I grandi concerti di DJAVAN nella Concha Acustica del Teatro Castro Alves di Salvador Bahia in Brasile
Antonella Rita Roscilli
La copertina del nuovo album de Djavan "Vidas para Contar"
Perfino la pioggia ha cantato e ha danzato insieme al pubblico soteropolitano e quanti erano presenti nei concerti di Salvador del grande Djavan, cantante, musicista, paroliere, arrangiatore, grande artista alagoano che riesce a unire ritmi sudamericani con musica popolare statunitese, europea e africana. Jazz, funky e musica popolare Nato a Maceió, capitale dello stato brasiliano di Alagoas, si é presentato a Salvador Bahia il 23 e 24 luglio 2016 con il concerto "Vidas para Contar", dal titolo del suo ultimo album. I suoi concerti hanno inaugurato il rinnovato spazio della Concha Acustica, appartenente allo storico Teatro Castro Alves, con l´accurata direzione di Rose Lima.

Vidas para Contar' é il suo ventitreesimo disco che racconta vite reali seppur con il sapore della poesia, dell´amore per il dettaglio. Dodici pezzi inediti rivelano un compositore maturo che continua a diffondere un consacrato stile, pur sperimentando nuovi linguaggi. La sua incredibile ricchezza musicale conferma la sua potenzialitá creativa  che viene trasformata in linguaggio musicale dal gruppo che lo accompagna in questa tournée: Paulo Calasans (piano e tastiere), Marcelino Mariano (basso), Carlos Bala (batteria), João Castilho e lo stesso Djavan (chitarre), Jessé Sadoc e Marcelo Martins (fiati). Luci Binho Schaefer e scenografia Roberta Stamato.  Arrangiatore di tutti i pezzi, Djavan incontra in questo suo gruppo di virtuosi la sua voce musicale: una voce che presenta uno stile raffinato in sintonia con tutta la tradizione popolare brasiliana.

                                                                                 
                                                                      Un momento del concerto di Salvador Bahia

Durante il concerto molti i pezzi famosi, sempre ricordando le sue origini e la madre che, fin dall´infanzia, comprese quale fosse la vocazione del figlio e la incentivó. Perfino la pioggia ha cantato e ha danzato insieme al pubblico. Il grande artista alagoano riesce a unire ritmi sudamericani con musica popolare statunitese, europea e africana. Tra i successi eseguiti ricordiamo  Não é um Bolero e  Encontrar-te, dell´ultimo CD, e le classiche Outono, Boa Noite, Eu te devoro, Flor de Lis, Pétala, Nem um dia, Eu te devoro, Açaí, A Ilha, Faltando um Pedaço, Oceano e tante altre
 
Le canzoni di Djavan sono conosciute per i suoi colori e a lui, dopo lo spettacolo, abbiamo voluto rivolgere alcune domande su questo nuovo concerto e cosa significa per lui stare a Salvador. "Estou na Bahia, na Concha Acústica, num dos templos maiores de música do Brasil. (Sono a Bahia, nella Conche Acustica, uno dei templi massimi della musica brasiliana). Mi ricordo la Bombonera, lo stadio di Buenos Aires, un luogo magico, dove la stessa architettura spinge a interagire con il pubblico. Qui avviene la stessa cosa, ma in piú esiste magia. Il pubblico di Salvador ha un´energia particolare e mi sembrava di dialogare con tutto il pubblico. Durante i due concerti arrivava sempre questa grande energia fino al palco" mi dice con gentilezza e sorridendo.

E´soddisfatto dei due concerti. Uno dei momenti piú strabilianti del concerto si ´avuto durante il bis, quando ha intonato la sua canzone "Sina", scritta nel 1982. Fu per rendere omaggio a  Caetano Veloso,  e per lui conió il termine "caetanar". Il pubblico e i fans hanno cantato insieme a lui questo pezzo. E felice, nel camerino, ha potuto apprendere anche che il coro dell´ Ambasciata del Brasile in Italia, fondato nel 1993 a Roma dal compositore mineiro Andersen Viana (e continuato con il maestro italiano Giorgio Monari) , ha eseguito piú volte questo pezzo, adattato dallo stesso Viana per coro a 4 voci.
Djavan ricorda sempre  l´ Italia e presto, entro la fine del 2016, a novembre, lo potremo ascolatare in uno dei palchi romani piú imporanti. "Amo Roma" dice "e spero vivamente di poter presentare questo concerto al pubblico italiano".

Ricordiamo che durante il concerto alla Concha, uno dei palchi piu´tradizionali della capitale baiana, Djavan ha fatto anche un appello per l´ Orchestra Sinfonica di Bahia (OSBA) che versa attualmente in difficolta´  "Non lasciatela morire, per piacere, l´Orchestra ha bisogno di continuare il suo lavoro. Bahia é nel mio cuore" ha affermato  Il Teatro Castro Alves e la Concha Acustica sono diventate patrimonio  
dell´IPHAN nel 2014 e la Concha, dopo la sua ristrutturazione, é stata reinaugurata il 13 maggio 2016 dal governatore dello stato Rui Costa .