Giornata Nazionale del Migrante italiano e 150 Anni dell'Emigrazione italiana in Brasile
Antonella Rita Roscilli
TESTO IN ITALIANO (Texto em português) Nuovi Percorsi.- Novità Sarapegbe, 18 febbraio 2024
ll
21 febbraio in Brasile ricorre la “
Giornata nazionale del Migrante Italiano”, che nel corrente anno acquista un significato maggiore, poiché nel
2024 si celebrano
i
150 anni di migrazione italiana di massa in Brasile. Inoltre, in Italia, il 2024 è stato proclamato come l’ “
Anno delle Radici italiane” nell’ambito del progetto “Turismo delle Radici”.
La “Giornata nazionale del migrante italiano” venne istituita in Brasile con la Legge n.11.687 del 2 giugno 2008, firmata dall’allora Vicepresidente della Repubblica José de Alencar. La data segna fu scelta come simbolo per ricordare quello che venne considerato il primo caso di grande emigrazione al Brasile: circa 380 emigranti trentini e veneti che proprio il 21 febbraio 1874 giunsero nello stato di Espirito Santo. Erano partiti dal porto di Genova il 3 gennaio 1874, a bordo del piroscafo Sofia, per andare a lavorare nel sud-est del paese sudamericano, nella fazenda di Pietro Tabacchi, un italiano che si trovava in Brasile fin dal 1850, proprietario di un appezzamento nella regione di Santa Cruz (attuale Aracruz), chiamato “Nova Trento”, in omaggio alla sua terra natia. Li aveva convinti a partire e lo sbarco, avvenuto in quella giornata, viene ricordato come l’inizio della migrazione di massa degli italiani in Brasile, fenomeno sociale che raggiunse il culmine tra il 1880 e il 1913.
É pur necessario dire che le relazioni sociali, culturali e commerciali tra Italia e Brasile cominciarono fin dal 1500, con l’arrivo del navigatore portoghese Pedro Álvares Cabral. Già prima del 1874, ingenti viaggi verso la nuova Terra, provocati da diversi motivi, erano stati compiuti da gruppi di italici, per esempio nello stato di Bahia ove si trovava Salvador, capitale del paese fino al 1763, ed ove, ancora oggi, esistono segni delle relazioni storiche, culturali e commerciali tra i due paesi. Sono importanti personaggi italici, tra i quali ricordiamo Bartolomeo Marchionni, il conte di Bagnoli, e la principessa D. Teresa Cristina di Borbone, figlia di Francesco I, re del Regno delle Due Sicilie, che sposò nel 1823 l’imperatore del Brasile Dom Pedro II.
Oggi i discendenti di italiani in Brasile sono circa 32 milioni e corrispondono al 15% della popolazione complessiva di 215 milioni di abitanti, che hanno origini indigene, africane ed europee. A questi si aggiungono circa 730.000 italiani che vivono in Brasile. Possiamo anche dire con certezza che oggi gli oriundi italiani rappresentano la maggiore comunità fuori dell’Italia. Hanno dato un contributo fondamentale allo sviluppo del paese che li ha ospitati in tutti i campi e i loro discendenti uniscono alla cultura brasiliana dialetti e tradizioni regionali appresi dai loro antenati italiani. Un forte contributo è stato dato anche nel campo della scultura, architettura, ingegneria, pittura, cultura, cucina e imprenditoria.
In occasione dei 150 anni della migrazione di massa in Brasile, in Italia il 2024 è stato proclamato “
Anno delle radici italiane” nell’ambito del Progetto PNRR “
Il Turismo delle Radici” che costituisce un grande evento di richiamo per i discendenti degli emigrati italiani nel mondo. Il turismo delle radici è il turismo delle nuove generazioni di italiani all’estero, sia italiani di passaporto che italiani d’origine, una platea composta da circa 80 milioni di persone al mondo”. Si tratta di quel tipo di turismo per cui gli italiani emigrati nel mondo e i loro discendenti possono tornare a visitare e a vivere i luoghi dei loro antenati.
Il 2024 è quindi un anno importante per Italia e per il Brasile: paesi e culture che l’esodo di milioni di italiani, in fuga dalla loro terra, ha fatto incontrare come “paesi fratelli”.
