Amore e Pace: la cantautrice Noa
Intervista
Elisabetta Castiglioni
Foto divulgazione
TESTO IN ITALIANO   (Texto em português)

Attraverso la sua arte, il suo stile di scrittura e interpretazione, lancia un messaggio costante di pace e riappacificazione fra i popoli. Parliamo di Noa, la cantautrice e percussionista di origine yemenita-israeliana-americana, dotata di una voce angelica e grande presenza scenica, che sta per celebrare il venticinquennale della sua carriera artistica. Ha appena lanciato il suo nuovo album: Love Medicine. Dai  testi e generi musicali inclusi, prorompe forte la "cura dell’Amore" per ferite di ogni tipo, dalla persecuzione umana all’angoscia interiore di un presente violento e di un futuro incerto. Si tratta di un album carico di energia nelle sonorità e nei contenuti, che si avvale della collaborazione di grandissimi musicisti, autori, filosofi ed interpreti, come il poeta spagnolo Joaquin Sabina, Pat Metheny (produttore ben 20 anni fa del suo primo album), Gil Dor (da tempo al suo fianco come direttore musicale e chitarrista), Gilberto Gil ed i Solis String Quartet. Analogamente forte e determinata continua a dimostrarsi Noa, diretta (per alcuni forse troppo) nei suoi messaggi “politici” a colpi di musica, che recentemente l’hanno addirittura costretta a cancellare importanti date della sua tournée. E’ un’artista scomoda? No, è solo sincera, appassionata e determinata a far ragionare i popoli in guerra per vivere in un mondo migliore.
 
LITTLE STAR è il primo tentativo di scrivere una canzone sull’Olocausto. A quale stile musicale ha preferito ispirarsi per un argomento così toccante? Come è stata accolto il brano dalla comunità ebraica internazionale?
 
Per questo brano ho utilizzato due canzoni per l’infanzia, Twinkle twinkle e She’ll be coming round the mountain con un’integrazione di Silent night. Credo proprio che questa sia una delle canzoni più forti, profonde e poetiche che mi è capitato di scrivere; ne è una riprova i davvero tanti complimenti ricevuti da ogni fronte.
 
                                                                       


Di recente si è esibita sul palco insieme alla cantante palestinese Mira Awad ed anche nell’ultima traccia del suo disco in particolare, LOVE LOVE LOVE (“ama tuo fratello e tua sorella come ami te stesso) vi sono continui messaggi di pace, speranza e solidarietà tra i popoli. Come pensa che la musica possa diventare un concreto strumento di riavvicinamento tra i popoli in lotta da una vita?
 
La Musica permette di volare liberamente come uccelli e vedere il mondo da punti di vista differenti, dove non esistono confini, razze e religioni… solamente un bellissimo paesaggio fatto di natura e umanità. La Musica dà quest’opzione: il vento sotto le nostre ali è amore. E’ questo uno strumento concreto? Naturalmente no: le armi concrete sono la diplomazia, la legislazione, l’aiuto finanziario, la democrazia. La musica e l’arte sono strumenti spirituali ma non sono meno importanti. Tutte le parti, la fisica e la metafisica, devono lavorare insieme per creare un mondo migliore.
 
 
Come reagisce di fronte alla “persecuzione artistica” esibita nei Suoi confronti dal suo stesso popolo? Parlo non solo dell’assenza di date in Israele, ma anche del recente annullamento del concerto milanese in seguito ad una Sua dichiarazione.
 
Nel mio modo di pensare, il mio territorio non comprende solo Israele e gli Ebrei ma tutti quelli che vogliono la pace, ovunque e chiunque essi siano: Ebrei, Arabi, Italiani, cristiani, musulmani, bahai, buddisti, atei, insomma tutti fanno parte del mio popolo. E in questo senso il “mio popolo” mi supporta al 100 %.
 

Nel Suo album vi sono alcuni brani ispirati al Brasile, tra Milton Nascimento, João Bosco e Gilberto Gil. Qual è la sottile linea che collega la saudade brasiliana con la scrittura (spesso in accordi minori), la poesia sentimentale e la sentita interpretazione  vocale presente in molte Sue canzoni?
 
Adoro la musica brasiliana. E’ incredibile, l’ho amata fin dall’età dell’adolescenza. Jobim e i grandi compositori del suo livello hanno creato un unico ricchissimo arazzo di melodia, armonia e ritmo unico nel suo stile e lo hanno perfettamente accoppiato con le sinuose inflessioni della magnifica lingua portoghese e delle incredibili voci di interpreti come Elis Regina. Il risultato è pura magia.
 

Lei ha anche dedicato due album alla canzone napoletana: Napoli-Tel Aviv (2006) e Noapolis - Noa Sings Napoli (2011). Che aspetto stilistico e compositivo La affascina maggiormente della musica italiana in generale e partenopea in particolare?
 
