Biografia e Ricordi: Julio Monteiro Martins
Antonella Rita Roscilli
Julio Monteiro Martins
TESTO IN ITALIANO   (Texto em português)

Per comprendere la forza e la grandezza dello scrittore e intellettuale brasiliano Julio Monteiro Martins basta leggere lo stralcio di un Editoriale della rivista "Sagarana", da lui diretta per dodici anni,  con passione e alta professionnalità: "Chi sono i lettori che Sagarana raggiunge? Ogni suo lettore è un moltiplicatore di opinione, una fetta della lucidità e della coscienza critica rimasta in vita dopo decenni di un implacabile lavaggio dei cervelli. Una coscienza fertile, che si comunica e si espande, spinta dalla forza etica che emana. Questo nostro pubblico è sicuramente più influente dei milioni di telespettatori passivi e rimbambiti dei reality e dei talk show addomesticati e servizievoli. È questa la nostra scommessa" (A.12, n. 49).

Julio Monteiro Martinsscrittore, docente universitario, poeta, sceneggiatore, avvocato dei bambini di strada, uno dei fondatori del Partito Verde Brasiliano.. Un grande uomo, coraggioso, coerente, impegnato. Amico, Maestro, divulgatore e creatore di vita culturale in Brasile e in Italia. E' venuto a mancare il 24 dicembre 2014. Ci eravamo conosciuti anni fa a Ferrara durante il primo convegno sulla "Letteratura della Migrazione", di cui è stato un importante esponente in Italia. In realtà Julio è stato uno scrittore del mondo, del Brasile, dell'Italia. Da allora abbiamo sempre tenuto un rapporto epistolare di scambio, consigli e dialogo.

Ricordo quando mi raccontava del suo Paese che amaramente aveva dovuto abbandonare a causa dei suoi ideali che cozzavano con una dittatura sorda e crudele. 
Il Brasile era la terra della sua infanzia, della sua giovinezza e dell'impegno politico e culturale, ma alla fine scelse l'Italia e l'amava molto. Arrivò in Italia nel 1995, quando si rese conto che la caduta della dittatura non aveva comportato un reale rinnovamento del Brasile, ma addirittura il crollo di quegli ideali che avevano animato le critiche e il dissenso. 

Ricordo quando mi raccontò di una vicenda accaduta a Rio de Janeiro durante gli anni '70, con degli amici, e con sorpresa appresi che quegli amici di cui parlava erano il poeta brasiliano di Salvador Bahia IldásioTavares e sua sorella. Ricordo quando gli telefonai invitandolo a far parte, insieme all'onorevole Fabio Porta, al tavolo del convegno "I mondi di Jorge Amado", in occasione del primo Convegno Nazionale sul Centenario della Nascita di Jorge Amado, il 19 aprile 2012, alla Biblioteca Centrale Nazionale di Roma. Lui accettò, pur essendo in forma gratuita. Ne fu felice, e ricordo il suo brillante intervento. Semplice, chiaro e profondo. 

Julio sapeva arrivare dritto al cuore e alla mente quando parlava, stimolava la discussione, la critica, il ragionamento, mai superficiale. E così vogliamo ricordarlo per sempre, esempio di intellettuale per tutti noi. Esempio di uomo impegnato con la Parola e l'Azione.

Julio era nato in Brasile a Niteròi nel 1955. Era stato professore di scrittura creativa al Goddard College (Vermont) dal 1979 al 1980, all’Oficina Literária Afrânio Coutinho (Rio de Janeiro) dal 1982 al 1989, all’Istituto Camões di Lisbona nel 1994 e alla Pontifícia Universidade Católica di Rio de Janeiro nel 1995. Ricevette il titolo di "Honorary Fellow in Writing" dall’Università di Iowa (International Writing Program) nel 1979.

Tra i fondatori del Partito Verde brasiliano, negli anni '80 ideò la casa editrice "Anima" e partecipò al gruppo di organizzazione di attività parallele della conferenza mondiale della ONU su "Sviluppo e Ambiente". Si integrò al Centro Brasileiro de Defesa da Criança e do Adolescente. A Rio de Janeiro fu avvocato dei Diritti Umani, divenendo avvocato responsabile dell'incolumità dei "meninos de rua" sopravvissuti, e pertanto testimoni in tribunale, del Massacro della Candelaria.  


