A Lisbona il FESTin - Festival de Cinema Itinerante da Lingua Portuguesa Portoghese
una settimana dedicata al migliore cinema della lusofonia
Antonella Rita Roscilli
FESTin. Foto divulgazione
TESTO IN ITALIANO (Texto em português) News Sarapegbe 2 marzo 2017
Il FESTin - Festival del Cinema Itinerante da Lingua Portuguesa arriva alla sua ottava edizione, con una selezione di films e cortometraggi, documentari, film per bambini e altre produzioni, mostre speciali e dibattiti sul cinema dei paesi di lingua portoghese. Il Festival si svolge dal 1° all' 8 marzo nella città di Lisbona, al cinema São Jorge e presso l'Istituto Cervantes.
Presenta le nuove produzioni cinematografiche dei nove paesi che compongono la comunità dei paesi di lingua portoghese: Angola, Brasile, Capo Verde, Guinea Equatoriale, Guinea-Bissau, Mozambico, Portogallo, Sao Tomé e Principe e Timor Est. Tematiche relazionate al mondo femminile e il cinema d'autore sono i punti salienti di questa nuova edizione.
Quest'anno alcuni eventi del Festival sono inclusi nella programmazione di Lisbona 2017 - Capitale Iberoamericana della Cultura, e terminano proprio durante la Giornata internazionale della donna. Tra le varie attività nel cinema São Jorge, sono previste tavole rotonde, corsi di perfezionamento e almeno tre programmazioni speciali.
L'apertura ufficiale del Festin è avvenuta al cinema São Jorge, con il film brasiliano " O outro lado do paraíso", di André Ristum che integra il concorso dei lungometraggi.
Nell'universo dei films lusofoni uno dei punti forti è la produzione che viene dal Timor Est dal titolo " Avô Crocodilo". Si tratta di un documentario appositamente preparato per il FESTin che narra episodi di resistenza all'invasione dell'Indonesia e si distingue per una attenzione alla fotografia.
Il festival offre, inoltre, due nuovi progetti portoghesi. "Uma Vida à Espera " è il terzo lungometraggio di Sérgio Graciano (di " Assim Assim " e "Njinga") che parte dal formato più accessibile del suo lavoro precedente per proporre l'immersione nella vita di un senza fissa dimora che vaga per le strade della capitale in attesa di una lettera. Il secondo progetto è di José Pedro Lopes che investe in un settore poco esplorato nel cinema portoghese nel suo primo lungometraggio. "A Floresta das Almas Perdidas " rientra nel "film horror" e narra l'esperienza di due personaggi che si trovano in un luogo dove di solito vanno i suicida.
Di notevole interesse anche la speciale sezione riservata al cinema brasiliano che presenta i films "Elis", "Intruso", "O filho eterno", "Sob pressão" , "Vidas partidas", e diversi cortometraggi.
L' attrice brasiliana Mariana Ximenes, presente in due film in concorso al FESTin, si trova a Lisbona durante il festival. Oltre ad un nome presente nelle telenovelas, Mariana Ximenes è una delle personalità che investono in cinema alternativo in Brasile - da questo ha origine la sua partecipazione in un film che cooproduce ("Prova de Coragem") e un altro in cui lavora ("Quase Memória"), e che fanno parte della sezione principale.Tra i sei documentari in concorso, il momento clou è "Curumim", un film che ha avuto un forte impatto sul Festival di Berlino dello scorso anno e racconta la storia din um brasiliano condannato a morte per traffico di droga in Indonesia.
Il FESTin comprende tavole rotonde di discussione su vari argomenti come l'incontro che analizza la presenza delle donne nell' audiovisivo. Vi è una mostra dedicata specificamente alla presenza delle donne nel cinema latino-americano. Facendo un collegamento con le Americhe, il festival mostra i titoli della cinematografia latino-americano, così come una mostra speciale, presso l'Instituto Cervantes, del film Titon (Tomás Gutiérrez Alea), uno dei più prestigiosi registi cubani morto alla fine del 1996. Mirtha Ibarra, la vedova e protagonista di alcuni dei suoi film, è presente negli eventi. L'attrice è responsabile del documentario "“Titón – de Habana a Guantanamera”, anch'esso in esibizione durante il Festival.
I biglietti per il festival sono in vendita al botteghino del cinema São Jorge ad un costo di 3 euro (biglietto normale); 2,50 euro (fino a 25 anni e sopra i 65 :); 1,50 euro (studenti e gruppi di più di 10 persone / a persona); 1,50 euro (Mostra Documentari / per sessione); Sessioni Festinha: 2 euro (adulti) e 1 euro (bambini fino a 12 anni).