Alla pari della musica brasiliana, le canzoni napoletane sono del più alto livello artistico… una musica realmente… classica! Inoltre adoro le immagini, gli immigranti, gli amanti, l’umorismo nato dalla sofferenza, le liriche poetiche stratiformi, la storia, il calore, la fratellanza… Trovo che molte di queste caratteristiche siano in comune con la cultura ebraica.
 

Quali i Suoi progetti futuri e in quali terre amerebbe esibirsi che Le sono ancora sconosciute?
 
Attualmente vi sto rispondendo dall’Argentina… Spero di esibirmi presto e più ampiamente in Sud America! Quest’anno e il prossimo sono dedicati a “Love Medicine” e alla celebrazione dei miei 25 anni di carriera (nel 2015). Sto anche lavorando ad una nuova compagnia di start up high-tech incentrata sulla ricerca musicale e promozione artistica, e poi… come dimenticarlo? Devo continuare a crescere tre bambini!
Ma soprattutto… desidero la pace nel mio Paese.
 

Nell’album c’è un brano dedicato ai suoi figli, DON’T BE AFRAID. In questo particolare momento storico, ricco di conflitti religiosi e militari, violenze fisiche e psicologiche tra uomo e donna, crisi economiche e sopraffazioni della realtà virtuale e tecnologica sui sentimenti, qual è il Suo consiglio alle nuove generazioni per non aver paura?
 
Questa generazione ha la grande responsabilità di salvare il mondo dalla piaga dell’egoismo e dell’avidità, di tornare alla solidarietà e di sradicare ogni estremismo. La paura ci porta ad un sempre più crescente odio e violenza, o ad un comatoso stato dell’essere, intorpidito ed insensibile. Entrambi questi aspetti sono distruttivi e pericolosi, Dovremmo provare ad eliminare il ruolo della paura nelle nostre vite e andare avanti con coraggio e positività, con un forte credo nella forza dello spirito umano al di sopra di ogni male, ognuno di noi dotato di un cucchiaino d’acqua per spegnere il grande incendio.
 
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Elisabetta Castiglioni Dottore di ricerca nelle discipline dello spettacolo e giornalista presso alcune testate italiane specializzate in cultura, è titolare dal 2001 di un'Agenzia di Comunicazione intitolata a suo nome. Tra i principali eventi seguiti, il ROMA WINE FESTIVAL, la rassegna di musica SUONA FRANCESE, il TRASTEVERE NOIR FESTIVAL , il Centenario di Vinicius de Moraes all'Auditorium Parco della Musica e alcune mostre di arte contemporanea per conto dell'Ambasciata del Brasile in Italia.
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TEXTO EM PORTUGUÊS   (Testo in italiano)

Amor e Paz: a cantora Noa
por
Elisabetta Castiglioni


                                                                         
                                                                              Foto divulgazione

Através da sua arte, de seu jeito de escrever e interpretar, ela lança uma mensagem de paz e reconciliação entre os povos. Estamos falando de Noa, cantora e percussionista, de origem iemenita-israelense-americana, dotada de voz angelical e grande presença de palco, que está prestes a comemorar os 25 anos da sua carreira artística. Acaba de lançar seu novo álbum: "Love Medicine". Nos textos e gêneros musicais se destaca a "cura do Amor" para qualquer tipo de ferida, a partir da perseguição humana até a angústia interior, causada por um presente violento e um futuro incerto. É um álbum repleto de energia, pelo som e pelo conteúdo. Conta com a colaboração de músicos excelentes, escritores, filósofos e artistas, quais o poeta espanhol Joaquin Sabina, Pat Metheny (produtor há 20 anos de seu primeiro álbum), Gil Dor (por algum tempo ao seu lado como diretor musical e guitarrista), Gilberto Gil e o Quarteto de Cordas Solis. Noa continua da mesma forma, forte e determinada, direta (para alguns talvez demais) em suas mensagens  "políticas" da música, que recentemente tem obrigado ela a cancelar algumas datas importantes de sua turnê. É um artista que incomoda? Não, é apenas honesta, apaixonada e determinada em dizer que o povo deve viver em um mundo melhor.
 
LITTLE STAR é a primeira tentativa de escrever uma canção sobre o Holocausto. Qual estilo de música a inspirou por um tema tão comovente? Como è que foi recebida esta música pela comunidade judaica internacional?

Para realizar esta música, usei duas canções para as crianças, Twinkle twinkle e She’ll be coming round the mountain com uma integração de Silent night. Eu acredito ser esta uma das canções mais fortes, profundas e poéticas que jà escrevi; prova disso è o fato que continuam chegando muitos elogios, de todos os lados.

