Economy of Francesco 2020 si conclude ad Assisi
un movimento mondiale per una economia sociale e inclusiva. II Parte
Antonella Rita Roscilli
TESTO IN ITALIANO   (Texto em português)

                                                                                                                                News Sarapegbe 22 novembre 2020
Si è concluso con il messaggio di Papa Francesco Economy of Francesco, evento internazionale che nella città di Assisi ha visto protagonisti duemila iscritti connessi da 120 paesi. Giovani economisti, studiosi e imprenditori, dal 19 al 21 novembre, si sono confrontati in diretta sul portale https://francescoeconomy.org/ per studiare e praticare una economia diversa, sociale, sostenibile e inclusiva, che possa superare le disuguaglianze prodotte dalla ricchezza globale mal distribuita.

I giovani hanno avviato le sessioni di lavoro dopo aver portato avanti, in nove mesi di preparazione, ben 12 villaggi tematici: lavoro e cura; management e dono; finanza e umanità; agricoltura e giustizia; energia e povertà; profitto e vocazione; policies for happiness; CO2 della disuguaglianza; business e pace; economia è donna; imprese in transizione; vita e stili di vita.

Durante l'incontro, da diversi pensatori internazionali è giunto anche l'avvertimento sul fatto che non stiamo vivendo una crisi di passaggio: gli squilibri prodotti dall'attuale sistema economico, le disuguaglianze sociali, il forsennato sfruttamento, avvelenamento e riscaldamento del pianeta non potranno continuare così. Urge quindi un cambiamento concreto se non si vuole assistere in pochi anni alla fine del pianeta.
L’iniziativa di Assisi si è sviluppata a seguito dell'invito che il Santo Padre aveva  inviato il primo maggio 2019, in occasione della festa di San Giuseppe Lavoratore, a economisti, studenti, imprenditori ed imprenditrici, fino ai 35 anni di età.

Con i giovani e un gruppo qualificato di esperti, ha avviato un processo di cambiamento globale affinché l'economia attuale e del futuro diventi più giusta, fraterna, come lui stesso scrive nella Enciclica sociale "Fratelli tutti", che non lasci nessuno indietro perché "insieme al diritto di proprieta privata, c'é il prioritario e precedente diritto della subordinazione di ogni proprietà privata alla destinazione universale dei beni della terra e, pertanto, il diritto di tutti al loro uso"(123, III Cap.). É questo uno dei punti fondamentali, che lega le encicliche "Laudato Sì" e "Fratelli tutti". Perciò il Santo Padre ha voluto siglare proprio con i giovani un patto per una futura nuova economia che metta al centro l' essere umano e l'equità nella distribuzione dei beni del pianeta.
                                                           
"Grazie per essere lì, per tutto il lavoro che avete fatto, per l'impegno di questi mesi, malgrado i cambi di programma. Non vi siete scoraggiati, anzi", inizia così il suo videomessaggio e prosegue: "La gravità della situazione attuale, che la pandemia del Covid ha fatto risaltare ancora di più, esige una responsabile presa di coscienza di tutti gli attori sociali, di tutti noi, tra i quali voi avete un ruolo primario: le conseguenze delle nostre azioni e decisioni vi toccheranno in prima persona, pertanto non potete rimanere fuori dai luoghi in cui si genera, non dico il vostro futuro, ma il vostro presente. Voi non potete restare fuori da dove si genera il presente e il futuro. O siete coinvolti o la storia vi passerà sopra. [...] Voglia il Cielo che alla fine non ci siano più 'gli altri', ma che impariamo a maturare uno stile di vita in cui sappiamo dire 'noi'. Ma un 'noi' grande, non un 'noi' piccolino e poi 'gli altri', no, questo non va. [...] È tempo che diventino protagonisti della loro vita come dell'intero tessuto sociale. Non pensiamo per loro, pensiamo con loro. Ricordatevi l'eredità dell'illuminismo, delle élites illuminate. Tutto per il popolo, niente con il popolo. E questo non va. Non pensiamo per loro, pensiamo con loro. E da loro impariamo a far avanzare modelli economici che andranno a vantaggio di tutti. [...] È tempo, cari giovani economisti, imprenditori, lavoratori e dirigenti d'azienda, è tempo di osare il rischio di favorire e stimolare modelli di sviluppo, di progresso e di sostenibilità in cui le persone, e specialmente gli esclusi (e tra questi anche sorella terra), cessino di essere – nel migliore dei casi – una presenza meramente nominale, tecnica o funzionale per diventare protagonisti della loro vita come dell'intero tessuto sociale. [...] Se è urgente trovare risposte, è indispensabile far crescere e sostenere gruppi dirigenti capaci di elaborare cultura, avviare processi - non dimenticatevi questa parola - avviare processi, tracciare percorsi, allargare orizzonti, creare appartenenze".
 