Sottolineiamo, infine, che il FESTin è organizzato da ASCULP – Associação Cultura e Cidadania da Língua Portuguesa, in cooproduzione con il Cinema São Jorge e in collaborazione con la EGEAC – Empresa de Gestão de Equipamentos e Animação Cultural, ha il sostegno finanziario della Câmara Municipal de Lisboa. (CML).
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Antonella Rita Roscilli. Brasilianista, giornalista, scrittrice e traduttrice. Da oltre venti anni si dedica alla divulgazione in Europa della cultura e attualità del Brasile oltre a quella dei Paesi dell’Africa di lingua portoghese e Portogallo, con articoli pubblicati nella stampa e nel modo accademico internazionale, oltre a convegni e conferenze. Laureata in Italia in Lingua e Letteratura Brasiliana, è in Brasile Mestra em Cultura e Sociedade, Mmbro della Academia de Letras da Bahia, (ALB) e dell'Istituto Storico Geografico (IGHB). Ideatrice nell'area documentaristica. E' biografa della memorialista brasiliana Zélia Gattai Amado, su cui ha pubblicato le opere Zélia Gattai e a Imigração Italiana no Brasil entre o sec. XIX e XX (ed. Edufba, 2016), apoiada pela FAPESB "Da palavra à imagem em “Anarquistas, graças a Deus” (ed. Edufba/Fapesb, 2011) e Zélia de Euá Rodeada de Estrelas (ed. Casa de Palavras, 2006), Ha curato in Italia la post-fazione dell’edizione di Un cappello di viaggio (ed. Sperling &Kupfer).
© SARAPEGBE
E’ vietata la riproduzione, anche parziale, dei testi pubblicati nella rivista senza l’esplicita autorizzazione della Direzione
-------------------------------------------------------------------------------Il FESTin - Festival del Cinema Itinerante da Lingua Portuguesa arriva alla sua ottava edizione, con una selezione di films e cortometraggi, documentari, film per bambini e altre produzioni, mostre speciali e dibattiti sul cinema dei paesi di lingua portoghese. Il Festival si svolge dal 1° all' 8 marzo nella città di Lisbona, al cinema São Jorge e presso l'Istituto Cervantes.
Presenta le nuove produzioni cinematografiche dei nove paesi che compongono la comunità dei paesi di lingua portoghese: Angola, Brasile, Capo Verde, Guinea Equatoriale, Guinea-Bissau, Mozambico, Portogallo, Sao Tomé e Principe e Timor Est. Tematiche relazionate al mondo femminile e il cinema d'autore sono i punti salienti di questa nuova edizione.
Quest'anno alcuni eventi del Festival sono inclusi nella programmazione di Lisbona 2017 - Capitale Iberoamericana della Cultura, e terminano proprio durante la Giornata internazionale della donna. Tra le varie attività nel cinema São Jorge, sono previste tavole rotonde, corsi di perfezionamento e almeno tre programmazioni speciali.
L'apertura ufficiale del Festin è avvenuta al cinema São Jorge, con il film brasiliano " O outro lado do paraíso", di André Ristum che integra il concorso dei lungometraggi.
Nell'universo dei films lusofoni uno dei punti forti è la produzione che viene dal Timor Est dal titolo " Avô Crocodilo". Si tratta di un documentario appositamente preparato per il FESTin che narra episodi di resistenza all'invasione dell'Indonesia e si distingue per una attenzione alla fotografia.
Il festival offre, inoltre, due nuovi progetti portoghesi. "Uma Vida à Espera " è il terzo lungometraggio di Sérgio Graciano (di " Assim Assim " e "Njinga") che parte dal formato più accessibile del suo lavoro precedente per proporre l'immersione nella vita di un senza fissa dimora che vaga per le strade della capitale in attesa di una lettera. Il secondo progetto è di José Pedro Lopes che investe in un settore poco esplorato nel cinema portoghese nel suo primo lungometraggio. "A Floresta das Almas Perdidas " rientra nel "film horror" e narra l'esperienza di due personaggi che si trovano in un luogo dove di solito vanno i suicida.
Di notevole interesse anche la speciale sezione riservata al cinema brasiliano che presenta i films "Elis", "Intruso", "O filho eterno", "Sob pressão" , "Vidas partidas", e diversi cortometraggi.
L' attrice brasiliana Mariana Ximenes, presente in due film in concorso al FESTin, si trova a Lisbona durante il festival. Oltre ad un nome presente nelle telenovelas, Mariana Ximenes è una delle personalità che investono in cinema alternativo in Brasile - da questo ha origine la sua partecipazione in un film che cooproduce ("Prova de Coragem") e un altro in cui lavora ("Quase Memória"), e che fanno parte della sezione principale.Tra i sei documentari in concorso, il momento clou è "Curumim", un film che ha avuto un forte impatto sul Festival di Berlino dello scorso anno e racconta la storia din um brasiliano condannato a morte per traffico di droga in Indonesia.
