aperto nel 1982, reinaugurato nel 2006, conta circa 200 pezzi di ceramica, mobili, argenteria, lampadari e tappeti preziosi della collezione della coppia Vouland . Un bel giardino interno completa la vista. (www.vouland.com)
 
Da non perdere: le Halles d'Avignon, in altre parole, il mercato comunale coperto, per la degustazione dei prodotti locali. Ci sono anche corsi di cucina, a prenotazione. Si fanno le spese lì com il cuoco del giorno e insieme si passa dalla macchina a gas al tavolo. Meglio di così impossibile. Il mercato riunisce 40 commercianti e esiste da 120 anni. Si trova a piazza Pie e la facciata possiede um sorprendente muro vegetale progettato da Patrick Blanc. Provate i vini Côtes du Rhône, il bianco Châteauneuf--du-Pape e il rosso Saint-Joseph; il formaggio di capra della Ferme de Pesillon, il Picodon Dieulefit, tipico della Provenza, il Pelardon e il Banon; l'omelette Crespeou; le tapenades (patè di olive ); le acciughe (con alici) e il paté Caillette, tra le molte altre specialità locali e della Francia in genere. (www.avignon-leshalles.com)
 
Dove alloggiare: Hôtel de l'Horloge, rue Félicien Davig , 3-84000 Avignone. Tel: ( 0033 ) 4.90.16.42.00 (www.hotels-ocra-azur.com; e e-mail : hotel.horloge@ hotels-ocre-azur.com).
Dove mangiare: Le 46 Restaurant Bar à Vin, in rue de la Balance, 46- 84.000 Avignone. Tel :
( 0033 ) 4.90.85.24.83 ( www.le46avignon.com e e-mail: contact@le46avignon.com )
Guida turistica e conferenzista: Nadine Marquier, tel . (0033) 6.11.81.10.11 .
 
                                                               
Tra gli ocri di Roussillon, il gruppo internazionale di giornalisti della APE - Association de la Presse Étrangère - di Parigi. (Foto: Wenzel Glasauer)
 
Châteauneuf-du-Pape e i suoi vigneti
Il paese, di soli 2.100 abitanti, dà il nome al più famoso marchio vinicolo (o " denominazione ") tra le Côtes du Rhône: il Châteuneuf- du-Pape, conosciuto in tutto il mondo. Letteralmente il nome significa "Nuovo castello del Papa": infatti, durante l'estate, i Papi partivano da Avignone e giungevano proprio qui per trascorrere la stagione più calda dell'anno (www.pays-provence.fr   e    e-mail : tourisme@paysprovence.fr ) .
 
L'enoturismo avviene perfino durante passeggiate in bicicletta in questo ed altri villaggi, la metà dei a Vaucluse vive di viticoltura. Sul percorso ciclistico vi sono diverse proprietà, con strade ben segnalate e degustazione di prodotti, a volte veri laboratori. Per affitto e visite in biclicletta, contattare Thierry Ayme della Sport Aventure, per telefono al numero ( 0033) 4.90.34.75.08 e 6.10.33.56.54 .
 
Un suggerimento è quello di visitare il Domaine de la Solitude, di proprietà della famiglia Lancon, Route de Bédarrides , 84.230 Châteauneuf-du-Pape o www.domaine-solitude.com  e  email: domaine.solitude @ orange.fr , tel. ( 0033 ) 4.90.83.71.45. La Federazione dei Sindacati dei Produttori del Châteauneuf du Pape, attraverso il suo direttore , Michel Blanc, offre visite e dà buoni consigli agli amanti dell'enoturismo: www.chateauneuf.com. Per esempio come associare il vino al cioccolato. Sì! Perché no? Il Pavillon Skalli offre per due ore e € 35, un workshop con degustazione di vini rossi e bianchi, associati ai diversi tipi di cioccolato-ganache di Aline Géhant.  C'è anche uma interessante boutique di oggetti legati all'universo del vino. (www.pavillondesvins.com )

