In ricordo di p. Júlio Cesar Werlang MSF
Jaime C. Patias IMC
TESTO IN ITALIANO   (Texto em português)

                                                                                                                                          NuoviPercorsi/Sarapegbe, 5 aprile 2024
                                                                                                                             Redazionale
É venuto a mancare improvvisamente a Roma padre Júlio Cesar Werlang MSF, secondo Assistente nel Governo Generale dei Missionari della Sacra Famiglia. Una grave perdita per chi lo conosceva e lo stimava. Con la sua dolcezza, saggezza e sempre grande disponibilità all’Ascolto, ci ha lasciato il 20 marzo u.s.. I funerali si sono tenuti in data 3 aprile u.s. nella chiesa di Santa Marcella.  
Padre Júlio risiedeva a Roma da undici anni e il giorno 19 marzo, un giorno prima della sua morte, aveva partecipato in remoto all’incontro di apertura dell’Anno Capitolare MSF América Latina.  
Era nato il 17 luglio 1965 a Santa Cruz do Sul, nel Rio Grande do Sul, in Brasile. Si trasferì a Porto Alegre dove lavorava e studiava. Lì conobbe i Missionari della Sacra Famiglia e, dopo un opportuno tempo di discernimento spirituale, entrò nel processo formativo della Provincia Meridionale del Brasile, a Passo Fundo/RS. Dopo il noviziato, prese i primi voti il 22 gennaio 1988 e si laureò in Filosofia nel 1990 presso la Facoltà di Filosofia, Scienze e Lettere Don Bosco. Fu ordinato sacerdote nella sua parrocchia natale il 5 giugno 1993. Fu uno dei pionieri della missione che la Provincia portò avanti a Palmas, nella regione amazzonica.
Durante i suoi 30 anni di ministero sacerdotale, Padre Júlio Cesar ha servito come vicario parrocchiale e parroco in diverse parrocchie: Palmas/TO, Cunha-Porã/SC, Santa Teresinha (Passo Fundo). Lavorò anche nella Pastorale Vocazionale della Provincia, nella formazione dei postulanti e nell'insegnamento della Filosofia (Passo Fundo).
Conseguì un Master in Educazione all’Università di Passo Fundo (2001)  e, in seguito il  Dottorato in Filosofia dell'Educazione. Fu professore titolare dell’Istituto Superiore di Filosofia Berthier nelle discipline di Teoria della Conoscenza, Filosofia della Educazione, Fondamenti psicologici dell’educazione. Grande conoscitore di Theodor Adorno e di Paulo Freire, oltre a diversi articoli accademici, nel 2005 pubblicò il libro “Educação, Cultura e Emancipação: estudo em Theodor Adorno” (ed.Edifbe). 
Organizzò seminari quali “Seminário sobre o pensamento de Theodor Adorno - Etica, Educação e Estética” (2010), “Curso de Missiologia e Gestão Pastoral (2009), “Seminario CF -Amazônia e Meio ambiente:alerta à vida do planeta (2007), “Seminario de Estudos - Pessoas com deficiência” (2006). Ricoprì nella sua congregazione l'incarico di Consigliere e Segretario provinciale e, per tre anni, di Superiore provinciale. Venne eletto per un secondo triennio, però a causa della sua successiva elezione alla carica di Assistente Generale (ottobre 2013, secondo assistente) interruppe il suo mandato e si trasferì a Roma. Nel 2019 fu rieletto come secondo Assistente Generale.
Ospitiamo una testimonianza rilasciata da p. Jaime C. Patias, IMC. a nome del Gruppo Zero e RBR:
Padre Júlio Cesar Werlang, MSF
(*17.7.1965 + 20.3.2024)
Testimonianza alla Messa Requiem il 3 aprile 2024
Chiesa Parrocchiale di Santa Marcella, Piazza Nicoloso da Recco, Roma.
 
Nei giorni di Quaresima e di Pasqua abbiamo riflettuto molto sul mistero della vita e della morte. La partenza del nostro caro padre Júlio Cesar il 20 marzo 2024 ci riporta all'essenza della nostra fede. La nostra vita è un dono del Creatore. Da Dio veniamo, in Lui viviamo e respiriamo, a Lui ritorniamo.