Il FESTin comprende tavole rotonde di discussione su vari argomenti come l'incontro che analizza la presenza delle donne nell' audiovisivo. Vi è una mostra dedicata specificamente alla presenza delle donne nel cinema latino-americano. Facendo un collegamento con le Americhe, il festival mostra i titoli della cinematografia latino-americano, così come una mostra speciale, presso l'Instituto Cervantes, del film Titon (Tomás Gutiérrez Alea), uno dei più prestigiosi registi cubani morto alla fine del 1996. Mirtha Ibarra, la vedova e protagonista di alcuni dei suoi film, è presente negli eventi. L'attrice è responsabile del documentario "“Titón – de Habana a Guantanamera”, anch'esso in esibizione durante il Festival.
I biglietti per il festival sono in vendita al botteghino del cinema São Jorge ad un costo di 3 euro (biglietto normale); 2,50 euro (fino a 25 anni e sopra i 65 :); 1,50 euro (studenti e gruppi di più di 10 persone / a persona); 1,50 euro (Mostra Documentari / per sessione); Sessioni Festinha: 2 euro (adulti) e 1 euro (bambini fino a 12 anni).
Sottolineiamo, infine, che il FESTin è organizzato da ASCULP – Associação Cultura e Cidadania da Língua Portuguesa, in cooproduzione con il Cinema São Jorge e in collaborazione con la EGEAC – Empresa de Gestão de Equipamentos e Animação Cultural, ha il sostegno finanziario della Câmara Municipal de Lisboa. (CML).
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Antonella Rita Roscilli. Brasilianista, giornalista, scrittrice e traduttrice. Da oltre venti anni si dedica alla divulgazione in Europa della cultura e attualità del Brasile oltre a quella dei Paesi dell’Africa di lingua portoghese e Portogallo, con articoli pubblicati nella stampa e nel modo accademico internazionale, oltre a convegni e conferenze. Laureata in Italia in Lingua e Letteratura Brasiliana, è in Brasile Mestra em Cultura e Sociedade, Mmbro della Academia de Letras da Bahia, (ALB) e dell'Istituto Storico Geografico (IGHB). Ideatrice nell'area documentaristica. E' biografa della memorialista brasiliana Zélia Gattai Amado, su cui ha pubblicato le opere Zélia Gattai e a Imigração Italiana no Brasil entre o sec. XIX e XX (ed. Edufba, 2016), apoiada pela FAPESB "Da palavra à imagem em “Anarquistas, graças a Deus” (ed. Edufba/Fapesb, 2011) e Zélia de Euá Rodeada de Estrelas (ed. Casa de Palavras, 2006), Ha curato in Italia la post-fazione dell’edizione di Un cappello di viaggio (ed. Sperling &Kupfer).
© SARAPEGBE
E’ vietata la riproduzione, anche parziale, dei testi pubblicati nella rivista senza l’esplicita autorizzazione della Direzione
TEXTO EM PORTUGUÊS (Testo in italiano)
Em Lisboa o FESTin - Festival de Cinema Itinerante da Lingua Portuguesa
Uma semana dedicada ao melhor cinema da lusofonia
porAntonella Rita Roscilli
FESTin. Foto Divulgazione
News Sarapegbe 2 marzo 2017
O FESTin - Festival de Cinema Itinerante da Língua Portuguesa chega à sua oitava edição, com uma seleção de longas e curtas metragens, documentários, filmes para crianças e outras produções, mostras especiais e debates sobre o cinema nos países lusófonos. O festival decorre entre 1 e 8 de março no cinema São Jorge e no Instituto Cervantes, em Lisboa.
O Festival traz novamente a produção cinematográfica dos nove países que compõem a comunidade dos países em língua portuguesa – Angola, Brasil, Cabo Verde, Guiné Equatorial, Guiné-Bissau, Moçambique, Portugal, São Tomé e Príncipe e Timor-Leste. Num ano em que alguns dos seus eventos estão inseridos na programação da Lisboa 2017 – Capital Ibero-americana de Cultura e que encerra, no Dia Internacional da Mulher, as temáticas femininas estão presentes tanto na programação cinematográfica quanto nos eventos paralelos. As mulheres e o cinema de autor são os destaques. Entre as diversas atividades no cinema São Jorge, estão previstas debates, mesas redondas, masterclasses e pelo menos três programações especiais de filmes.
A abertura oficial do FESTin aconteceu no Cinema São Jorge, com a exibição do filme brasileiro "O outro lado do paraíso", de André Ristum, que integra a competição de longas-metragens.