Il villaggio riceve sempre più turisti brasiliani interessati all'enoturismo della regione. Per questo motivo, e per la prima volta, i produttori del vino di Châteauneuf-du-Pape hanno partecipato alla Expovinis a San Paolo, dal 22 al 24 aprile 2013. " Dovremmo prendere tra otto a dieci punti per la fiera ", ha detto Michel Blanc . Nel villaggio vengono commercializzati nella casa dei vini Vinadea. (www.vinadea.com )
 
Um buon pranzo, invece, va consumato vicino alle rovine del castello, nella parte alta del villaggio, e possiede una bella vista dell'intera Valle del Rodano. Stiamo parlando del Ristorante Le Verger des Papes, situato in rue Montée du Château, 4 (e www.vergerdespapes.com
e email: contact@vergerdespapes.fr), di Philippe e Jean-Pierre Estevenin .
 
L'Isle-sur-la-Sorgue, paradiso degli antiquari
Se non arriva ad essere l'isola del tesoro, è certamente un paradiso per gli amanti dell'antiquariato che vi giungono da  tutto il mondo, come una mecca, due volte all'anno: in primavera, a marzo / aprile (Pasqua), e in piena estate , in prossimità della festività nazionale del 15 agosto. Questo è il villaggio di "Isle sulla Sorgue ", letteralmente un villaggio situato all'interno di un isolotto circondato dalle acque del fiume Sorgue. E' così bello da lasciare il visitatore senza fiato, la magnificenza della sua Cattedrale La Collégiale con il suo bell' altare con lapislazzuli, il gusto squisito delle case, il commercio, gli alberghi e ristoranti. (www.foireantiquites-islesurlasorgue.fr )
 
Dopo più di 40 anni, ora è il terzo mercato di antiquariato più grande al mondo, dopo Parigi e il contesto internazionale che vede al primo posto Londra. Oltre ai due importanti incontri annuali, ci sono 350 espositori permanenti, aperti tutti i fine settimana dell'anno. Piccoli canali attraversano il villaggio e le sue strade sono intrecciate da ponti in tutte le direzioni. Non a caso viene paragonato  a Venezia. Nei mesi estivi un mercato provenzale galleggiante, aggiunge un'altra aria elegante a questo posto incantevole .
 
La presenza di acqua è così particolare, caratteristica e vitale in questo microregione del Vaucluse che l'Ufficio Turistico Intercomunale raggruppa cinque villaggi perché, oltre a L'Isle - sur - la- Sorgue, sono inclusi Fontaine de Vaucluse (che dà il nome al dipartimento perché " Vallis Clausa" significa valle chiusa), Châteauneuf de Gadagne, Le Thor e Saumane de Vaucluse.
(www.oti-delasorgue.fr )
 
Il paese ha cinque hotels di charme che costituiscono la migliore opzione per coloro che scelgono di dormire lì ed è consigliabile prenotare sempre. Tra loro ci sono La Prévôté, con Séverine Alloin, in rue Jean-Jacques Rousseau, 4b, tel: ( 0033 ) 4.90.38.57.29  www.la-prevote.fr ) , anche eccellente ristorante gastronomico; La Maison sur la Sorgue, con Marie-Claude Frédéric e Dol, in rue Goudard Rose, 6, tel: ( 0033 ) 6.87.32.58.68 (www.lamaisonsurlasorgue.com); Artishow, con Anabelle Musset, rue Denfert Rochereau, 9, tel . ( 0033 ) 4.32.61.07.95 ( www.maisonartishow.com ) .
 
I sette borghi più belli
Il Vaucluse ha sette tra i più bei villaggi di tutta la Francia. Essi sono: Seguret, Venasque, Menerbes, Roussillon, Gordes, Lourmarin e Ansouis. Tuttavia molti altri meritano una visita e, tra questi, Lacoste .
 
