IL TRIONFO DEL FILM “CAPITÃES DA AREIA” DI CECILIA AMADO
Antonella Rita Roscilli
La regista Cecilia Amado (al centro) alla Premiazione del Film al Sesc di São Paulo

Grandi trionfi per il film brasiliano Capitães da Areia (Capitani della spiaggia), basato su uno dei più conosciuti libri di Jorge Amado e diretto da Cecilia Amado, nipote di Jorge Amado e Zélia Gattai e figlia di Paloma Amado. Ha vinto il Premio della Giuria Popolare come Migliore Film 2012 nel 38° Festival SESC, un'importante premiazione del cinema nazionale, realizzata in 16 città dello stato di São Paulo. Capitães da Areia è stato a lungo applaudito per la tematica affrontata, una mistura di incanto e dura realtà sull'infanzia abbandonata, ma anche per la qualità del lavoro della regista e degli attori che lo hanno interpretato. Aveva già ricevuto il Prêmio de Pùblico come migliore film nel Festival Internacional de Cine de Punta del Este in Uruguay.

Oltre a Cecilia Amado il film è diretto, per la fotografia, da Guy Gonçalves. Presto arriverà anche sugli schermi italiani e fa parte delle commemorazioni per il Centenario della nascita di uno dei più grandi scrittori brasiliani di tutti i tempi. Il libro venne pubblicato da Jorge Amado nel 1937 ed è la storia di ragazzi abbandonati che vivono nelle strade brasiliane affrontando ogni sorta di pericolo, meninos de rua conosciuti come “capitani della spiaggia”.

Pedro Bala, Professor, Gato, Sem-Perna, Boa Vida, e Dora sono personaggi creati dall'autore per sensibilizzare l’opinione pubblica su un problema di quegli anni che, purtroppo, continua ad essere presente nel Brasile di Lula e Rousseff. Più attuale che mai, la storia di questi personaggi immortali della letteratura mondiale ci emoziona e ci ispira profondamente sul grande schermo. Nell’evolversi della trama sorgono i principali conflitti come i problemi tra i capitani della spiaggia e un altro gruppo di meninos de rua capitanati da Ezequiel (Edelvan de Jesus Santos), oltre al triangolo amoroso formato dal Pedro Bala (Jean Luís Souza de Amorim), Professor (Robério Lima), Gato (Paulo Abade), Sem-Perna (Israel Vinícius Gouvêa de Souza), Boa Vida (Jordan Mateus) e Dora (Ana Graciela Conceição da Silva ), l’unica ragazza della banda.

Rivivono, splendidamente interpretati da attori che sono stati scelti direttamente dalla regista, a partire da ricerche nelle comunità di Salvador che ospitano ragazzi abbandonati, come il “Projeto Axé”. Per questo non vi sono attori già noti al pubblico. L’unico che aveva avuto esperienze come attore è Robério Lima, che nel film interpreta il personaggio di Professor. Il grande nome della produzione é Carlinhos Brown, autore della bella colonna sonora, ma i colori, le atmosfere, le scenografie naturali delle spiagge, del mare e dell'architettura appartengono all' incantevole città di Salvador e ci trasportano in una dimensione unica dove le bellezze si scontrano con la triste realtà dei ragazzi abbandonati.

I personaggi creati da Jorge Amado abitano eternamente nella memoria dei suoi lettori. Abbandonati dalle loro famiglie, i "capitani della spiaggia", sono obbligati a lottare per sopravvivere nelle strade di Salvador e vivono di rapine e furti, ma viene focalizzata la loro anima, la possibilità del riscatto. Nell’opera di Amado i protagonisti, capeggiati da Pedro Bala, nascono come vittime di una società oppressiva e ipocrita dove l'elite, i previlegi e il conservatorismo bloccano l'uguaglianza dei diritti sociali ed economici. La violenza dei ragazzi è avvertita, perciò, come giusta e necessaria, come risposta alla violenza sociale, patita da larga parte del popolo. 

Il valore dei meninos aumenta con il dramma di Sem Pernas che preferisce il suicidio al riformatorio, con il senso di colpa di Pedro Bala quando pensa alla sua vittima, con le letture ad alta voce di João José, l'unico che sa leggere e ha il ruolo di creare coscienza attraverso la lettura. Amado conferisce ai ragazzi dignità: sono solidali tra loro, leggono, ascoltano, apprendono la forza rivoluzionaria della parola, capace di trasformare minori abbandonati in cittadini coscienti.

Nella fuga di Pedro Bala dalla prigione e nel tuffo nell'oceano per seguire il cadavere della sua amata, nel volo della morte di Sem Pernas che salta dalla città alta e ricca verso la città bassa e povera, ritroviamo una romanzesca discesa agli inferi preparatoria al riconoscimento definitivo dei personaggi. La disuguaglianza che genera i ragazzi di strada è la stessa che produce il cangaceiro (Volta Seca), il marginale urbano (Gato) e l'attivista politico (Pedro Bala). I ragazzi diventano adulti, ma la tensione che li oppone alla società persiste e esige da loro nuovi tipi di lotte.  

Il libro di Amado venne considerato sovversivo e bruciato, insieme ad altri, nella pubblica piazza. Era il 17 dicembre 1937. Ma la  repressione dell'Estado Novo non riuscì ad interrompere il cammino del suo libro e 75 anni dopo rimane giovane e vivo nel Paese di Candelária e Carandirú, immortalato nel film incantevole di Cecilia Amado. ”Lessi il libro di mio nonno quando avevo 14 anni” ha detto Cecilia “e mi colpì molto perchè parla del dramma sociale dei meninos de rua, oggi purtroppo ancora molto attuale, dopo sessant’anni. Il libro parla direttamente ai giovani e contrappone libertà e abbandono, una questione fondamentale dell’adolescenza. Poter presentare quest’opera alle nuove generazioni, nell’anno del Centenario di Jorge Amado, per me è un onore infinito”.

Antonella Rita Roscilli, brasilianista e giornalista. Si dedica alla divulgazione di cultura e attualità del Brasile e Paesi dell’Africa lusofona. Laureata in Lingua e Lett. Brasiliana presso “La Sapienza”, Università di Roma, è Mestre em Cultura e Sociedade (Facom-Ufba). Biografa della memorialista Zélia Gattai Amado, ha pubblicato le opere Zélia de Euá Rodeada de Estrelas (ed. Casa de Palavras, 2006), Da palavra à imagem em “Anarquistas, graças a Deus” (ed. Edufba/Fapesb, 2011). Ha curato la post-fazione dell’edizione italiana di Un cappello di viaggio (ed. Sperling &Kupfer) di Zélia Gattai. Collaboratrice della "Fundação Casa de Jorge Amado" di Salvador (Bahia). Membro corrispondente dell'Academia de Letras da Bahia (ALB) e dell’Instituto Geográfico e Histórico da Bahia (IGHB).