Il
Logo celebrativo del 150° Anniversario dell’Emigrazione Italiana in Brasile è stato lanciato dall’Ambasciata d’Italia a Brasilia, in collaborazione con il Consolato Generale d’Italia a São Paolo e il Consolato d’Italia a Belo Horizonte.
Sono molti gli eventi previsti in Italia, tra i quali vari si terranno all’
IGR-Instituto Guimarães Rosa de Roma (piazza Navona, 18) dell’
Ambasciata del Brasile in Italia, come l’anteprima del
film "Arrivedersi! Per l’eternità..." di Edoardo Mariani, con dibattito finale in cui interverranno la prof.a Maria Catarina Chitolina (Universidade Federal Santa Maria, Brasil) e Helena Trentin (Università "G. D'Annunzio"-Italia), e la conferenza
"La cucina italo-brasiliana" com Gerardo Landulgo (delegato a San Paolo dell'Accademia italiana della Cucina, e J.A. Dias Lopes, giornalista e scrittore.
Un evento molto importante di quest'anno sarà il
gemellaggio tra le città di Genova e Santos, i cui porti meglio rappresentano i punti di partenza e arrivo di milioni di italiani migranti. Le due città e i loro porti costituiscono, quindi, un simbolo di accoglienza, di incontro fra popoli e culture diverse.
Ricordiamo che il
MEI, Museo dell’ Emigrazione italiana, é stato inaugurato proprio a
Genova per tenere viva la Memoria, per raccontare l’ epopea di quei tanti emigranti italiani che qui si incontravano e poi, su navi e piroscafi, affrontavano un viaggio difficile, mossi esclusivamente dalla Speranza di una vita migliore. Infatti, molte erano le tragedie e i drammi che avvenivano durante la traversata.
In Brasile, questa epopea viene ricordata e rappresentata, tra gli altri, dal “
Museu do Cafè” di Santos, dal “
Museu da Imigração” di São Paolo che si trova nei locali dell’antica “hospedaria dos imigrantes”, e dal
MUVIT MG-
Museo Virtuale della immigrazione italiana in Minas Gerais (
http://www.muvitmg.org.br), lanciato proprio in occasione della commemorazione dei 150 anni della migrazione degli italiani in Brasile.
© SARAPEGBE. 2024
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TEXTO EM PORTUGUÊS (Testo in italiano)Dia Nacional do Migrante italiano e 150 anos da Imigração italiana no Brasil
por
Antonella Rita Roscilli
Nuovi Percorsi-Novità Sarapegbe, 18 febbraio 2024
21 de fevereiro no Brasil é o “
Dia Nacional do migrante Italiano” , que nesse ano ganha ainda mais significado, pois em 2024 se comemoram os
150 anos da Migração italiana em massa no Brasil. Além disso, na Itália, 2024 foi proclamado o “
Ano das Raízes Italianas” no âmbito do projeto “Turismo de Raízes”.
No Brasil, o “Dia Nacional do migrante Italiano” foi instituído com a Lei n.11.687, de 2 de junho de 2008, assinada pelo então Vice-Presidente da República José de Alencar. A data foi escolhida como símbolo para lembrar aquele que foi considerado o primeiro caso de grande emigração da Itália para o Brasil: acerca de 380 emigrantes do Trentino e do Vêneto chegaram ao estado do Espírito Santo em 21 de fevereiro de 1874. Saíram do porto de Gênova em 3 de janeiro de 1874, a bordo do navio Sofia, para trabalhar no sudeste do país sul-americano, na fazenda de Pietro Tabacchi, italiano que se encontrava no Brasil desde 1850, proprietário de uma fazenda na região de Santa Cruz (atual Aracruz), que tinha chamado de “Nova Trento”, em homenagem à sua terra natal. Ele os convenceu a partir, e o desembarque, ocorrido naquele dia, é lembrado como o início da migração em massa de italianos para o Brasil, fenômeno social que atingiu seu auge entre 1880 e 1913.
