Il gemellaggio fra Genova e Santos
Antonella Rita Roscilli
TESTO IN ITALIANO (Texto em português)Nel suo libro di memorie “Città di Roma”, Zélia Gattai Amado, moglie per 56 anni del famoso scrittore brasiliano Jorge Amado, ricorda i racconti dello zio e dei nonni italiani emigranti nel lungo viaggio che dall’Italia li condusse in Brasile: “La traversata da Genova fino al porto di Santos fu lunga e penosa (…). Ammucchiati e tristi come buoi in cammino verso il mattatoio, gli emigranti vomitavano nei fondi caldi e scuri, a lato delle caldaie della nave, un vero inferno. La gente andava sopportando senza reclamare. Tutti avevano paura di ammalarsi e di finire in mare. (…) Il viaggio sembrava non avere fine e, con tanta sofferenza, il latte della mamma terminò. (…) Per fortuna stavamo arrivando al porto di Santos”. Ed erano partiti tutti dal porto di Genova…
Dal porto di Genova partirono molti emigranti verso terre lontane, al di là dell’Oceano. La città ligure era il punto di riferimento e di accoglienza di quanti si ritrovavano lì, costretti a viaggiare, nella Speranza di incontrare una vita migliore nelle Americhe. E molti andavano in Brasile, dove si diceva che esisteva la terra della Cocanha, dove i soldi crescevano sugli alberi. Il porto di Santos fu dunque l’approdo di tanti: era il primo panorama che vedevano del paese che accoglieva gli emigranti. Proprio quest’anno si celebrano i 150 anni della emigrazione italiana di massa in Brasile. Importanti eventi vogliono omaggiare la Memoria di quanti affrontarono l’ignoto, spinti dalla forza e dal desiderio di ricominciare.
Tra questi, il gemellaggio tra la città di Genova e la città di Santos riveste un significato speciale, denso e simbolico: la città della partenza e quella dell’arrivo sono ormai unite ufficialmente. Infatti, in Brasile, il 1 marzo 2024 presso la Società Italiana di Santos, è avvenuta la firma dell'accordo di gemellaggio. Il Patto di amicizia e collaborazione è stato sottoscritto dal vicesindaco di Genova Pietro Piciocchi, su delega del sindaco Marco Bucci, e dal sindaco di Santos Rogerio Santos. Consentirà la cooperazione tra le due città per consolidare l'amicizia e realizzare scambi culturali e di collaborazione in settori comuni e strategici come la portualità, il turismo, la cultura, l’università, l’arte e lo sport.
Il vicesindaco di Genova Pietro Piciocchi ha sottolineato il forte legame che unisce le due città: “Genova è stato il grande porto che ha accolto milioni di italiani, provenienti da diverse regioni, nell’attesa della partenza verso terre di speranza, tra cui il Brasile. Santos, a sua volta, è stato il grande porto dell'arrivo, ha accolto milioni di immigrati. Genova e Santos hanno la responsabilità morale di mantenere viva la memoria della migrazione: la collaborazione tra le nostre due città, pur basando le sue radici sul passato, avrà uno sguardo rivolto al futuro”.
Il sindaco di Genova Marco Bucci ha partecipato da remoto per un saluto in videocollegamento da Genova. “Oggi firmiamo un patto di amicizia e collaborazione che porterà alla realizzazione di grandi progetti” ha dichiarato. “Il rapporto tra Genova e Santos è molto più di un semplice gemellaggio: a unire le due città, infatti, non è soltanto una storia comune. Parliamo del più importante porto del Mediterraneo e del più grande porto del Sud America dove si sono sviluppati rapporti commerciali, rotte turistiche, relazioni scientifiche e molto altro”.
“In un mondo globalizzato non possiamo dimenticare le nostre radici. Sottoscriviamo questo impegno con Genova per preservare la cultura genovese e italiana qui in Brasile. Parlare di futuro significa parlare dei nostri figli, dei nostri nipoti e di un mondo migliore. Da oggi Genova e Santos progettano insieme il loro futuro”, ha affermato il sindaco di Santos.
