Eduardo Portella: un Pensatore della Cultura brasiliana
Cyro de Mattos
TESTO IN ITALIANO   (Texto em português)

                                                                                                                            News Sarapegbe 26 maggio 2017
Eduardo Portella era uno di quegli intellettuali attivi che hanno sollevato con grande impegno questioni sulla nostra letteratura e cultura. Laureato in Scienze Sociali e Giuridiche presso l´Università Federale degli Studi di Pernambuco, professore emerito della Università Federale di Rio de Janeiro, ha insegnato fino agli ultimi giorni della sua vita. Fu Ministro della Pubblica Istruzione durante il governo del presidente João Figueiredo, combatté per l'amnistia, e fu costretto a dimettersi quando appoggiava lo sciopero dei docenti universitari.

Il suo discorso di vita seguiva i parametri di un umanesimo solidale in base all'ordine della verità. Venne abbandonato  da coloro che pensano che , per avere valore nella vita, sia sufficiente il potere che si esercita con un incarico. E´ sua la famosa frase: "Io non sono un ministro, io faccio il ministro" per affermare, con tacito accordo della parola enunciata, che tutto è transitorio davanti all´eternitá.
Fu un critico letterario, ricercatore, docente, editore, avvocato e uomo politico brasiliano, ricoprendo anche il ruolo di presidente della Conferenza Mondiale UNESCO.

Fu direttore della casa editrice "Tempo Brasileiro", divulgó in Brasile  Heidegger  e il Formalismo russo di Yuri Tynianov.  Quando venne eletto membro dell'Academia Brasileira de Letras, nella cerimonia solenne in cui prese possesso del seggio,  venne ricevuto da Afrânio Coutinho. In seguito fu lui a ricevere nell´Academia Brasileira de Letras grandi scrittori quali Alfredo Bosi, Cândido Mendes de Almeida, Carlos Nejar, Celso Furtado, Ivan Junqueira, João Ubaldo Ribeiro, Lígia Fagundes Telles, Merval Pereira e Zélia Gattai.

Proponeva  un metodo critico basato sulla  ermeneutica teorica e filosofica. Non amava interpretare
un´opera letteraria analizzando autore e opera nel contesto storico, non  partiva da gratuite impressioni sulla maggior parte di cio´ che era stato scritto, ma in funzione dello stile con cui l´ autore fonda e marca la sua opera nella espressivitá della scrittura,  sia nella forma e nel contenuto.  Fu un precursore, era piú  avanti rispetto agli abituali livelli e responsabile della introduzione della analisi stilistica nelle lettere brasiliane.  

Filtró i presupposti, i metodi e gli strumenti degli spagnoli Carlos Bousoño e Dámaso Alonso, proponendo il processo come atto conclusivo di analisi letteraria dopo aver catturato la base  che si muove tra linguaggio e uso del linguaggio, responsabile della letterarietà.  Visualizzó questa base nell´ intra-testo. La sua tesi di dottorato venne pubblicata con il titolo  Fundamento da Investigação Literária (1973), e rimaneggiata nel 1974.   

Ha lasciato un'eredità composta da 23 opere e tra esse Dimensões I (1958), Dimensões II (1959), África colonos e cúmplices (1961), Literatura e realidade nacional (1963), Dimensões III (1965),  Teoria da comunicação literária (1970), Vanguarda e cultura de massa (1978) e A Sabedoria da Fábula (2011). Ha ricevuto premi letterari e titoli onorifici di alto prestigio quali Gran Cruz de la Orden del Mérito Civil, Madrid (2001), Doutor Honoris-Causa, Universidade Federal da Bahia (1983), Gran-Cruz de la Orden Civil de Alfonso X, el Sabio, Madrid (1980), Grã-Cruz da Ordem do Rio Branco, Brasília (1979).      

Ho imparato molto da lui. Ha seguito la mia carriera letteraria fin dagli albori, cinquant'anni fa. Mi ha onorato in diversi momenti. Ha scritto la prefazione del mio libro Cancioneiro do Cacau, che, ancora inedito, mi ha fatto vincere il Prêmio Nacional de Poesia Ribeiro Couto da União  Brasileira de Escritores (Rio de Janeiro). Con esso, una volta pubblicato, ho vinto il Secondo Premio Internazionale di Letteratura Maestrale Marengo d´Oro a Genova, in Italia, e il Terzo Prêmio Nacional de Poesia Emílio Moura da Academia Mineira de Letras, oltre ad essere finalista al Premio Jabuti.