Per avviare processi, tracciare percorsi, allargare orizzonti e creare appartenenze l'appuntamento di Assisi è servito molto. Il Responsabile  Scientifico di "The Economy of Francesco" è Luigino Bruni, ordinario di Economia Politica all’Università Lumsa di Roma, storico di economia sociale e studioso delle esperienze di mutualismo cooperativo e comunitario e alla vigilia dell'evento aveva detto ai microfoni di Vatican News: "L’economia oggi è una malata da guarire. Quindi 'ri-animare' l’economia è un gioco di parole azzeccato che significa ridare un'anima e curare un'economia malata. Ed è proprio quello che i giovani che hanno lavorato a questo evento stanno facendo con tutto il loro entusiasmo e il loro impegno".

Buoni esempi nel mondo già ce ne sono, come ha ricordato il premio Nobel per la Pace 2006, del Bangladesh, Muhammad Yunus, più volte definito il "banchiere dei poveri": "Nel diffondere la pratica del microcredito noi abbiamo fatto il contrario del sistema bancario: loro si rivolgono ricchi, noi ai poveri; loro agli uomini, noi alle donne; loro alle città, noi alle campagne; e funziona!" mostrando come sia preferibile un Pil più piccolo ma con minore concentrazione di ricchezza.
                                                               
Il cardinale ghanese Peter Turkson aprendo i lavori si era rivolto ai giovani organizzatori: "In risposta alla pandemia, state cercando di aiutare Papa Francesco, la Chiesa e tutto il mondo a uscirne migliori, immaginando e sviluppando un'economia diversa, inclusiva e sostenibile, che possa aiutarci a comportarci come fratelli e sorelle che vivono in una casa comune". Tra gli interventi ricordiamo anche quello della ecologista indiana Vandana Shiva, dell'economista statunitense Jeffrey Sachs, e i saluti iniziali del Comitato di Assisi composto da monsignor Domenico Sorrentino, vescovo di Assisi; Francesca di Maolo, presidente dell'Istituto Serafico e Stefania Proietti, sindaco di Assisi. Durante i tre giorni si sono susseguite testimonianze dai cinque continenti mettendo in luce esperienze reali dalle quali si può apprendere e trarre ispirazione. 

"Centinaia di migliaia di giovani si sono connessi da tutto il mondo per un patto economico che guarda al futuro, ed è già rivoluzione. Studenti, economisti e imprenditori si sono confrontati– ha dichiarato il direttore della struttura informativa, padre Enzo Fortunato - su quella che sarà l'economia di domani che non sarà per gli ultimi, ma con gli ultimi". L'evento 2020 si è chiuso con la "Dichiarazione finale e impegno comune", un testo conclusivo dei lavori dei partecipanti, che nei vari punti  si rivolge a economisti, imprenditori, decisori politici, lavoratrici e lavoratori, cittadine e cittadini del mondo intero.

Ricordiamo che l’organizzazione tutta dell'evento è stata affidata ad un Comitato Organizzatore composto da: Diocesi di Assisi, Istituto Serafico, Comune di Assisi, Economia di Comunione, e con il supporto, a nome della Santa Sede, del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, che patrocina l'iniziativa e le Famiglie Francescane. Non è un caso né una coincidenza che questo evento si sia svolto  ad Assisi, la città di San Francesco d'Assisi, che ha ispirato il nome dell'attuale vescovo di Roma. San Francesco è un esempio di amore universale per tutti i nostri fratelli e sorelle, per tutta la nostra casa comune. È un'ispirazione di pace e amore sociale, chiave per il nostro mondo diviso e tormentato dai conflitti, e un'ispirazione per l'apertura e l'austerità, cruciali per l'attuale cultura consumistica. L'appuntamento è quindi per il prossimo anno, sempre nella città di Assisi. 
 