Padre Júlio Cesar ci ha lasciato così inaspettatamente che è difficile accettare la sua assenza. Sembra che fra poco o domani ci manderà un messaggio sul nostro gruppo WhatsApp, o dirà che verrà a casa nostra a “bere il mate”. Era veramente un “gaucho” di Santa Cruz do Sul (RS) e coltivava questa antica tradizione indigena e contadina.

Aveva un cuore universale, ma i suoi piedi non si staccavano dalle sue radici. Spesso arrivava in bicicletta e portava l'attrezzatura per "chimarrear" (bere il chimarrão). Il 7 marzo è stata l'ultima volta che abbiamo preso il mate insieme mentre lamentavamo la morte del nostro amico padre Savio Corinaldesi, missionario xaveriano che aveva lavorato in Brasile per 46 anni, scomparso in quel giorno a Parma.

Padre Júlio ed io siamo stati ordinati nello stesso anno, nel 1993 (lui a giugno e io a ottobre). Eravamo amici fin dai tempi di Brasilia, dove nel CCM tenevamo diversi corsi e parlavamo di filosofia, teologia, comunicazione, vita consacrata, letteratura e arte. Aveva un'ampia conoscenza. Poi, nel 2013 lui è venuto a Roma, dove era Consigliere generale della sua congregazione.

È stato anche molto attivo e presente in vari spazi e gruppi. Nel nostro gruppo ZERO al servizio dei religiosi e delle religiose brasiliane (RBR) era un leader, propositivo, animatore, coordinatore, cercava sempre di costruire ponti di unità tra i diversi carismi della Vita Consacrata. Nel 2023, quando il padre Orlando Zanovelli è tornato in Brasile, Júlio quasi naturalmente ha assunto questo ruolo di coordinatore e animatore del gruppo. Stavamo cercando di costruire insieme un'Agenda di attività per il futuro, pensando al 2025.

L'ultima attività che padre Júlio ha coordinato e vissuto intensamente è stata la Via Crucis dei Martiri e dell'Ambiente, che si è svolta venerdì 15 marzo 2024 nei giardini "Laudato Si" delle Suore della Carità, 5 giorni prima di lasciare questo mondo. Insieme ad altri gruppi, abbiamo fatto il cammino di Gesù nella sua passione, morte e risurrezione, ricordando le parole del Maestro:

"Se qualcuno vuole seguirmi, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua" (Mt 16,24). Il tema della Via Crucis era molto caro a padre Júlio che, con il Sinodo per l'Amazzonia, aveva intensificato il suo impegno ad ascoltare “il grido della Terra e il grido dei Popoli”. Subito dopo la sua ordinazione, lui aveva fatto una bella esperienza di missione nella regione amazzonica, a Palmas, nel Tocantins.

Tra i martiri ricordati, la Terza stazione ha fatto memoria del padre Josímo Tavares che visse il suo ministero in totale donazione al popolo, nella lotta per la terra nella regione dell’Araguaia, nel Tocantins. Per questa causa venne ucciso nel 1986. Nella Via Crucis, è toccato a padre Júlio inchiodare alla croce di legno la fotografia di padre Josímo, un martire "dolce e ostinato, poeta e militante", valori che facevano parte anche della vita di padre Júlio.

Ha testimoniato con la sua vita i valori del Vangelo. Era sensibile alle realtà di sofferenza del mondo, dei poveri e bisognosi, preoccupato con la crisi climatica, la Giustizia e Pace e la cura del Creato, nostra Casa Comune. A noi rimane l'immagine di una persona serena, gioiosa, tranquilla e pacifica. Un fratello accogliente, sempre disponibile, pronto a collaborare e a servire i religiosi brasiliani a Roma.

Oggi possiamo solo ringraziarlo per essere stato con noi. Grazie di cuore per il suo tempo e la sua vita dedicata al RBR. Siamo grati a Dio per il dono della sua vocazione religiosa e sacerdotale. Siamo anche riconoscenti alla sua famiglia per aver donato un figlio alla missione della Chiesa, e ai Missionari della Sacra Famiglia, per la presenza arricchente di padre Júlio nella nostra comunità a Roma. Mentre preghiamo insieme vogliamo esprimere la nostra vicinanza, la nostra comunione e solidarietà a tutti voi e alla sua famiglia in Brasile.

Che Dio, nella sua tenerezza e bontà, lo ricompensi per tutto il bene che ha vissuto e compiuto. Che il nostro fratello e amico, che ha creduto nella Risurrezione e nella vita eterna, ed ha compiuto la sua missione come religioso della Sacra Famiglia, possa contemplare in eterno la Luce di Cristo Risorto. Padre Júlio riposa in pace e intercedi per noi.
         