Questa fu la sua osservazione a proposito del libro:  "La sua poesia non irrompe da un qualsiasi terremoto, o da qualsiasi intemperie facilmente  prevedibile. Essa sorge dalla storia rinvigorita, nasce dal fondo dell´ uomo e dalle cose, dalla sua radice,  da un´ origine protetta da un sedentarismo minimo. Cyro de Mattos si compiace nel rivalorizzare la radice e reverenziare l´ origine, riconosce  il fondamento radicalmente immune al fondamentalismo. Il poete radicato, proprio perché radicato, é  generoso e ricorda per il futuro. Come colui che, dai filtri del passato e dai detectors di metallo del presente, ritira lezioni, anche se trasversali,  per la costruzione del domani".           

Quale miglior premio potrebbe mai ricevere un autore e la sua opera, oltre al parere benevolo di un grande  saggista? Un umanista leale, elegante, sobrio, amico,  intellettuale di primordine. L'ultima volta l´ ho incontrato all´Academia Brasileira de Letras, quando feci una conferenza sui  tragici mari di Adonias Filho. Mi disse che stava scrivendo un libro su Adonias Filho e un  altro su Jorge Amado.

Nato a Salvador  Bahia  l'8 ottobre 1932, Eduardo Portella ha lasciato il piano terrestre ed é volato verso un'altra dimensione il 2 maggio di quest'anno.

Traduzione dal portoghese all´italiano di A.R.Roscilli
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Cyro de Mattos.  É nato a Itabuna, sud di Bahia, Brasile. Romanziere, poeta, editorialista, autore di libri per giovani e bambini, curatore di antologie.  Ha pubblicato  più di 40 libri, e tra loro, Os Brabos, racconti, Premio Afonso Arinos dell'Accademia Brasiliana di Lettere, Os Ventos Gemedores, romance, Prêmio Pen Clube do Brasil,  e O Menino Camelô, poesia per infanzia, Prêmio da Associação Paulista de Críticos de Artes.  Il suo  Cancioneiro do Cacau gli ha dato il Secondo Premio Internazionale di Letteratura  Maestrale Marengo d´ Oro a Genova, Italia per l´opera straniera pubblicata e il o Prêmio Nacional de Poesia  Ribeiro Couto da União Brasileira de Escritores (Rio). Menção Honrosa do Prêmio Jabuti, con Os Recuados,   racconti, classificato tra i quattro finalisti del Concorso Internazionale di Letteratura Plurale in Messico, con Coronel, Cacaueiro e Travessia. Giornalista e avvocato, ha libri pubblicati in Portogallo (4), Italia (3),  Germania (1) e Francia (1).  Ha libri pubblicati anche negli Stati uniti, Danimarca, Messico e Russia. Ha partecipato come invitato al III  Encontro Internacional de Poetas da Universidade de Coimbra, Portogallo, nel 1998, Fiera del Libro di Francoforte, nel 2012, e XVI Encontro de Poetas Iberoamericanos, da Fundação  Salamanca Cidade de Cultura e Saberes, Spagna, nel 2013. É membro della Ordem do Mérito da  Bahia, Acadermia de Letras da Bahia e  del Pen Clube do Brasil.  Doutor Honoris Causa della Universidade Estadual de Santa Cruz, al sud dello stato di Bahia.
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Bibliografia 
a cura di Antonella Rita Roscilli


                                                                                Critica
50 Anos do Dimensões I. (org. Cláudio Murilo Leal / PEN Clube do Brasil e Leodegário de Azevedo Filho / Academia Brasileira de Filologia e o Editor José Mário Pereira). Rio de Janeiro, 2008).
Homenagem a Eduardo Portella (pelos seus 70 anos). Rio de Janeiro, Academia Brasileira de Letras, 2003. 
NEJAR, Carlos [...et al.]. Eduardo Portella: ação e argumentação. Márcio Tavares d'Amaral (Org.) Rio de Janeiro: Antares, 1985.
SEPÚLVEDA, Carlos Alberto . Eduardo Portella: a Linguagem solidária. Rio de Janeiro: Topbooks, 2003.