É preciso lembrar aqui que as relações sociais, culturais e comerciais entre a Itália e o Brasil começaram já a partir de 1500, com a chegada do navegador português Pedro Álvares Cabral. Antes de 1874, enormes viagens, por motivos diversos, em direção à nova Terra, haviam sido enfrentadas por grupos de italianos, por exemplo no estado da Bahia, onde ficava Salvador, que foi capital do país até 1763. Na antiga capital, ainda hoje em dia, há vários indícios das relações históricas, culturais e comerciais entre os dois países. Poderíamos citar nomes de importantes figuras italianas que contribuíram para o desenvolvimento das relações na História, entre os quais lembramos de Bartolomeo Marchionni, o Conde de Bagnoli, a imperatriz D. Teresa Cristina de Bourbon, filha de Francesco I, rei do Reino de as Duas Sicílias, que casou com o imperador brasileiro Dom Pedro II em 1823.
Hoje em dia, os descendentes de italianos no Brasil são aproximadamente 32 milhões e correspondem a 15% da população total de 215 milhões de habitantes, que têm origens indígenas, africanas e européias. Somam-se a isso cerca de 730 mil italianos que vivem no Brasil. Também podemos dizer com certeza que hoje os italianos representam a maior comunidade fora da Itália. Eles deram uma contribuição fundamental para o desenvolvimento do país que os acolheu, em todos os campos e seus descendentes combinam dialetos e tradições regionais aprendidas de seus ancestrais italianos com a cultura brasileira. Também tem sido dado uma forte contribuição nas áreas da escultura, arquitetura, engenharia, pintura, cultura, gastronomia e empreendedorismo.
Por ocasião dos 150 anos de migração em massa no Brasil, na Itália, 2024 foi proclamado o “
Ano das raízes italianas” no âmbito do projeto PNRR “
Turismo de Raízes” que constitui um grande evento de atração para os descendentes de emigrantes italianos no mundo. O turismo de raiz é o turismo das novas gerações de italianos no exterior, tanto italianos de passaporte como italianos de origem, um público formado por aproximadamente 80 milhões de pessoas no mundo. É aquele tipo de turismo em que os italianos que emigraram para o mundo e os seus descendentes podem regressar, para visitar e conhecer os lugares dos seus antepassados. 2024 é, portanto, um ano importante para a Itália e o Brasil: países e culturas que o êxodo de milhões de italianos, fugindo da sua pátria, reuniu como “países irmãos”.
Destacamos que o
Logotipo comemorativo dos 150 anos da emigração italiana no Brasil foi lançado pela Embaixada da Itália em Brasília, em colaboração com o Consulado Geral da Itália em São Paulo e o Consulado da Itália em Belo Horizonte.
Há muitos eventos previstos, inclusive alguns no
IGR-Instituto Guimarães Rosa de Roma (p.zza Navona, 18), da
Embaixada do Brasil na Itália, com a prévia do filme
"Arrivedersi! Per l’eternità..." de Edoardo Mariani, e um debate final com a prof.a Maria Catarina Chitolina (Universidade Federal Santa Maria, Brasil) e Helena Trentin (Universitò "G. D'Annunzio"-Italia), e a
conferência "La cucina italo-brasiliana" com Gerardo Landulgo (delegato a San Paolo dell'Accademia italiana della Cucina e J.A. Dias Lopes, giornalista e scrittore.
Um evento muito importante deste ano, serà a cerimônia que proclamarà
cidades gêmeas Gênova e Santos, cujos portos melhor representam os pontos de partida e chegada de milhões de migrantes italianos. As duas cidades com seus portos constituem, portanto, um importante símbolo de acolhimento e de encontro entre diferentes povos e culturas.
Lembramos que o
MEI, Museu da Emigração Italiana, foi inaugurado em
Gênova para manter viva a memória, para contar a história daqueles tantos emigrantes italianos que aqui se encontraram e depois, em navios e vapores, enfrentaram uma viagem difícil, movidos exclusivamente pela esperança de uma vida melhor. Na verdade, muitas tragédias e dramas ocorreram durante a travessia. No Brasil, esta epopéia é lembrada e representada, entre outros, pelo "
Museu do Café" de Santos , o "Museu da Imigração" de São Paulo que está localizado nas dependências da antiga "hospedaria dos imigrantes”, e pelo
MUVIT MG-Museu Virtual da Imigração italiana em Minas Gerais (http://www.muvitmg.org.br), lançado na ocasião da comemoração dos 150 anos da imigração italiana no Brasil.
Traduzione in portoghese di A.R.R.
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