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TEXTO EM PORTUGUÊS   (Testo in italiano)

Economy of Francesco 2020 se concluiu em Assis: um movimento mundial para uma economia social e inclusiva. II Parte
por
Antonella Rita Roscilli


                                                             

 
                                                                                                                                                                                              News Sarapegbe 22 novembre 2020
Terminou com a mensagem do Papa Francisco “The Economy of Francesco”, o evento internacional em Assis, que teve como protagonistas dois mil membros de 120 países: jovens economistas, estudiosos e empresários que durante três dias, de 19 até 21 de novembro se conectaram em transmissão ao vivo no portal https://francescoeconomy.org/. Tudo isso com objetivo de abrir um caminho para praticar uma economia diferente, social, sustentável e inclusiva, que vá além das desigualdades produzidas por uma riqueza global mal distribuída.

Os jovens iniciaram sessões de trabalho online, depois de terem realizado 12 aldeias temáticas durante nove meses de preparação: trabalho e cuidado; gestão e doação; finanças e humanidade; agricultura e justiça; energia e pobreza; lucro e vocação; políticas de felicidade; CO2 da desigualdade; negócios e paz; a economia é mulher; empresas em transição; vida e estilos de vida.

Durante os três dias, vários pensadores internacionais também fizeram o alerta de que não estamos vivendo uma crise de passagem: os desequilíbrios produzidos pelo atual sistema econômico, as desigualdades sociais, a exploração frenética, o envenenamento e o aquecimento do planeta não podem continuar. É necessária uma mudança concreta com urgência, se não quisermos ver o fim do planeta em poucos anos.

A iniciativa de Assis desenvolveu-se a partir do convite que o Santo Padre havia enviado em 1º de maio de 2019, por ocasião da festa de São José Operário, para economistas, estudantes, empresárias e empresários até 35 anos de idade. O Papa Francisco, de fato, com jovens e um grupo de especialistas qualificados, iniciou um processo de mudança global para que a economia atual e futura se torne mais justa, fraterna, como ele mesmo escreve na Encíclica social "Fratelli tutti", para que ninguém seja deixado para trás porque "a par do direito de propriedade privada, sempre existe o princípio mais importante e antecedente da subordinação de toda a propriedade privada ao destino universal dos bens da terra e, conseqüentemente, o direito de todos ao seu uso”(123, capítulo III).

Este é um dos pontos fundamentais que ligam as encíclicas "Laudato Sì" e "Fratelli tutti". Por isso, o Santo Padre quis assinar um pacto com os jovens por uma futura nova economia que coloque ao centro o ser humano e a equanimidade na distribuição dos bens do planeta. O papa encorajou os jovens a iniciar novos processos, para não serem esmagados pela história.
                                                                 
"Agradeço por estarem aí, por todo o trabalho que fizeram, pelo empenho destes meses, apesar das mudanças no programa. Não vos desanimaram, muito pelo contrário», começou a vídeo chamada do Papa e continuou: "A gravidade da situação atual, que a pandemia de Covid trouxe à tona ainda mais, exige uma consciência responsável de todos os atores sociais, de todos nós, entre os quais vocês têm um papel primordial: as conseqüências de nossas ações e decisões afetarão vocês em primeira pessoa, portanto vocês não podem ficar fora dos lugares onde elas são geradas, não me refiro ao vosso futuro, mas ao vosso presente. Vocês não podem ficar fora dos lugares onde o presente e o futuro são gerados. Ou vocês se envolvem ou a história vai passar por cima de vocês. [...] Queira Deus que no final não haja mais 'os outros', mas que aprendamos a desenvolver um estilo de vida em que sabemos dizer 'nós'. Mas um grande 'nós', não um pequenino 'nós' e depois 'os outros', não, isso não está certo. [...] É hora de eles virarem protagonistas de sua vida, bem como todo o tecido social. Não pensamos por eles, pensamos com eles. Lembre-se do legado do Iluminismo, das elites iluminadas. Tudo para o povo, nada com o povo. E isso não está certo. Não pensemos por eles, pensemos com eles. E com eles aprendemos a avançar modelos econômicos que beneficiem a todos. [...] É hora, queridos jovens economistas, empresários, trabalhadores e líderes empresariais, é hora de ousar,  de favorecer e estimular modelos de desenvolvimento de progresso e sustentabilidade em que as pessoas, e especialmente os excluídos (e entre estes também irmã Terra), deixem de ser - no melhor dos casos - uma presença meramente nominal, técnica ou funcional. Ao contrário, se tornem elas protagonistas de sua vida e de todo tecido social. [...] Se encontrar respostas è urgente, ainda mais é indispensável crescer e apoiar grupos dirigentes capazes de elaborar cultura, iniciar processos - não se esqueça desta palavra - iniciar processos, traçar caminhos, ampliar  horizontes, criar pertencimento”.
 