                                                                  Opere di Eduardo Portella 
Aspectos de la poesia brasileña contemporánea.  Madrid, Guadalupe, 1953.
Dimensões I (crítica literária). Rio de Janeiro, José Olympio, 1958; 2a. edição, Agir, 1959.
José de Anchieta (poesia). Rio de Janeiro, Agir, 1959.
Dimensões II (crítica literária). Rio de Janeiro, Agir, 1959.
Política externa e povo livre. São Paulo, Fulgor, 1961.
Nota prévia a Cruz e Sousa. Rio de Janeiro, Anuário Brasileiro de Literatura, 1961.
África: colonos e cúmplices.  Rio de Janeiro, Prado, 1961.
Dimensões III.  Rio de Janeiro, Tempo Brasileiro, 1965.
Literatura e realidade nacional. Rio de Janeiro, Tempo Brasileiro, 1963; 2a. edição, 1971.
Teoria da Comunicação Literária.  Rio de Janeiro, Tempo Brasileiro, 1970; 2a. edição, 1973.
Fundamento da investigação literária.  Rio de Janeiro, Edição do Autor, 1970; 2a. edição, Rio de Janeiro, Tempo Brasileiro, 1974.
Teoria Literária (planejamento, coordenação e co-autoria). Rio de Janeiro, Tempo Brasileiro, 1975; 2a. edição, 1976.
O paradoxo romântico.  Rio de Janeiro, edição do autor, 1976.
Vanguarda e cultura de massa.  Rio de Janeiro, Tempo Brasileiro, 1976.
A letra viva da universidade.  Rio de Janeiro, Tempo Brasileiro, 1978.
Educação brasileira: opção social.  Rio de Janeiro, Escola Superior de Guerra, 1980.
Educação e Estado.  Brasília, Ministério de Educação (MEC), 1980.
Retrato falado da educação brasileira.  Brasília, MEC, 1980.
Universidade, agente de qualidade.  Fortaleza, Universidade Federal do Ceará (UFCE), 1980.
Participação e espírito público.  Rio de Janeiro, Academia Brasileirade Letras (ABL), 1981.
Democracia transitiva.  Rio de Janeiro, Tempo Brasileiro, 1983.
Confluências: manifestações da consciência comunicativa.  Rio de Janeiro, Tempo Brasileiro, 1983.
O intelectual e o poder.  Rio de Janeiro, Tempo Brasileiro, 1983.
Brasil à vista.  Rio de Janeiro, Tempo Brasileiro, 1985.
Ação cultural e diferença nacional.  Rio de Janeiro, Conselho Federal de Cultura, 1987.
Un autre partage (et alii.).  Paris, Erès, 1992.
People, cities, nature: culture today (et alii.).  Paris, UNESCO, 1992.
Entre savoirs. Interdisciplinarité en acte: enjeux, obstacles, résultats (et al.).  Paris, Erès, 1992.
México: Guerra e paz. Ed. Tempo Brasileiro. Rio de Janeiro: 2001.
Jorge Amado: a sabedoria da fábula. Ed. Tempo Brasileiro. Rio de Janeiro: 2011
 

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TEXTO EM PORTUGUÊS   (Testo in italiano)

Eduardo Portella: Pensador da Cultura brasileira
por
Cyro de Mattos
                                                                             
                                                                                                                                        News Sarapegbe 26 maggio 2017
Eduardo Portella  era um desses intelectuais atuantes que argumentava com lucidez sobre assuntos de nossas letras e cultura. Graduado pela Faculdade de Ciências Sociais e Jurídicas da Universidade Federal de Pernambuco. Professor Emérito da Universidade Federal do Rio de Janeiro,  lecionou até os últimos dias de vida. Ministro da Educação no  governo do Presidente João Figueiredo, lutou pela anistia, foi demitido por ter  dado apoio à greve dos professores  universitários.

Seu discurso de vida dirigiu-se para os parâmetros de um humanismo solidário com base na ordem da verdade. Foi interditado por aqueles que pensam ser suficiente para valer na dotação humana   o poder que você exerce com o cargo. Dele é a célebre frase: “Não sou ministro, estou ministro”, para afirmar com isso, no tácito entendimento da palavra enunciada, que tudo é transitório ante o eterno que fica.

Crítico, pesquisador, conferencista, editor, advogado e político brasileiro. Ocupou a presidência da Conferência Mundial da UNESCO. Foi  diretor das  Edições Tempo Brasileiro, divulgando Heidegger no Brasil e o Formalismo russo de Yuri Tynianov.  Membro titular da Academia Brasileira de Letras, recebido por Afrânio Coutinho.  Naquela instituição recebeu Alfredo Bosi, Cândido Mendes de Almeida, Carlos Nejar, Celso Furtado, Ivan Junqueira, João Ubaldo Ribeiro, Lígia Fagundes Telles, Merval Pereira e Zélia Gattai. 