Con i suoi 92 anni, sempre in forma e uno dei più grandi nomi della storia della moda, Pierre Cardinlotta per la difesa del patrimonio storico dei monumenti del suo Paese. Due anni fa ha comprato e ha appena restaurato un castello medievale nel villaggio di Lacoste, nel Lubéron. Lì visse nel XVIII secolo il marchese de Sade. Cardin ci va ogni 15 giorni per supervisionare tutto, soprattutto la disposzione dei mobili che compra nei mercati di Parigi. Si ricorda di ogni dettaglio. E approfitta dei suoi soggiorni per recuperare ristoranti, bar e panifici che erano stati chiusi. Alla fine , rimarrà tutto alla Fondation de France. Inoltre, ha creato un festival di musica classica in estate, che è già parte del calendario culturale nella regione. Informazioni presso Espace La Costa in rue Basse, con Fabienne Fillioux, tel ( 0033) 4.90.75.93.12 e  e-mail: espace.la.costa@ wanadoo.fr
 
A Gargas l'attrazione è la Mathieu Lustrerie con il suo museo di lampadari che vanno dal sec.XV ai contemporanei, alcuni fatti con pietre brasiliane come l'ametista. Nel suo atelier, il più specializzato del mondo nell'arte del lampadario, Régis Mathieu e la sua équipe restaurano l'antico, creano il nuovo e vedono passare i più bei lampadari del mondo, di teatri, palazzi, castelli e abitazioni private.  Hameau des Sauvans , 84400 Gargas, tel . ( 0033 ) 4.90.74.92.40 ( www.mathieulustrerie.com )
 
Tra un villaggio e l'altro, durante il percorso, uma oasi è costituita dall'Hotel La Coquillade, in piena valle. Uno stabilimento di lusso, 5 stelle, premiata cucina (tradizionale e contemporanea), un proprietà viticola Aureto, associata al comfort e la natura. Indirizzo: Hameau La Coquillade, Le Perrotet - 84400 Gargas , tel ( 0033 ) 4.90.74.71.71 (www.coquillade.fr)

Nel pomeriggio la visita può continuare a Roussillon, dalla terra naturale nei colori di ocra e le sue variazioni. È uno spettacolo per gli occhi, unico nella regione e forse in tutta la Francia. Oltre al bellissimo borgo e le sue facciate colorate com sfumature di ocra, viene protetto il parco " Sentier des Ocres Roussillon" che è un cammino sterrato con scale e passerelle, da percorrere preferibilmente usando scarpe di colore scuro. (www.roussillon-provence.com).

Più avanti, a pochi chilometri e ben distinto, il villaggio di Gordes, tutto in pietra, con il suo labirinto di stradine, in cima a una collina e il suo castello di stile rinascimentale che domina una bellissima vista sulla valle. (www.gordes-village.com). Una eccellente guida turistica per questa parte del tour è Wenzel Glasauer che vive nella regione e ne è grande conoscitore. Tel.: (0033) 4.90.76.96.68, e e-mail: wenzel.g@worldonline.fr

Come arrivare a Vaucluse
Treno: Stazione di Avignone TGV.Il treno diretto che parte dalla stazione di Parigi Gare de Lyon, in 2 ore e 38 minuti.
Volo: Aeroporto Avignon-Provence, a 10 km dal centro della città
( www.avignon.aeroport.fr ) o gli aeroporti di Marsiglia (1h) e Nimes (45 minuti)
Auto: Avignone dista 50 minuti da Aix-en-Provence, 1 ora da Marsiglia, 30 minuti da Arles, 2 ore da Lione e 2 ore e 30 minuti da Nizza.
 
Ulteriori informazioni sui seguenti siti:
Vaucluse Tourisme: www.provenceguide.com
Avignon Tourisme: www.avignon - tourisme.com
Ufficio Intercomunale du Pays des Sorgues: www.oti - delasorgue.fr
Office de Tourisme Provence Rhône et Ouvèze: www.pays - provence.fr
 
Un ringraziamento particolare: ufficio stampa Daniela Damiani, della ADT Vaucluse Tourisme
(d-damiani@provenceguide.com); l'autista Sophie Charransol, della Provenza Rêverie
( www.provencereverie.com e info@provencereverie.com) che hanno accompagnato tutto il viaggio .
 
* Il giornalista Duda Tawil há partecipato al viaggio stampa della APE ( Associazione Stampa Estera di Parigi , di cui è membro ) a Vaucluse, dal 10 al 12 ottobre 2013.
 