P. Jaime C. Patias, IMC, a nome del Gruppo Zero e RBR. Roma, 3 aprile 2024

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TEXTO EM PORTUGUÊS   (Testo in italiano)

Recordando Padre Júlio Cesar Werlang MSF
por
Pe. Jaime C.Patias IMC

  
                                                             


 
                                                                                                                                   NuoviPercorsi/Sarapegbe, 5 aprile 2024
                                                                                                                          Redacional
Faleceu de repente em Roma padre Júlio Cesar Werlang MSF, segundo Assistente no Governo Geral dos Missionários da Sagrada Família. Uma grave perda para quem o conhecia e o respeitava muito. Com a sua doçura e sabedoria, e uma grande disponibilidade para a Escuta, nos deixou no dia 20 de março. O funeral foi realizado no dia 3 de abril na igreja de Santa Marcela. Padre Júlio residia em Roma há onze anos e no dia 19 de março, um dia antes dele falecer, participou remotamente de parte da live de abertura do Ano Capitular MSF América Latina.
Padre Júlio César nasceu no Brasil em 17 de julho de 1965 em Santa Cruz do Sul, Rio Grande do Sul. Mudou-se para Porto Alegre onde trabalhou e estudou. Lá conheceu os Missionários da Sagrada Família e, e, depois de um oportuno tempo de discernimento espiritual, ingressou no processo formativo da Província Brasil Meridional, em Passo Fundo/RS. Depois do noviciado, emitiu os primeiros votos em 22 de janeiro de 1988 e formou-se em Filosofia em 1990 pela Faculdade de Filosofia, Ciências e Letras Dom Bosco.
Foi ordenado sacerdote em sua paróquia natal em 5 de junho de 1993. Foi um dos pioneiros da missão que a Província realizou em Palmas, na região amazônica. Durante os 30 anos de ministério presbiteral, o Pe. Julio Cesar atuou como vigário paroquial e pároco em várias paróquias: Palmas/TO, Cunha-Porã/SC, Santa Teresinha (Passo Fundo). Atuou também na Pastoral Vocacional da Província, na formação dos postulantes e no ensino de filosofia (Passo Fundo).
Obteve o título de Mestre em Educação pela Universidade de Passo Fundo (2001) e, posteriormente, o Doutorado em Filosofia da Educação. Foi professor titular do Instituto Superior de Filosofia Berthier nas disciplinas de Teoria do Conhecimento, Filosofia da Educação, Fundamentos Psicológicos da Educação.
Grande conhecedor de Theodor Adorno e de Paulo Freire, além de diversos artigos acadêmicos, publicou em 2005 o livro “Educação, Cultura e Emancipação: estudo em Theodor Adorno” (ed. Edifbe). Organizou seminários como “Seminário sobre o pensiero de Theodor Adorno - Etica, Educação e Estética” (2010), “Curso de Missiologia e Gestão Pastoral (2009), “Seminário CF -Amazônia e Meioambiente:alerta à vida do planeta (2007), “Seminário de Estudos - Pessoas com deficiência” (2006).
Na sua congregação ocupou o cargo de Conselheiro e Secretário Provincial e, durante três anos, Superior Provincial. Foi eleito para um segundo mandato de três anos, porém devido à sua posterior eleição para o cargo de Assistente Geral (outubro de 2013, segundo assistente) interrompeu o mandato e mudou-se para Roma. Em 2019 foi reeleito segundo Assistente Geral. Eis um testemunho de Padre Jaime C. Patias IMC, em nome do Grupo Zero e RBR:

Padre Júlio Cesar Werlang, MSF
(*17.07.1965 + 20.03.2024)
Testemunho na Missa de Réquiem em 03 de abril 2024
Igreja Paroquial de Santa Marcella, Piazza Nicolosi da Recco, Roma.
 
Nos dias da Quaresma e Páscoa refletimos muito sobre o mistério da vida e da morte. A partida do querido Padre Júlio, no dia 20 de março 2024, nos faz voltar ao essencial da nossa fé. A nossa vida é um dom do Criador. De Deus viemos, por Ele vivemos e respiramos, a Ele regressamos. 
 