Propôs um método crítico de base hermenêutica, teórica e filosófica. Sem inclinações para a interpretação da obra literária com base na inserção de autor e obra nos  períodos históricos, nem decorrente de gratuitas impressões sobre a massa do que foi escrito,  mas em função do estilo em que o autor se funda e marca sua obra  na expressividade da escrita, tanto na forma  como no conteúdo.
Esteve  à frente dos níveis usuais,  sendo o responsável pela introdução da análise estilística nas letras brasileiras. Filtrou os pressupostos, métodos  e ferramentas dos espanhóis Carlos Bousoño  e Dámaso Alonso, propondo  o julgamento como ato final na análise  literária   após a captura do fundamento  que transita  entre linguagem e uso da lingua,  responsável pela literariedade. Este fundamento é a visualização do entretexto.  Sua tese de doutorado foi  publicada sob o título Fundamento da Investigação Literária (1973), refundida em 1974. 

Deixou um legado constituído de 23 obras e, entre elas, Dimensões I (1958), Dimensões II (1959), África colonos e cúmplices (1961), Literatura e realidade nacional (1963), Dimensões III (1965),  Teoria da comunicação literária (1970), Vanguarda e cultura de massa (1978) e A Sabedoria da Fábula (2011). Recebeu prêmios literários  e títulos honoríficos de muito prestígio, como Gran Cruz de la Orden del Mérito Civil, Madri (2001), Doutor Honoris-Causa, Universidade Federal da Bahia (1983), Gran-Cruz de la Orden Civil de Alfonso X, el Sabio, Madri (1980), Grã-Cruz da Ordem do Rio Branco, Brasília (1979).       
Aprendi muito com ele.  Acompanhou  minha carreira literária desde o nascimento, há cinqüenta anos. Prestigiava-me. Prefaciou meu livro Cancioneiro do Cacau, que me deu  quando inédito o Prêmio Nacional  de Poesia Ribeiro Couto da União  Brasileira de Escritores (Rio) e, quando   publicado,  o Segundo Prêmio Internacional de Literatura Maestrale Marengo d’Oro, em Gênova, Itália,  o Terceiro Prêmio Nacional de Poesia Emílio Moura da Academia Mineira de Letras e foi finalista do Jabuti.

É dele essa observação sobre o livro: “ Mas o seu poema  não irrompe de qualquer abalo sísmico, ou de qualquer intempérie facilmente previsível. Ele eclode da história revigorada, nasce do fundo do homem  e das coisas, da sua raiz em curso, da origem protegida  do menor sedentarismo... Cyro de Mattos se compraz em revalorizar a raiz, e reverenciar a origem, em reconhecer  o fundamento   radicalmente imune  ao fundamentalismo. O poeta enraizado e, no caso, porque enraizado, generoso, recorda para a frente.  Como quem retira dos filtros do passado,  e dos detectores de metais do presente, lições,  mesmo que enviesadas, para a construção do amanhã.” 

Que melhor prêmio poderia receber autor e obra do que essa opinião do enorme ensaísta? Humanista, leal, elegante, sóbrio, companheiro, intelectual de primeira grandeza. A última vez que estive com ele, na Academia Brasileira de Letras, quando fui proferir  palestra sobre os mares trágicos de Adonias Filho, disse-me que estava escrevendo um livro sobre Adonias Filho e outro sobre Jorge Amado.                

Baiano de Salvador,  nascido em 8 de outubro de 1932, Eduardo Portella passou desse plano terrestre para outra dimensão no  dia 2 de maio deste ano.
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Bibliografia 
a cura di Antonella Rita Roscilli

                                                                                    Critica
50 Anos do Dimensões I. (org. Cláudio Murilo Leal / PEN Clube do Brasil e Leodegário de Azevedo Filho / Academia Brasileira de Filologia e o Editor José Mário Pereira). Rio de Janeiro, 2008).
Homenagem a Eduardo Portella (pelos seus 70 anos). Rio de Janeiro, Academia Brasileira de Letras, 2003. 
NEJAR, Carlos [...et al.]. Eduardo Portella: ação e argumentação. Márcio Tavares d'Amaral (Org.) Rio de Janeiro: Antares, 1985.
SEPÚLVEDA, Carlos Alberto . Eduardo Portella: a Linguagem solidária. Rio de Janeiro: Topbooks, 2003.