Ricordiamo che una lettera di intenti era già stata firmata in Italia nell'ottobre dello scorso anno dal sindaco genovese Marco Bucci e da Rogerio Santos, durante la visita di una delegazione dalla città di Santos.
Il 1° marzo u.s., tra le autorità erano presenti il console generale d'Italia a São Paulo Domenico Fornara, il presidente del consiglio comunale di Santos Kaka Teixeira, la presidente della Società Italiana di Santos, Isabel Santalucia e il direttore Fabio Niosi, il deputato italiano on.le Fabio Porta, il consigliere delegato Davide Falteri. Ha partecipato da remoto anche l'Ambasciatore Hadil da Rocha Vianna, responsabile del Consolato Generale del Brasile a Milano e il console onorario del Brasile a Genova Elinalva Henrique.
“L’accordo sottoscritto” ha dichiarato Paolo Masini, presidente della Fondazione Museo Nazionale dell'Emigrazione Italiana-MEI “affonda le sue origini nella storia centenaria delle due città. Un legame reso saldo da donne e uomini che qui sono sbarcati per poi fare la storia di questo Paese. Come Mei stiamo sviluppando una serie di accordi per non disperdere questo grande patrimonio storico e umano”.
Non poteva essere scelto luogo migliore pe la firma del Patto: la Società italiana di Santos, infatti, è una istituzione attiva da 126 anni nelle relazioni internazionali ed economiche tra Italia e Brasile, e impegnata nel mantenere vivo il legame tra i discendenti degli italiani emigrati in Brasile.
Ricordiamo che il gemellaggio tra Genova e Santos è giunto in un anno simbolo anche perchè il 2024 è stato dichiarato dall’Italia come l’anno internazionale del turismo delle radici. Le celebrazioni sono iniziate ufficialmente lo scorso 21 febbraio, giornata dichiarata “Dia Nacional do Imigrante italiano” dal Parlamento brasiliano a memoria dello sbarco a Vitória in quel giorno del 1874 di circa 380 italiani partiti da Genova a bordo del vapore “Sofia”.
“Genova e Santos sono due capitali delle migrazioni: quali città avrebbero potuto simbolizzare meglio questo secolo e mezzo di storia?” scrive l’on.le Fabio Porta, deputato eletto in Sudamerica, che ha seguito e sostenuto questa iniziativa in tutte le fasi “E non di solo storia si tratta: a cavallo tra il più importante porto del Mediterraneo e il più grande porto dell’emisfero sud del mondo si sono sviluppati rapporti commerciali, rotte turistiche, relazioni scientifiche e anche avventure sportive e calcistiche. A Marco Bucci, Sindaco di Genova, e Rogerio Santos, Sindaco di Santos, vanno i nostri complimenti per avere abbracciato il progetto e soprattutto gli auguri per il successo di un’iniziativa con un significato che va al di là di un semplice scambio di esperienze tra città. É l’incontro tra popoli e culture, al quale l’Italia e il Brasile di oggi devono molto, e dal quale potranno ancora scaturire per entrambi i Paesi tanti importanti benefici e bellissime realizzazioni. Renderemo onore alla grande epopea dell’emigrazione italiana nel mondo, ai 150 anni di emigrazione italiana in Brasile e all’anno del turismo delle radici italiane nel mondo”.
Tra gli eventi, a Santos, si è svolta anche l’inaugurazione di un murales sugli emigranti italiani dal titolo si intitola “Um Mar de Esperança” e ritrae il viaggio degli emigranti da Genova per Oltreoceano, con una Lanterna in primo piano. Il murale inaugura ufficialmente il "boulevard Genova", una strada che accoglierà i circa 250mila croceristi che arrivano ogni anno. "Anche Genova, vicino al suo mare, avrà un mural dedicato ai 150 anni dell'immigrazione italiana in Brasile” ha annunciato il vicesindaco di Genova Pietro Piciocchi durante la cerimonia. Il murale, oltre a ricordare l'epopea degli italiani emigrati in Brasile, sancisce l'unione tra le due città che insieme stanno promuovendo il turismo delle radici. Ad esso, il Mei - Museo dell'Emigrazione di Genova ha collaborato di recente sostenendo l'avventura della brasiliana Thaisa, arrivata fino a Genova per cercare chi salvò suo nonno durante la guerra.