Traduzione in italiano di Antonella Rita Roscilli


© SARAPEGBE                                                             
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TEXTO EM PORTUGUÊS   (Testo in italiano)

Vaucluse, terra da Provence  
por
Duda Tawil *

                                                                 
                                                                     
Os famosos telhados da Provence, com a Catedral La Collégiale em destaque, em Isle-sur-la-Sorgue.
(Foto: Duda Tawil)
 
Ele é um dos menores e mais charmosos departamentos franceses, e faz sonhar o mundo inteiro com nomes como Avignon, Lubéron e Mont Ventoux, as três microrregiões nas quais se encontra subdividido. Encravado na região da Provence, no sul da França, banhado pela luz do sol e privilegiado por um céu de azul límpido na maior parte do ano, o VAUCLUSE tem na sua história, sítios e monumentos seculares, na qualidade das seus vinhedos que produzem um dos melhores vinhos do mundo, o Châteauneuf-du-Pape, na sua variada e rica gastronomia e tremenda beleza das paisagens e vilarejos, a força do seu turismo, o que explica uma taxa de visitação de 4,5 milhões de turistas por ano. 
 
Avignon, a Cidade dos Papas
Avignon é a maior cidade, sede do departamento, e principal porta de entrada da região. Conhecida como a Cidade dos Papas, pois a partir do Século XIV era a capital do cristianismo, com a instalação dos Papas em 1309, e assim se tornou propriedade da Santa Sé por quatro séculos. Com quatro quilômetros de muralhas que a cercam, em grande parte foi tombada pelo Patrimônio da Humanidade da UNESCO. (www.palais-des-papes.com)
 
Além do Palácio dos Papas, o maior palácio gótico da Europa, edificado em 1335 em menos de 20 anos, a cidade é famosa mundialmente pelo seu Festival de Teatro, desde 1947, sempre o mês de julho, em pleno verão. É o maior encontro de teatro a céu aberto do mundo, com milhares de espetáculos em todos os espaços. Outro símbolo de Avignon é a Ponte Saint-Bénezet, que cruza o rio Rhône, mas constantemente destruída devido às inúmeras inundações causadas pelo rio. Ela continua incompleta, o que faz todo o seu charme, e é Patrimônio da UNESCO. Graças a ela, uma famosa canção para crianças, "Sur le Pont d´Avignon" integrada numa ópera popular, é cantada em todo mundo. (www.avignon-tourisme.com)
 
Ao lado do Palais des Papes, uma visita que vale a pena é ao Museu do Petit Palais, no antigo Palácio do Arcebispado. Ele possui uma coleção excepcional de pinturas italianas e provençais, do final do Séc. XIII ao início do Séc. XVI, assim como uma coleção de esculturas locais, romanas e góticas. Ali se encontram Botticelli, Carpaccio e Giovanni di Paolo em mais de 300 obras que retraçam o percurso artístico da Idade Média ao Renascimento (www.petit-palais.org)
 
Mais dois museus, particulares, são imprescindíveis na vista a Avignon, para os amantes de arte. O Museu Angladon, uma mansão no coração do Centro Histórico, possui telas de grandes artistas dos séculos XIX e XX. Aberto em 1996, expõe a coleção do estilista e apaixonado pelas artes Jacques Doucet. É o único museu do sul da França que possui um quadro de Van Gogh (que viveu alguns anos no final de sua vida na Provence e onde pintou inúmeras obras-primas, hoje espalhadas em todo o mundo): "Vagões da Ferrovia". E mais Manet, Degas, Daumier, Cézanne, Vuillard, Sisley, Picasso, Foujita e Modigliani. (www.angladon.com)
 
O outro é o Museu Louis Vouland: na intimidade de uma mansão do final do Séc.XIX, uma rica coleção de artes decorativas, representativa dos séculos XVII e XVIII, e obras de pintores provençais e de Avignon do Séc. XIX. Aberto em 1982, reinaugurado em 2006, ele possui cerca de 200 peças em cerâmica, mobiliário, prataria, lustres e tapetes valiosos da coleção do casal Vouland. Um belo jardim interno completa a vista. (www.vouland.com)
 