Uno dei suoi primi libri si intitolava "Torpalium" (1977), mistura delle parole "goffo" e "Valium", che era, secondo lui, lo stato di anestesia generale del Brasile durante la dittatura, con la farsa del miracolo economico. Lasciò il Brasile, in un esilio volontario, pur amandolo molto, decise che la sua vita sarebbe proseguita altrove. Dopo il Portogallo approdò nel 1995 in Toscana. Si stabilì a Lucca,  una "placenta di mattoni rossi, che nutre, riscalda, protegge e prepara la nascita definitiva"(sue parole tratte da "Il percorso dell'idea"). 

"Scrivere oltre le mura", "Portofranco", dedicato alla scrittura migrante, la bellissima rivista "Sagarana", sono alcune delle iniziative che portano il suo nome. Insegnava "Lingua Portoghese e Traduzione Letteraria" all’Università degli Studi di Pisa e dirigeva il Laboratorio di Narrativa, che è parte del Master della Scuola "Sagarana", a Pistoia. Dalla sua casa lucchese partecipava agli avvenimenti culturali e politici della città di Lucca e dell'Italia intera.

In Italia, in pieno periodo berlusconiano, denunciò il decadimento della capacità critica dello scrittore: "Non c'è niente di più patetico che uno scrittore di sinistra tentato dai privilegi e dai valori della destra che cerca di goderli senza perdere il rispetto dei suoi lettori" (dal suo editoriale in "Sagarana" n. 39). 

Affascinando attraverso il racconto, Julio ha insegnato a costruire ponti fra culture, ponti fra la realtà e la creatività, la politica e i valori, con chiarezza e dignità. Ha insegnato a scrivere a varie generazioni seguendo sempre il sentimento più vero, procedendo dritto verso il cuore del racconto. I tanti studenti manterranno i suoi preziosi insegnamenti e ne faranno tesoro per la vita.

Lo invitai a pubblicare sulla rivista "Sarapegbe" e mi inviò il racconto "Saudade", inedito e scritto apposta per la rivista. Un onore per me. Lo definì un 
“conto metaliterário” e lo scrisse direttamente in italiano. Quando gli chiesi la versione portoghese mi rispose che, misteriosamente, lui non riusciva a tradurre in portoghese ciò che scriveva direttamente in italiano. 
Ciao Julio.


Bibliografia delle opere di Julio Monteiro Martins
In portoghese
Torpalium (racconti, 1977, Ática)
Sabe Quem Dançou ? (racconti, 1978, Codecri)
Artérias e Becos (romanzo, 1978, Summus)
Bárbara (romanzo, 1979, Codecri)
A Oeste De Nada (racconti, 1981, Civilização Brasileira)
As Forças Desarmadas (racconti, 1983, Anima)
O Livro Das Diretas (saggio, 1984, Anima)
Muamba (racconti, 1985, Anima)
O Espaço Imaginário (romanzo, 1987, Anima)
 
In italiano
Il percorso dell’idea (Bandecchi e Vivaldi, Pontedera, 1998)
Racconti italiani (racconti, Besa Editrice, Lecce, 2000)
L'irruzione (racconto incluso nell'antologia Non siamo in vendita - Voci contro il regime, Arcana Libri / L'Unità, a cura di Stefania Scateni e Beppe Sebaste, prefazione di Furio Colombo, 2002)
La passione del vuoto (racconti, Besa Editrice, 2003)
Madrelingua (romanzo, Besa Editrice, 2005)
L’amore scritto (racconti, Besa Editrice, 2007)
La grazia di casa mia (raccolta di poesie 1998-2013, Rediviva Editrice, 2013) 

La macchina sognante (Postumo. Besa Editrice, 2015)
L’isteria del marmo (opera teatrale)
Per motivi di forza maggiore (opera teatrale)
Aula magna (opera teatrale)
Hitler e Chaplin (opera teatrale)
I suoi scritti hanno ispirato opere cinematografiche, come "Garganta" (Gola) del regista Dodô Brandão e "Referência" (Referenza), del regista Ricardo Bravo. 
 http://www.sagarana.net/home.php                                                                    

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TEXTO EM PORTUGUÊS   (Testo in italiano)

Biografia e Lembranças: Julio Monteiro Martins
por
Antonella Rita Roscilli


                                                                   
                                                                Julio Monteiro Martins
 
Para entender a força e a coragem do escritor e intelectual brasileiro Julio Monteiro Martins è suficiente ler o que escreveu na "Sagarana", revista que idealizou e dirigiu por doze anos com grande amor e profissionalidade: "Quem são os leitores desta revista? Cada leitor dela è um multiplicador di opiniões, uma fatia da lucidez e da consciência critica, que ainda existe, depois de dezenas de anos de lavagem de cérebro. Uma consciência fertil, que continua crescendo e se espalhando, graças à força ética que brilha nela. Com certeza este nosso pùblico è muito mais influente que milhões de telespectadores passivos, que assistem reality e talk show. E' este o nosso desafio".  (A.12, n. 49).