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TEXTO EM PORTUGUÊS (Testo in italiano)Santos e Genova viram cidades irmãs
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Antonella Rita Roscilli
Em sua obra literária de memórias “Città di Roma”, Zélia Gattai Amado, esposa durante 56 anos do famoso escritor brasileiro Jorge Amado, relembra as histórias ouvidas de seu tio e de seus avós italianos que emigraram na longa viagem que os levou da Itália ao Brasil: A travessia de Gênova até o porto de Santos foi longa e penosa (…). Amontoados e tristes como bois a caminho do matadouro, os emigrantes vomitavam nos fundos quentes e escuros, junto às caldeiras do navio, em um verdadeiro inferno. As pessoas tentavam agüentar sem reclamar. Todos tinham medo de adoecer e acabar no mar. (…) A viagem parecia não ter fim e, no meio de tanto sofrimento, o leite da mamãe acabou. (…) Felizmente estávamos chegando no porto de Santos. E haviam partido todos do porto de Gênova.
Do porto de Gênova partiam muitos emigrantes para terras distantes, para além do oceano. Esta cidade da região da Ligúria era ponto de referência e de acolhimento para aqueles que ali se encontravam, obrigados a viajar, na esperança de encontrar uma vida melhor nas Américas. E muitos foram parar no Brasil, onde se dizia que existia la terra de Cocanha e onde o dinheiro crescia nas árvores.
O porto de Santos foi, portanto, o local de desembarque: foi a primeira vista que tiveram do país que acolheu os emigrantes. Neste ano comemoramos 150 anos da emigração italiana em massa para o Brasil. São muitos os eventos para homenagear a memória dos que enfrentaram o desconhecido, movidos pela força e pela vontade de recomeçar. Entre estes eventos, a cerimônia com a qual a cidade de Gênova e a cidade de Santos se tornaram cidades-irmãs, tem um significado especial, denso e simbólico. A cidade de partida e a cidade de chegada estão agora oficialmente unidas; pois no Brasil, no dia 1º de março de 2024, na Società Italiana di Santos, ocorreu a assinatura do acordo.
O Pacto de Amizade e Colaboração foi assinado pelo vice-prefeito de Gênova Pietro Piciocchi, por delegação do prefeito Marco Bucci, e pelo prefeito de Santos Rogério Santos. Permitirá a cooperação entre as duas cidades para consolidar a amizade e realizar intercâmbios culturais e colaboração em setores comuns e estratégicos quais portos, turismo, cultura, universidade, arte e esporte.
O vice-prefeito de Gênova, Pietro Piciocchi, destacou o forte vínculo que une as duas cidades: “Gênova foi o grande porto que acolheu milhões de italianos, vindos de diferentes regiões, aguardando a partida para terras de esperança, incluindo o Brasil. Santos, por sua vez, foi o grande porto de chegada, acolhendo milhões de imigrantes. Gênova e Santos têm a responsabilidade moral de manter viva a memória da migração: a colaboração entre as nossas duas cidades, mesmo tendo suas raízes no passado, terá um olhar voltado para o futuro”.
O prefeito de Gênova, Marco Bucci, participou de forma remota, com uma saudação em videoconferência de Gênova. “Hoje assinamos um pacto de amizade e colaboração que nos levará à realização de grandes projetos” declarou. “A relação entre Gênova e Santos é muito mais do que virar cidades-irmãs: na verdade, não é apenas uma história comum que une as duas cidades. Estamos a falar do porto mais importante do Mediterrâneo e do maior porto da América do Sul onde se desenvolveram relações comerciais, rotas turísticas, relações científicas e muito mais”.
“Num mundo globalizado não podemos esquecer as nossas raízes. Assinamos esse compromisso com Gênova para preservar a cultura genovesa e italiana aqui no Brasil. Falar de futuro significa falar dos nossos filhos, dos nossos netos e de um mundo melhor. A partir de hoje, Gênova e Santos planejam juntos o futuro”, afirmou o prefeito santista.