Imperdível: as Halles d´Avignon, em outras palavras, o mercado municipal, coberto, para degustação de produtos locais. Existem também cursos de cozinha, previamente agendados: a pessoa faz as compras ali mesmo com o chef do dia, e passam juntos do fogão à mesa. Melhor, impossível. O mercado reúne 40 comerciantes, e existe há 120 anos. Fica na Place Pie, e a fachada é um surpreendente muro vegetal concebido por Patrick Blanc. Experimentar os vinhos Côtes du Rhône, como o Châteauneuf-du-Pape branco e o tinto Saint-Joseph; os queijos de cabra da Ferme de Pesillon, o Picodon de Dieulefit, típico da Provence, o Pelardon e o Banon; o omelete Crespeou; as tapenades (patês de azeitona); as anchoiades (com enchovas) e o patê Caillette, entre outras muitas especialidades locais e da França em geral. (www.avignon-leshalles.com)
 
Onde ficar: Hôtel de l´Horloge, rue Félicien Davig, 3 - 84000 Avignon, Tel.: (0033) 4.90.16.42.00 (www.hotels-ocre-azur.com; e e-mail: hotel.horloge@hotels-ocre-azur.com).
Onde comer: Le 46 Restaurant Bar à Vin, na rue de la Balance, 46 - 84000 Avignon, Tel.: (0033) 4.90.85.24.83 (www.le46avignon.com e e-mail: contact@le46avignon.com)
Guia de turismo e conferencista: Nadine Marquier, tel.: (0033) 6.11.81.10.11.
 
                                                           
Nos ocres do Roussillon, o grupo internacional de jornalistas da APE - Association de la Presse Étrangère - de Paris. (Foto: Wenzel Glasauer) 
 
Châteauneuf-du-Pape e seus vinhedos
O vilarejo de apenas 2.100 habitantes empresta o seu nome à mais célebre marca registrada vitícola (ou "appellation') entre as Côtes du Rhône: a Châteuneuf-du-Pape, conhecida mundialmente, e que quer dizer, literalmente, castelo novo do Papa, pois era ali, durante os verões, que os Papas vinham de Avignon para passar a estação mais quente do ano. (www.pays-provence.fr e e-mail: tourisme@paysprovence.fr)
 
O enoturismo é feito até em passeios de bicicleta neste e em outros vilarejos, já que a metade deles no Vaucluse vive da cultura da vinha. Várias propriedades estão no itinerário dos ciclistas, com estradas bem sinalizadas, e elas oferecem degustação dos produtos, às vezes ateliês. Para aluguel e tours de biclicleta, contatar Thierry Ayme, da Sport Aventure, pelos telefones (0033) 4.90.34.75.08 e 6.10.33.56.54.
 
Uma dica interessante é visitar o Domaine de la Solitude, propriedade da família Lançon, na Route de Bédarrides, 84230 Châteauneuf-du-Pape ou www.domaine-solitude.com   e email: domaine.solitude@orange.fr, tel.: (0033) 4.90.83.71.45. A Federação dos Sindicatos dos Produtores de Châteauneuf du Pape, através do seu diretor, Michel Blanc, propõe visitas e dão bons conselhos para os amantes do enoturismo: www.chateauneuf.com. Como, por exemplo, associar o vinho ao chocolate. Sim! Por que não? O Pavillon Skalli oferece, durante duas horas e por 35 euros, um ateliê com degustação de vinhos brancos e tintos, associados a diferentes tipos de chocolates-ganaches de Aline Géhant. Possui ainda uma interessante butique de objetos relacionados ao universo do vinho. (www.pavillondesvins.com)
 
Cada vez mais o vilarejo recebe turistas brasileiros interessados no enoturismo da região. Por este motivo, e pela primeira vez, os viticultores de Châteauneuf-du-Pape estiveram presentes na Expovinis, em São Paulo, de 22 a 24 de abril passado. "Deveremos levar entre oito a dez marcas para a feira", revelou Michel Blanc. No vilarejo, elas são comercializadas na casa de vinhos Vinadea (www.vinadea.com)
 
Não deixar de almoçar, bem perto das ruínas do castelo, no alto do vilarejo, de vista estonteante para todo o Vale do Rhône, no restaurante Le Verger des Papes, situado na rue Montée du Château, 4 (www.vergerdespapes.com e e-mail: contact@vergerdespapes.fr), de Philippe e Jean-Pierre Estevenin.
 