O padre Júlio César partiu de forma inesperada e fica até difícil assimilar a sua ausência. Parece que a qualquer momento ou amanhã ele vai mandar uma mensagem no nosso grupo WhatsApp ou vai avisar que virá na nossa casa tomar chimarrão. Gaúcho de Santa Cruz do Sul cultivava essa tradição ancestral indígena e campesina. Tinha um coração universal, mas os pés bem fincados em suas raízes. Chegava na sua bicicleta e trazia os apetrechos para “chimarrear”. Tomamos o último mate juntos no dia 7 de março enquanto lamentávamos a morte do nosso outro amigo, o padre Sávio Corinaldesi, missionário xaveriano que havia trabalhado no Brasil por 46 anos, falecido naquele dia em Parma.
 
Coincidentemente eu e o padre Júlio, fomos ordenados no mesmo ano de 1993. Éramos amigos desde os tempos de Brasília onde assessoramos cursos e partilhamos reflexões dobre filosofia, teologia, comunicação, vida consagrada, literatura e arte. Possuía amplo conhecimento. Em 2013 ele veio para Roma e desde então servia a sua congregação como Conselheiro Geral.
 
Aqui era muito atuante em diversos espaços e grupos. No nosso grupo ZERO a serviço dos Religiosos e Religiosas Brasileiros (RBR) era uma liderança. Sempre presente, propositivo, animando, coordenando e construindo pontes de unidade entre os diversos carismas da Vida Consagrada. No ano passado, com o regresso do Padre Orlando Zanovelli ao Brasil, padre Júlio assumiu quase naturalmente o papel de coordenador e animador do Grupo. Estávamos construindo uma agenda de atividades para o futuro do RBR pensando já em 2025.
 
A última atividade que o padre Júlio coordenou e vivenciou intensamente foi o caminho da “Via Sacra dos Mártires e do Ambiente”, realizada na sexta-feira, 15 de março 2024 nos jardins “Laudato Sì” das Irmãs da Caridade, 5 dias antes de deixar este mundo. Percorremos juntos os passos de Jesus, em sua paixão, morte e Ressurreição. Recordamos as palavras do Mestre: “Se alguém quiser me seguir, negue-se a si mesmo, tome a sua cruz e siga-me” (Mt 16,24).

O tema da Via Sacra era muito caro ao padre Júlio que com o Sínodo para a Amazônia intensificou o seu compromisso com “o grito da Terra e o grito dos povos”. Logo depois da sua ordenação ele havia vivido uma linda experiência de missão na região amazônica em Palmas no Tocantins.

Entre os mártires recordados na Via Sacra, a terceira Estação fez memória do padre Josimo Moraes Tavares, que viveu o seu ministério na doação total ao povo, na luta pela terra justamente na região do Araguaia no Tocantins. Por essa causa foi assassinado em 1986. Na Via Sacra coube ao padre Júlio fixar com um prego na cruz de madeira o santinho do padre Josimo, um mártir “doce e teimoso, poeta e militante”, valores que também faziam parte da vida do padre Júlio.
 
Testemunhava com a vida os valores do Evangelho. Era sensível com as realidades de sofrimentos do mundo, dos pobres e menos favorecidos, preocupado com a crise climática e o cuidado da Criação, a nossa Casa Comum.
 
Para todos nós fica a imagem de uma pessoa serena, alegre, tranquila, de boa paz. Um irmão acolhedor, sempre disponível para colaborar e servir os religiosos brasileiros em Roma - RBR.
 
Hoje só temos que agradecê-lo pela sua presença entre nós. Um obrigado de coração pelo tempo e pela vida doada ao RBR. Somos agradecidos a Deus pelo dom da sua vocação religiosa e sacerdotal. Somos gratos igualmente, à sua família por ter doado um filho para a missão universal da Igreja, e aos Missionários da Sagrada Família pela presença enriquecedora do padre Júlio na nossa comunidade em Roma. Rezamos e manifestamos a todos, a nossa proximidade, comunhão e solidariedade.
 
Que Deus, na sua ternura e bondade o recompense por todo bem vivido e realizado.
O nosso irmão e amigo, que acreditou na Ressurreição e na vida eterna e cumpriu a sua missão, como religioso da Sagrada Família, contemple eternamente a Luz de Cristo ressuscitado. Padre Júlio, descanse em paz e interceda por nós!
 
Pe. Jaime C. Patias, IMC, em nome do Grupo ZERO e RBR. Roma, 03 de abril 2024.