Destacamos aqui que uma carta de intenções já havia sido assinada na Itália em outubro do ano passado pelos prefeitos genoveses Marco Bucci e Rogério Santos, durante visita de uma delegação da cidade de Santos.
No dia 1º de março, entre as autoridades presentes estavam o Cônsul-geral da Itália em São Paulo Domenico Fornara, o presidente do conselho municipal de Santos Kaká Teixeira, a presidente da Società Italiana di Santos, Isabel Santalucia e o diretor Fabio Niosi, o deputado italiano Fabio Porta, o vereador delegado Davide Falteri. O embaixador Hadil da Rocha Vianna, chefe do Consulado Geral do Brasil em Milão, e a cônsul honorária do Brasil em Gênova, Elinalva Henrique, também participaram remotamente.
“O acordo assinado”, declarou Paolo Masini, presidente da Fundação Museu Nacional da Emigração Italiana-MEI “remonta à história centenária das duas cidades. Um vínculo fortalecido por mulheres e homens que aqui desembarcaram e depois fizeram a história deste país. Nosoutros, como Mei, estamos a desenvolver uma série de acordos para evitar a perda deste grande patrimônio histórico e humano”.
Não poderia ter sido escolhido lugar melhor para a assinatura do Pacto: a Società Italiana di Santos é uma instituição que atua há 126 anos nas relações internacionais e econômicas entre a Itália e o Brasil, e comprometida em manter vivo o vínculo entre os descendentes de italianos que emigraram para o Brasil.
Destacamos, ainda, que a cerimônia entre Gênova e Santos acontece num ano simbólico também por ser o 2024 declarado pela Itália, como o ano internacional do Turismo das raízes. As comemorações começaram oficialmente no dia 21 de fevereiro, proclamado "Dia Nacional do Imigrante italiano" pelo Parlamento brasileiro em memória do desembarque na cidade de Vitória, naquele dia de 1874, de aproximadamente 380 italianos que partiram de Gênova a bordo do navio "Sofia".
“Gênova e Santos são duas capitais da migração: quais cidades poderiam ter simbolizado melhor este século e meio de história?” escreve Fabio Porta, deputado italiano eleito na América do Sul, que acompanhou e apoiou esta iniciativa em todas suas fases "E não é só história: entre o porto mais importante do Mediterrâneo e o maior porto do Hemisfério Sul do mundo , desenvolveram-se relações comerciais, roteiros turísticos, relações científicas e até aventuras esportivas. Nossos parabéns vão ao Marco Bucci, Prefeito de Gênova, e ao Rogério Santos, Prefeito de Santos por terem abraçado o projeto, e principalmente votos de sucesso para uma iniciativa que tem um significado que vai além de uma simples troca de experiências entre cidades. Este è o encontro entre povos e culturas, ao qual hoje a Itália e o Brasil muito devem, e do qual ainda podem surgir muitos benefícios importantes, e belas conquistas para ambos os países. Homenagearemos a grande epopéia da emigração italiana no mundo, os 150 anos da emigração italiana para o Brasil e o ano do Turismo das Raízes italianas no mundo”.
Entre os eventos, em Santos, esteve também a inauguração de um mural sobre os emigrantes italianos, intitulado “Um Mar de Esperança”, que retrata a viagem dos emigrantes de Gênova para o ultramar, com uma lanterna em primeiro plano. O mural inaugura oficialmente o “Boulevard Genova”, rua que receberá os cerca de 250 mil passageiros de cruzeiros que chegam todos os anos. “Gênova, perto do seu mar, também terá um mural dedicado aos 150 anos da imigração italiana no Brasil” anunciou o vice-prefeito de Gênova Pietro Piciocchi durante a cerimônia. O mural, além de relembrar a história épica dos italianos que emigraram ao Brasil, estabelece a união entre as duas cidades que juntas estão promovendo o Turismo das Raízes. O Mei - Museu da Emigração de Gênova colaborou recentemente, apoiando a aventura da brasileira Thaisa, que foi para Gênova em busca de quem salvou seu avô durante a guerra mundial.
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