No universo da lusofonia um dos destaques è a produção de Timor-Leste “Avô Crocodilo”,– um documentário editado especialmente para o FESTin. O filme, com destaque para a bela fotografia, narra episódios de resistência à invasão da indonésia.
O festival tem a antestreia de dois novos projetos portugueses. “Uma Vida à Espera”, é a terceira longa-metragem de Sérgio Graciano (de “Assim Assim” e “Njinga”) que afasta-se do formato mais acessível dos seus trabalhos anteriores para propor a imersão na vida de um sem-abrigo que perambula pelas ruas da capital à espera de uma carta. O segundo projeto è de José Pedro Lopes que investe num território pouco explorado no cinema português na sua primeira longa-metragem. “A Floresta das Almas Perdidas” aborda, com o selo de “filme de terror”, a experiência de dois personagens que se encontram num lugar para onde costumam ir os suicidas.
Conta também com uma especial de cinema brasileiro, com a exibição dos filmes "Elis", "Intruso", "O filho eterno", "Sob pressão" e "Vidas partidas", além de várias curtas-metragens. A atriz brasileira Mariana Ximenes, presente em dois filmes da competição do Festin, està em Lisboa durante o festival. Não apenas um nome conhecido dos espectadores de telenovelas, Mariana Ximenes é uma das personalidades que mais investem em cinema alternativo no Brasil – vindo daí a participação num filme que coproduz ("Prova de Coragem") e outro onde atua ("Quase Memória") e que fazem parte da seleção principal.
Entre os seis documentários em competição, o destaque é "Curumim", filme que causou forte impacto no Festival de Berlim do ano passado ao contar a história do brasileiro condenado à pena de morte por tráfico de drogas na Indonésia.
O FESTin inclui ainda mesas-redondas para o debate de vários temas, como o encontro que analisa a presença da mulher no audiovisual. Há, aliás, uma mostra dedicada especificamente à presença das mulheres no cinema ibero-americano. Fazendo a devida ligação com as Américas, o festival exibe títulos da cinematografia latino-americana, para além de uma mostra especial no Instituto Cervantes, de filmes de Titón (Tomás Gutiérrez Alea), um dos mais prestigiados realizadores cubanos falecido em 1996. A sua viúva e protagonista de algum dos seus filmes, Mirtha Ibarra, está presente nos eventos. A atriz foi responsável pelo documentário “Titón – de Habana a Guantanamera”, que também è exibido.
Os bilhetes para o festival estão à venda na bilheteira do Cinema São Jorge com um custo de 3,00 euros (bilhete normal); 2,50 euros (até 25 anos e maiores de 65 anos:); 1,50 euros (estudantes e grupos de mais de 10 pessoas/por pessoa); 1,50 euros (Mostra de Documentários/por sessão); Sessões Festinha: 2 euros (adultos) e 1 euro (crianças até 12 anos).
Destacamos, enfim, que o Festival FESTin é organizado pela ASCULP – Associação Cultura e Cidadania da Língua Portuguesa, em coprodução com o Cinema São Jorge e parceria estratégica com a EGEAC – Empresa de Gestão de Equipamentos e Animação Cultural, e conta com o apoio financeiro da CML – Câmara Municipal de Lisboa . .
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
© SARAPEGBE
E’ vietata la riproduzione, anche parziale, dei testi pubblicati nella rivista senza l’esplicita autorizzazione della Direzione
Antonella Rita Roscilli. Brasilianista, jornalista, escritora, pesquisadora e tradutora. Há mais de vinte anos vem se dedicando à divulgação na Europa da cultura do Brasil, além dos Países da África de idioma português e Portugal, com matérias publicadas na imprensa nacional e internacional e no mundo acadêmico, além de palestras. Formada na Itália em Lingua e Literatura Brasileira, Membro da Academia de Letras da Bahia (ALB) e do Instituto Geográfico Histórico (IGHB) no Brasil. e è Mestre em Cultura e Sociedade. Idealizadora na área documentaristica. Traduziu para o italiano artigos, contos e obras de autores quais Carlos Nejar, Sérgio Paulo Rouanet, Raul de Taunay, Zélia Gattai, Aleilton Fonseca, Florisvaldo Mattos, Cyro de Mattos. Biografa da memorialista brasileira Zélia Gattai, publicou sobre ela a obra literária: Zélia Gattai e a Imigração Italiana no Brasil entre o sec. XIX e XX (ed. Edufba, 2016), com o apoio da FAPESB a obra Da palavra à imagem em “Anarquistas, graças a Deus” (ed. Edufba/Fapesb, 2011), e Zélia de Euà rodeada de estrelas (Ed. Casa de Palavras, 2006). Escreveu o posfacio da edição italiana de Um chapéu para viagem, (Un cappello di viaggio, ed. Sperling & Kupfer).