Julio Monteiro Martins: escritor, professor, poeta, roteirista, advogado do Direitos Humanos, um dos fundadores do Partito Verde Brasileiro. Um grande homem, amigo, mestre corajoso, coerente, fortemente dedicado à vida civil e política. Criador e divulgador de vida cultural no Brasil e na Itália. Faleceu em 24 de dezembro de 2014. No Brasil idealizou e fundou na década de 80 a editora "Anima" e participou do grupo de organização de atividades paralelas da Conferência Mundial das Nações Unidas sobre "Desenvolvimento e Meio Ambiente".

No Rio de Janeiro foi um advogado de direitos humanos. Fez parte do "Centro Brasileiro de Defesa da Criança e do Adolescente", tornando-se o advogado responsável pela segurança dos "Meninos de Rua" sobreviventes, que foram chamados a testemunhar no processo para o massacre da Candelária. 
Chegou na Itália em 1995. Dizia que o fim da ditadura no Brasil não tinha provocado uma renovação concreta do Pais.  

Nós nos conhecemos muitos anos atrás, na Itália, na cidade de Ferrara, durante a primeira Conferência sobre o movimento da "Literatura da Migração", da qual è um importantíssimo expoente. Na realidade Julio era um grande escritor, do mundo, do Brasil, da Itália. A partir daquela época, exisitu sempre uma troca epistolar, conselhos, diálogos.

Me lembro quando me contava do seu país que, infelizmente, teve que deixar por causa das suas idéias, contra uma ditadura surda e cruel. O Brasil era a terra da sua infância, da sua juventude política e cultural, mas escolheu a Itália para viver e amava muito esta Terra. Me lembro quando me contou sobre um fato que viveu no Rio de Janeiro durante os anos '70, com alguns amigos, e aprendi com surpresa que tratava-se do poeta brasileiro, de Salvador Bahia, IldásioTavares e de sua irmã.

Me lembro quando o convidei para fazer parte, juntamente com o deputado italiano Fabio Porta, da mesa da conferência "Os mundos de Jorge Amado", na Conferência Nacional sobre o Centenário do Nascimento de Jorge Amado, em 19 de abril de 2012, na Biblioteca Central Roma Nacional. Ele aceitou, apesar de ser um evento de voluntarios. Ficou muito feliz, e lembro da fala brilhante e inovadora dele. Simples, clara, profunda. Julio ia direto ao coração e ao cérebro, estimulava a discussão, o raciocínio. Nunca era superficial. E assim que eu gosto de lembrar ele:  um intelectual direto e claro, exemplo de homem ocupado com a Palavra e Ação, Ação corajosa, consistente e inovadora.

Julio nasceu no Brasil, em Niterói, em 1955. Foi professor na Goddard College (Vermont) 1979-1980, na Oficina Literária Afrânio Coutinho (Rio de Janeiro) 1982-1989, no Instituto Camões em Lisboa em 1994 e na Pontifícia Universidade Católica do Rio de Janeiro em 1995. Recebeu o título de " di "Honorary Fellow in Writing" pela Universidade de Iowa (International Writing Program) em 1979.

Uma das suas primeiras obras foi "Torpalium" (1977), mistura das palavras "torpe" e "Valium", que expressava, ele dizia, o estado de anestesia geral no Brasil durante a ditadura, e da farsa do milagre econômico. Apesar de amá-lo muito, deixou o Brasil, em exílio voluntário e decidiu que sua vida seria em outro lugar. Depois de Portugal, em 1995, "desembarcou" na Toscana. Instalou-se na cidade de Lucca, "uma placenta de tijolos vermelhos, que nutre, aquece, protege e prepara o nascimento definitivo" (suas palavras em "Il percorso dell'idea").