Para iniciar processos, traçar caminhos, ampliar horizontes e criar pertencimento, o evento 2020 em Assis serviu muito. O Responsável Científico de "The Economy of Francesco" é Luigino Bruni, professor de Economia Política da Universidade Lumsa de Roma, historiador de Economia Social e estudioso das experiências de mutualismo cooperativo e comunitário. Ele na véspera do evento disse aos microfones de Vatican News: "Hoje em dia a economia é como uma pessoa doente a ser curada, portanto, 're-animar' a economia é um bom jogo de palavras que significa devolver uma alma e curar uma economia doente". E é exatamente isso que os jovens que trabalharam para este evento estão fazendo com todo seu entusiasmo e comprometimento".
                                                               
Exemplos concretos no mundo foram lembrados pelo Prêmio Nobel da Paz de 2006, desde Bangladesh, Muhammad Yunus, chamado o "banqueiro dos pobres":" Ao disseminar a prática do microcrédito, nós fizemos o oposto do sistema bancário: ele se volta para os ricos, nós nos voltamos para os pobres; ele para os homens, nós para as mulheres; ele para as cidades, nós para o campo; e funciona!", mostrando assim que é preferível um PIB menor, mas com menor concentração de riqueza.

O cardeal ganense Peter Turkson, abrindo o encontro, dirigiu-se aos jovens organizadores: “Em resposta à pandemia, vocês estão tentando ajudar o Papa Francisco, a Igreja e o mundo inteiro a se sair melhor, imaginando e desenvolvendo uma economia diferente, inclusiva e sustentável, que pode nos ajudar a comportarmo-nos como irmãos que vivem em uma casa comum”. Entre as intervenções, lembramos a da ecologista indiana Vandana Shiva, o economista americano Jeffrey Sachs, e as saudações de abertura do Comitê de Assis composto por Dom Domenico Sorrentino, bispo de Assis; Francesca di Maolo, presidente do Instituto Serafico e Stefania Proietti, prefeita da cidade italiana de Assis. Durante os três dias chegaram testemunhos dos cinco continentes, destacando experiências reais das quais se pode aprender e inspirar-se.

“Centenas de milhares de jovens se conectaram com Assis do mundo inteiro por um pacto econômico que olha para o futuro, e já isso é uma revolução. Estudantes, economistas e empresários se reuniram - declarou o diretor da estrutura de informação, padre Enzo Fortunato - sobre o que será a economia de amanhã, que não será para os os últimos, mas com os últimos ". O evento 2020 foi encerrado com um "Declaração finall e empenho comum", texto conclusivo dos participantes para economistas, empresários, tomadores de decisão política, trabalhadores e trabalhadores, cidadãos do mundo inteiro.

Toda a organização do evento foi composta pela seguinte Comissão Organizadora: Diocese de Assis, Instituto Serafico, Cidade de Assis, Economia de Comunhão, e com o apoio, em nome da Santa Sé, do  Dicastério para o Serviço do Desenvolvimento Humano Integral, que patrocinou a iniciativa e as Famílias Franciscanas. Não é por acaso que este evento foi realizado em Assis, a cidade de São Francisco de Assis, que inspirou o nome do atual bispo de Roma. São Francisco é um exemplo de amor universal por todos os nossos irmãos e irmãs, por toda a nossa casa comum. É uma inspiração para a paz e o amor social, a chave para nosso mundo dividido e cheio de conflitos, e uma inspiração para a abertura e o cuidado, a austeridade, cruciais para a atual cultura de consumo. O próximo encontro acontecerá, portanto, no ano vindouro, sempre na cidade italiana de Assis.
 
Traduzione in portoghese di A.R.R.