 L´Isle-sur-la-Sorgue, paraíso dos antiquários
 Se ele não chega a ser a ilha do tesouro, é certamente um paraíso para amantes de antiguidades, que ali comparecem do mundo inteiro, como uma meca, duas vezes por ano, no início da primavera, em março/abril (Páscoa),  e no auge do verão, em torno do feriadão nacional de 15 de agosto. Trata-se do vilarejo de "Ilha sobre o Sorgue", literalmente um vilarejo situado dentro de uma ilhota, circundada pelas águas do rio Sorgue. É de um encanto de deixar o visitante sem respiração, a imponência de sua Catedral La Collégiale com seu belo altar em lápis-lazuli, o extremo bom gosto das suas casas, seu comércio, seus hotéis e restaurantes charmosos. (www.foireantiquites-islesurlasorgue.fr)
 
Após mais de 40 anos, ele é hoje o terceiro mercado mundial de antiguidades, somente atrás de Paris, e no contexto internacional, Londres na frente. Além dos dois grandes encontros anuais, existem ali 350 expositores permanentes, inclusive abertos todos os fins de semana do ano. Pequenos canais cortam o vilarejo, e suas ruas são entrelaçadas por pontes em todas as direções. Não é à toa que ele é inevitavelmente comparado a Veneza. Nos meses de verão, um mercado flutuante provençal, vem acrescentar ainda mais um ar gracioso a este lugar encantador.
 
Esta presença da água é tão particular, característico e vital nesta microrregião do Vaucluse que o Ofício de Turismo Intercomunal regrupa cinco vilarejos, pois, além de L´Isle-sur-la-Sorgue estão incluídos Fontaine de Vaucluse (que empresta seu nome ao departamento, pois "Vallis Clausa" significa vale fechado), Châteauneuf de Gadagne, Le Thor e Saumane de Vaucluse.
(www.oti-delasorgue.fr)
 
O vilarejo possui cinco hotéis de charme que são a melhor opção para os que escolherem dormir ali, e aconselha-se reservar sempre. Entre eles, estão La Prévoté, com Sévérine Alloin, na rua Jean-Jacques Rousseau, 4b, tel.: (0033) 4.90.38.57.29 (www.la-prevote.fr), também excelente restaurante gastronômico;  La Maison sur la Sorgue, com Marie-Claude e Frédéric Dol, na rue Rose Goudard, 6, tel.: (0033) 6.87.32.58.68 (www.lamaisonsurlasorgue.com); e Artishow, com Anabelle Musset, na rue Denfert Rochereau, 9, tel.: (0033) 4.32.61.07.95 (www.maisonartishow.com).
 
Os sete mais belos vilarejos
O Vaucluse possui sete entre os mais bonitos vilarejos de toda a França. São eles: Seguret, Venasque, Menerbes, Roussillon. Gordes, Lourmarin e Ansouis. No entanto, muitos outros merecem uma visita, e, entre eles, Lacoste. 
 
Aos 92 anos e sempre em forma, um dos maiores nomes da história da alta costura,  Pierre Cardin também luta  na defesa do patrimônio histórico dos monumentos do seu país. Ele comprou há poucos anos e acabou de restaurar um castelo medieval, no vilarejo de Lacoste, no Lubéron. O Marquês de Sade ali morou no Século XVIII. Cardin vai lá a cada 15 dias supervisionar tudo, sobretudo a disposição dos móveis que compra nos brechós de Paris, e se lembra de cada detalhe. E ele aproveita suas temporadas para recuperar restaurantes, bares e padarias que estavam fechados. No final, tudo ficará para a Fondation de France. Além disso, criou um festival de música clássica no verão, que já faz parte do calendário cultural da região. Informações no Espace La Costa, na rue Basse, com Fabienne Fillioux, tel.: (0033) 4.90.75.93.12 e e-mail: espace.la.costa@wanadoo.fr
 