"Scrivere oltre le mura", "Portofranco", dedicado à escrita migrante e a belissima revista "Sagarana" são algumas das iniciativas que levam seu nome. Professor de "Idioma Português e Tradução Literária" na Università degli Studi di Pisa, dirigia o Laboratorio di Narrativa, que faz parte do Master della "Scuola Sagarana" de Pistoia.

Em Lucca participava dos eventos culturais e políticos. De forma corajosa denunciou, no auge politico de Berlusconi, a decadência das habilidades críticas do escritor: "Não há nada mais patético do que um escritor de esquerda tentado pelos privilégios e valores da direita, tentando apreciá-los sem perder o respeito de seus leitores" (Editorial, em "Sagarana" n 39).

Julio Monteiro Martins ensinou a construir pontes entre culturas, pontes entre realidade e criatividade, política e valores. Educou várias gerações a escrever, estimulando-as a seguir sempre o sentido mais verdadeiro, focalizando a história. São muitos os estudantes que guardam pela vida inteira o tesouro das suas valiosas aulas.

O convidei para escrever na revista "Sarapegbe" e enviou "Saudade", um conto inédito que escreveu propositalmente para a revista. Uma honra. Ele mesmo o definiu um “conto metaliterário” e escreveu direto em italiano. Quando perguntei a ele a versão em português, respondeu que, misteriosamente, ele não conseguia traduzir em português o que escrevia direto em italiano. Foi publicado na edição n. 4 de 2012.
Tchau Julio.

Bibliografia das obras de Julio Monteiro Martins
Em portugûes
Torpalium (racconti, 1977, Ática)
Sabe Quem Dançou ? (racconti, 1978, Codecri)
Artérias e Becos (romanzo, 1978, Summus)
Bárbara (romanzo, 1979, Codecri)
A Oeste De Nada (racconti, 1981, Civilização Brasileira)
As Forças Desarmadas (racconti, 1983, Anima)
O Livro Das Diretas (saggio, 1984, Anima)
Muamba (racconti, 1985, Anima)
O Espaço Imaginário (romanzo, 1987, Anima)
 
Em italiano
Il percorso dell’idea (Bandecchi e Vivaldi, Pontedera, 1998)
Racconti italiani (racconti, Besa Editrice, Lecce, 2000)
L'irruzione (racconto incluso nell'antologia Non siamo in vendita - Voci contro il regime, Arcana Libri / L'Unità, a cura di Stefania Scateni e Beppe Sebaste, prefazione di Furio Colombo, 2002)
La passione del vuoto (racconti, Besa Editrice, 2003)
Madrelingua (romanzo, Besa Editrice, 2005)
L’amore scritto (racconti, Besa Editrice, 2007). 
La grazia di casa mia (raccolta di poesie 1998-2013, Rediviva Editrice, 2013) 
La macchina sognante (Postumo. Besa Editrice, 2015)

L’isteria del marmo (opera teatrale)
Per motivi di forza maggiore (opera teatrale)
Aula magna (opera teatrale)
Hitler e Chaplin (opera teatrale)
I suoi scritti hanno ispirato opere cinematografiche, come "Garganta" (Gola) del regista Dodô Brandão e "Referência" (Referenza), del regista Ricardo Bravo.                                                                                           http://www.sagarana.net/home.php
                                                                                     


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Antonella Rita Roscilli, brasilianista, giornalista, scrittrice e traduttrice. Da oltre venti anni si dedica in Europa alla divulgazione dell'America Latina, e in particolare, alla cultura e attualità del Brasile e Paesi dell’Africa di lingua portoghese, con programmi radiofonici, interventi in convegni, pubblicazioni in quotidiani, riviste e nel'area accademica. Ideatrice nell'area documentaristica. Laureata in Italia in Lingua e Letteratura Brasiliana con una tesi sulla memorialista Zélia Gattai, è Mestra em Cultura e Sociedade. E' stata eletta membro corrispondente alla Academia de Letras da Bahia e all'IGHB. E' biografa di Zélia Gattai Amado. Tra le sue pubblicazioni, le opere Zélia de Euá Rodeada de Estrelas (ed. Casa de Palavras, 2006), Da palavra à imagem em “Anarquistas, graças a Deus” (ed. Edufba/Fapesb, 2011). Ha curato in Italia la post-fazione dell’edizione di Un cappello di viaggio (ed. Sperling &Kupfer).