                                                                         

Recentemente, você se apresentou no palco junto com a cantora palestina Mira Awad. E também na última faixa do álbum, LOVE LOVE LOVE ("ame seu irmão e sua irmã como você ama a você mesmo) existem mensagens de paz, esperança e solidariedade entre os povos. Você acha que a música pode se tornar uma ferramenta concreta pela aproximação de povos que lutam um contro outro ha muito tempo? E se sim, de qual forma?

A Música permite voar livre, como os pássaros, e ver o mundo a partir de diferentes pontos de vista, onde não existem fronteiras, raças e religiões ... apenas uma bela paisagem de natureza e de seres humanos. A Música dá essa opção: o vento sob nossas asas é o amor. Serà esta uma ferramenta prática? Claro que não: os instrumentos reais são a diplomacia, a legislação, a ajuda financeira, e a democracia. Música e arte são ferramentas espirituais, mas não são menos importantes. Instrumentos quais a física e a metafísica, devem trabalhar juntos para poder criar um mundo melhor.


Como você reage diante da suposta "perseguição artistica" contra você, efectuada pelo seu próprio povo? Estou falando da ausência de datas em Israel, como também do recente cancelamento do show em Milão, após uma sua declaração.

Na minha forma de pensar, o que eu chamo de "meu território", inclui não só Israel e os judeus, mas todos os que querem a paz, em qualquer lugar e seja quem for: judeus, árabes, italianos, cristãos, muçulmanos, baha'is, budistas, ateus, na verdade, todos eles fazem parte do meu povo. E, nesse sentido, o "meu povo" me apoia 100%.


Seu álbum contém algumas músicas inspiradas no Brasil, incluindo Milton Nascimento, João Bosco e Gilberto Gil. Qual é a linha tênue que liga a saudade do Brasil com a escrita (muitas vezes em acordes menores), poesia sentimental e sua sincera performance vocal, presente em muitas das suas músicas?

Eu amo a música brasileira. É incrível, eu a amava desde a minha adolescência. Jobim e os grandes compositores do nível dele, criaram uma rica tapeçaria de melodia, única, uma harmonia e ritmo único em seu estilo. Juntaram isso de forma perfeita às inflexões sinuosas da lingua portuguesa e às incríveis vozes de artistas como Elis Regina. O resultado é pura magia.
 

Você dedicou dois álbuns à musica napolitanas: Napoli-Tel Aviv (2006) e Noapolis - Noa Sings Napoli (2011). Qual è o aspecto estilístico e compositivo que mais te fascina, da música italiana em geral, e particularmente, da música napolitana?

Ao par da música brasileira, a musica napolitana pertence ao mais alto nível artístico ... música realmente....clássica! Além disso, eu amo as imagens, os imigrantes, os amantes, humor que nasce do sofrimento, letras poéticas, história, cordialidade, fraternidade ... Eu acho que muitas dessas características são iguais na cultura judaica
 

Quais são os seus planos para o futuro e em quais Paises desconhecidos gostaria de realizar shows?
Atualmente estou respondendo da Argentina. Espero logo de poder fazer show, e de forma mais ampla, na América do Sul! Este e o próximo ano serão dedicados à "Love Medicine" e à comemoração dos 25 anos da minha carreira (em 2015). Estou trabalhando em uma nova empresa de start up high-tech focada em pesquisa e promoção artista musical. Além disso...como poderia esquecer? Eu tenho que cuidar da educação de três filhos! Mas acima de tudo ... quero a paz no meu país.
 

No álbum há uma canção dedicada a seus filhos, DON’T BE AFRAID.  Neste momento historico particular, rico de conflitos religiosos e militares, violência física e psicológica entre homens e mulheres, crises econômicas e abusos da realidade virtual e tecnologica sobre os sentimentos reais, qual è o seu conselho para as gerações mais jovens não terem medo?

Esta geração tem uma grande responsabilidade: salvar o mundo do flagelo do egoísmo e da ganância, voltar à solidariedade e tirar todo tipo de extremismo. O medo leva a um ódio crescente, leva à violência, ou a um estado de coma do ser humano, que vira entorpecido e insensível. Ambos estes aspectos são destrutivos e perigosos. E' preciso tentar de eliminar o papel do medo na nossa vida para seguir em frente, com coragem e positividade, e acreditando no poder do espírito humano sobre todo o mal, cada um de nós com uma colherinha de água na mão para apagar o grande incêndio.


Tradução em português de A.R.R.

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Elisabetta Castiglioni. PhD em "Disciplinas e Artes do Espetáculo" e jornalista para várias revistas especializadas em cultura italiana. E' proprietária desde 2001 de uma Agência de comunicação que leva seu nome. Dentro dos principais eventos, fez assessoria de imprensa para a Festa do Vinho ROMA , o Festival de música "Suona francese", o Festival Noir em Trastevere, o Centenario de Vinicius de Moraes no Auditorium Parco della Musica de Roma e algumas exposições de arte contemporânea, por conta da Embaixada do Brasil na Itália.