Em Gargas, a atração é a Mathieu Lustrerie, com o seu museu de lustres, que vão do  Séc.XV até os contemporâneos, alguns em pedras brasileiras, como a ametista. No seu ateliê, o mais especializado do mundo na arte do lustre, Régis Mathieu e equipe restauram o antigo, criam o novo, e veem passar os mais belos lustres do planeta, de óperas, palácios, castelos e casas particulares, mundo afora. Hameau des Sauvans, 84400 Gargas, tel.: (0033) 4.90.74.92.40 (www.mathieulustrerie.com)
 
Na pausa entre os vilarejos, um oásis é o Hotel La Coquillade, em pleno vale. Trata-se de um estabelecimento de luxo 5 estrelas, gastronomia premiada (contemporânea e tradicional), uma propriedade vitícola Aureto, associada ao conforto atual e à natureza em sua volta. Endereço: Hameau La Coquillade, Le Perrotet - 84400 Gargas, tel.: (0033) 4.90.74.71.71 (www.coquillade.fr)
 
Na parte da tarde, a visita pode continuar por Roussillon, com sua terra natural nas cores de ocre, e suas variações. É um espetáculo para os olhos, único em toda a região, quiçá em toda a França. Ao lado do lindo vilarejo e suas fachadas coloridas de tonalidades de ocre, como não poderia deixar de ser, está o agora protegido o parque "Sentier des Ocres de Roussillon", que é um caminho sempre de terra, com algumas passarelas e escadas, a ser percorrido com sapatos de cores escuras, de preferência. (www.roussillon-provence.com). 
 
Mais adiante, a poucos quilômetros, e bem distinto, o vilarejo de Gordes, todo em pedras, com seu labirinto de ruelas, em cima de uma colina e seu castelo de estilo renascentista dominando uma lindíssima vista para todo o vale a seus pés. (www.gordes-village.com). Um excelente guia para esta parte do passeio é  Wenzel Glasauer, instalado na região e grande conhecedor da mesma. Tel.: (0033) 4.90.76.96.68, e e-mail: wenzel.g@worldonline.fr
 
Como chegar ao Vaucluse
Trem: estação Avignon TGV: o trem-bala que sai da estação Paris Gare de Lyon, em  2h38;
Avião: Aeroporto Avignon-Provence, a 10 km do centro da cidade (www.avignon.aeroport.fr), ou pelos aeroportos de Marselha (a 1h) e Nîmes (a 45 minutos) 
Carro: Avignon está a 50min de Aix-en-Provence, 1h de Marselha, 30min de Arles, 2h de Lyon e 2h30 de Nice.
 
Mais informações pelos sites:
Vaucluse Tourisme: www.provenceguide.com
Avignon Tourisme: www.avignon-tourisme.com
Office Intercommunal du Pays des Sorgues: www.oti-delasorgue.fr
Office de Tourisme Provence Rhône et Ouvèze: www.pays-provence.fr
 
Agradecimentos especiais: à assessora de imprensa Daniela Damiani, da ADT Vaucluse Tourisme (d-damiani@provenceguide.com);  e à motorista Sophie Charransol, da Provence Rêverie (www.provencereverie.com e info@provencereverie.com), que acompanharam toda a viagem.
 
* O jornalista Duda Tawil participou da viagem de imprensa da APE ( Associação da Imprensa Estrangeira de Paris, da qual é membro) ao Vaucluse, de 10 a 12 de outubro de 2013.
 
 


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Duda Tawil (Eduardo Antonio Jasmin Tawil). Giornalista brasiliano di Salvador, stato di Bahia. Membro della Abrajet (Associazione Brasiliana di Giornalisti e Scrittori di Turismo). Laureato in Giornalismo alla UFBA (Brasile), ha due diplomi alla Sorbonne in "Civilizzazione Francese" e "Linguistica Francese" e un Master in Turismo all'Università di Nizza. Altri studi svolti all’Università di Chicago. Collaboratore del giornale nazionale dello stato di Bahia “A Tarde” e della "Gazeta do Turismo". Vive tra il Brasile e la Francia riportando, quale giornalista corrispondente, notizie dei molti eventi culturali a cui partecipa. Membro dell’Associazione Stampa Straniera di Parigi dal 1989. Dal 2000 è, inoltre, Guida Ufficiale Turistica e fa parte della Embratur (Empresa Brasileira de Turismo – Ministério do Turismo de Brasília).