                                                                   Opere di Eduardo Portella 
Aspectos de la poesia brasileña contemporánea.  Madrid, Guadalupe, 1953.
Dimensões I (crítica literária). Rio de Janeiro, José Olympio, 1958; 2a. edição, Agir, 1959.
José de Anchieta (poesia). Rio de Janeiro, Agir, 1959.
Dimensões II (crítica literária). Rio de Janeiro, Agir, 1959.
Política externa e povo livre. São Paulo, Fulgor, 1961.
Nota prévia a Cruz e Sousa. Rio de Janeiro, Anuário Brasileiro de Literatura, 1961.
África: colonos e cúmplices.  Rio de Janeiro, Prado, 1961.
Dimensões III.  Rio de Janeiro, Tempo Brasileiro, 1965.
Literatura e realidade nacional. Rio de Janeiro, Tempo Brasileiro, 1963; 2a. edição, 1971.
Teoria da Comunicação Literária.  Rio de Janeiro, Tempo Brasileiro, 1970; 2a. edição, 1973.
Fundamento da investigação literária.  Rio de Janeiro, Edição do Autor, 1970; 2a. edição, Rio de Janeiro, Tempo Brasileiro, 1974.
Teoria Literária (planejamento, coordenação e co-autoria). Rio de Janeiro, Tempo Brasileiro, 1975; 2a. edição, 1976.
O paradoxo romântico.  Rio de Janeiro, edição do autor, 1976.
Vanguarda e cultura de massa.  Rio de Janeiro, Tempo Brasileiro, 1976.
A letra viva da universidade.  Rio de Janeiro, Tempo Brasileiro, 1978.
Educação brasileira: opção social.  Rio de Janeiro, Escola Superior de Guerra, 1980.
Educação e Estado.  Brasília, Ministério de Educação (MEC), 1980.
Retrato falado da educação brasileira.  Brasília, MEC, 1980.
Universidade, agente de qualidade.  Fortaleza, Universidade Federal do Ceará (UFCE), 1980.
Participação e espírito público.  Rio de Janeiro, Academia Brasileirade Letras (ABL), 1981.
Democracia transitiva.  Rio de Janeiro, Tempo Brasileiro, 1983.
Confluências: manifestações da consciência comunicativa.  Rio de Janeiro, Tempo Brasileiro, 1983.
O intelectual e o poder.  Rio de Janeiro, Tempo Brasileiro, 1983.
Brasil à vista.  Rio de Janeiro, Tempo Brasileiro, 1985.
Ação cultural e diferença nacional.  Rio de Janeiro, Conselho Federal de Cultura, 1987.
Un autre partage (et alii.).  Paris, Erès, 1992.
People, cities, nature: culture today (et alii.).  Paris, UNESCO, 1992.
Entre savoirs. Interdisciplinarité en acte: enjeux, obstacles, résultats (et al.).  Paris, Erès, 1992.
México: Guerra e paz. Ed. Tempo Brasileiro. Rio de Janeiro: 2001.
Jorge Amado: a sabedoria da fábula. Ed. Tempo Brasileiro. Rio de Janeiro: 2011
 
 

Cyro de Mattos. Nasceu em Itabuna, Sul da Bahia. Ficcionista,  poeta,  cronista, autor de livros para jovens e crianças, organizador de antologia e coletânea. Já publicou  mais de 40 livros individuais,  e,  entre eles, Os Brabos, contos,  Prêmio Afonso Arinos da Academia Brasileira de Letras, Os Ventos Gemedores, romance, Prêmio Pen Clube do Brasil,  e O Menino Camelô, poesia infantil, Prêmio da Associação Paulista de Críticos de Artes.  Seu Cancioneiro do Cacau deu-lhe  o Segundo Prêmio Internacional de Literatura  Maestrale Marengo d’Oro,  Gênova, Itália, para obra estrangeira publicada, e o Prêmio Nacional de Poesia  Ribeiro Couto da União Brasileira de Escritores (Rio). Menção Honrosa do Prêmio Jabuti, com Os Recuados, contos, classificado entre os quatro finalistas do  Concurso Internacional de Literatura Plural, no México, com a narrativa Coronel, Cacaueiro e Travessia. Jornalista e  advogado aposentado. Tem livros pessoais publicados em Portugal (4), Itália (3), Alemanha (1) e França (1).  Publicado com  poema e com to  nos Estados Unidos, Espanha, Portugal, Itália, Dinamarca,  México, Rússia   e França. Participou como convidado do III Encontro Internacional de Poetas da Universidade de Coimbra, Portugal,  em 1998, Feira do Livro de Frankfurt, em 2012, e XVI Encontro de Poetas Iberoamericanos, da Fundação  Salamanca Cidade de Cultura e Saberes, Espanha, em 2013. É membro da Ordem do Mérito da  Bahia, Acadermia de Letras da Bahia e  do Pen Clube do Brasil.  Doutor Honoris Causa da Universidade Estadual de Santa Cruz, no Sul da Bahia.